I fatti: venerdì mi è arrivata la rivista del cai con il solito Scarpone allegato. Solo ieri però gli ho dato un occhio. Sulla rivista la mia attenzione è stata subito attirata dall'articolo sulla val varaita e le cascate. Sullo scarpone invece ho trovato interessate l'articolo sulle pubblicazioni sezionali .. alpidoc & C. per capirci.
In un piccolo trafiletto (pag. 21) viene riportato quanto è stato fatto (e si vorrebbe fare) per catalogare tutti gli articoli delle anzidette pubblicazioni.
Bene!
Si parla di database.
Benone!!!
Trovo l'indirizzo del sito da dove si può scaricare il file.
Benissimo!!!
Mi fiondo subito sul sito e ... che vedo ..

Ma come?
Il CAI mi obbliga ad acquistare un software che tra l'altro costa anche parecchio?
Non è giusto, non è corretto!
Il formato del database rilasciato da enti come il CAI e/o enti pubblici dovrebbe avere il massimo della divulgazione .. e questo è garantito solo dai formati liberi.
Quindi loro mi costringono:
A) acq. una copia di office pro (si xchè nella std non c'è access) alla modica cifra di 6-700 ?. (la copia OEM costa meno però non si ha assistenza)
B) NON poter leggere/editare il database
C) "la cosa peggiore" - usare copia non legale del prodotto!
Ora, a parte il fatto che io un mdb lo apro e lo edito anche con OOo (o in altro modo, ad esempio con un po' di righe di codice), però non vi sembra poco etico/corretto?
Ovviamente di getto ho scritto subito una mail evidenziando il mio disappunto.
Scusate lo sfogo!