Lo studente-arrampicatore

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Lo studente-arrampicatore

Messaggioda smilzo » ven lug 14, 2006 19:26 pm

Questa storia è dedicata ai giovani, ai giovani di ogni età...

Anzi no. Non diciamo minchiate. Solo ai giovani-giovani (quelli veri). Agli studenti universitari, ai dottorandi, ai liceali, e anche agli altri, intendo quelli che non studiano.

Mi capita a volte (raramente) di trovarmi in un bar o una pizzeria di San Lorenzo, e pensare: che bello uscire con i propri studenti... Perché intendiamoci: l'età è quella. C'è poco da girarci intorno. Sono più o meno simili ai ragazzi che vedo nel cortile dell'università dove insegno. Sono come i miei studenti, potrebbero essere loro.

Per fortuna non mi è ancora capitato, in una di queste serate, di sentirmi battere un colpo sulla schiena: "Bbbella professo'! Pure lei qua? Per caso sa dove posso trova' du' scudi de fumo?"

In falesia pure l'eventualità non è del tutto remota: "Anvedi er professore... ma che sta' a fa? Ma che è 'na canna quella? Ma la fa girare?"

Odio queste mie identità plurime che ritengo, chissà poi perché, incompatibili. Quel signorino precisino in giacca e cravatta che addormenta la platea ilustrando la differenza tra giansenismo e gesuitismo nel '600, mi sembra assolutamente incompatibile con l'altro, lo scaciato che smadonna perché non riesce a fare un lancio a un bidito senza che gli parta il piede dalla tacchetta.

Allora tengo l'uno il più possibile lontano dall'altro. C'è nondimeno una creatura intermedia che si aggira nel quartiere, a volte con lo zaino e la corda, a volte con la ventiquattr'ore. Ma chi è veramente?

Ognuno si porta dentro i suoi strani complessi, le sue indicibili timidezze. Poi nella scrittura qualcosa, a forza di premere, viene fuori. Il folle esce allo scoperto. (Rigorosamente dietro pseudonimo).

Comunque qualche giorno fa i due esseri (incompleti) si sono finalmente mischiati.

Sto nella commissione d'esame col Prof mio superiore (io sono un ricercatore). Siamo stanchi, facciamo esami dalla mattina e saranno ormai le sette di sera. Entra un ragazzo, forse è l'ultimo? Mi alzo e vado verso la porta. Torno indietro e vedo che, sotto la nuca, c'è tatuato un omino-lucertola che s'arrampica sul collo del ragazzo.

Guardo la maglietta. E' di una palestra di arrampicata di un paese vicino Roma.

Ci siamo: il momento è finalmente arrivato. Ho davanti uno studente-arrampicatore.

Sarà proprio così? mi chiedo. Guardo le mani, gli avambracci. Uhm... Forse no. Niente rigonfiamenti sulle nocche, avambracci abbastanza sottili. L'orecchino, sì vabbé, ma adesso ce l'hanno tutti, non come vent'anni fa, quando avevo vent'anni io.

L'esame non prende una buona piega. La mia possibilità di intervenire è molto limitata (sono nella tipica posizione dell'"assistente"). Però mi sta simpatico: dice che si sta appassionando di letteratura. Arrampicatore o no, vorrei provare ad aiutarlo.

Il Prof, quello con la "P" maiuscola, prosegue con le domande, finché il ragazzo è quasi alle corde. Tra un minuto, penso, lo manderà via con la frase di rito: "Studi, studi bene. E soltanto allora si ripresenti".
Questo è il momento di agire. Intervengo e dico: ma forse lo studente preferisce accontentarsi di un voto basso. Lui si gira verso di me, e dall'espressione capisco che ho azzeccato. Sì, preferisce comunque passare l'esame. 23. Però l'esame (tra i più temuti del corso di laurea) è passato.

Lo fermo sulla porta. - Ma la maglietta che indossa.. E' casuale? Oppure lei... voglio dire... "arrampica" (neanche avessi detto "mette le bombe"!). La frase mi si è quasi impigliata tra la lingua e il palato.

Sì, arrampico, è la maglietta della mia palestra. Perché anche lei?

Fiumi di timidezza risalgono verso il mio cervello già annebbiato.

Sì, sì, rispondo. E aggiungo: ma lei va anche in falesia? Mi sembra una conversazione degna di Beckett.

Un paio di volte. Sono stato a Guadagnolo e Sperlonga...

Ok, finalmente è finita, anche questa è fatta. Avrà intuito il mio imbarazzo? Gli dico: a settembre venga a trovarmi nell'orario di ricevimento.

Così gli suggerisco - penso - qualche libro da leggere e qualche falesia più interessante di Guadagnolo.
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Messaggioda cozza » ven lug 14, 2006 20:21 pm

anch'io ho separato, per un po' di anni, la seria e impegnata professionista dalla demente frequentatrice di pub con tendenza a dimenticarsi dove finiva la serata.

Sono arrivata al punto di negarmi il divertimento quando temevo che non fosse "consono" al personaggio che mi ero ritagliata di me stessa, o a essere troppo dura sul lavoro per paura di non essere presa sul serio.

Sono arrivata al punto di ammalarmi per lo stress, per la tensione di tenere in piedi due vite vicinissime e - credevo - antitetiche.

Poi mi sono accorta che niente vale così tanto da costringerti all'autolobotomia. Ma soprattutto che le due vite non erano antitetiche per un fico secco. Così ho mischiato le carte: il lavoro funziona anche meglio di prima, sono molto meno preoccupata e soprattutto sorrido molto più spesso.

:D
Oggi la vita è bella. Oggi mi sono alzata di buon umore. Oggi è un buon giorno.
Domani ci penserò.
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Messaggioda Tocci » ven lug 14, 2006 20:40 pm

Caro Smilzo, a me è successo a Sperlonga, una mia studentessa di Tor Vergata (anche una bella ragazza, infatti morf mi ha guardato storto...) mi ha salutato e mi ha detto di avermi visto più volte da Guido... anch'io avrei voluto dirgli di venire al ricevimento (in realtà sta facedo una tesi su cui potrei aiutarla)... ma ho ricevuto subito un avvertimento mafioso dalla signora... che minacciava di mollare il Gri gri mentre mi faceva sicura... :roll: :roll: :roll:

Ho soprasseduto per le mie profonde convizioni etiche... :roll: :roll:
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Messaggioda Frullallà » ven lug 14, 2006 21:49 pm

ma te smilzo cosa insegni?
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Messaggioda Booo » ven lug 14, 2006 22:31 pm

Frullallà ha scritto:ma te smilzo cosa insegni?


Non teologia! 8)
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Re: Lo studente-arrampicatore

Messaggioda davi » ven lug 14, 2006 22:37 pm

smilzo ha scritto:Sto nella commissione d'esame col Prof mio superiore (io sono un ricercatore)


Il Prof, quello con la "P" maiuscola


Solo questo non mi è piaciuto del tuo intervento: davvero pensi che il Professore abbia la P maiuscola e il ricercatore la r minuscola?

Queste gerarchie universitarie mi fanno pensare al feudalesimo: feudatario, vassallo, vassallini, paggetti, servi della gleba.....

Triste, vero?


Che bello se per una volta, in nome dell'arrampicata, la gerarchia si allenta !!! Grazie del racconto.
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Messaggioda xee » ven lug 14, 2006 23:11 pm

...E quando ti butti giù da boschi, muretti e pendii ululando nella powder, col sorriso che ti fa tre volte il giro del viso, arrivi in fondo tutta ansimante, la neve nel naso, nelle orecchie, nei capelli, nel collo, ridendo, le guance rosse, uaoooooo...


...e trovi uno bazzica dove lavori tu e ti fa: ah, dottoressa, ma non sapevo che lei era una così...


:roll:
una cosi come scusi?
:oops:
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per apprendere un pianto che mi purifichi dalla terra;
perché voglio vivere con quel bimbo oscuro
che voleva tagliarsi il cuore in alto mare.
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Messaggioda flicker » ven lug 14, 2006 23:17 pm

xee ha scritto:...E quando ti butti giù da boschi, muretti e pendii ululando nella powder, col sorriso che ti fa tre volte il giro del viso, arrivi in fondo tutta ansimante, la neve nel naso, nelle orecchie, nei capelli, nel collo, ridendo, le guance rosse, uaoooooo...


...e trovi uno bazzica dove lavori tu e ti fa: ah, dottoressa, ma non sapevo che lei era una così...


:roll:
una cosi come scusi?
:oops:
8)


e tu rispondigli

"scusi ma la conosco?"

e via..........guardando la faccia che fa

:twisted: :twisted: :twisted:
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Messaggioda smilzo » sab lug 15, 2006 0:58 am

cozza ha scritto:... le due vite non erano antitetiche per un fico secco.
:D


Hai colto perfettamente il punto... Ma vai a spiegarglielo a quei due!

Frullallà ha scritto:ma te smilzo cosa insegni?


Letteratura francese. Fondamenti di arrampicata a vista I e II. Teoria del lavorato sul grado 8 (laurea specialistica).

davi ha scritto:Solo questo non mi è piaciuto del tuo intervento: davvero pensi che il Professore abbia la P maiuscola e il ricercatore la r minuscola?

Queste gerarchie universitarie mi fanno pensare al feudalesimo: feudatario, vassallo, vassallini, paggetti, servi della gleba.....

Triste, vero?


Sì, molto triste. Fanno bene i "lavoisier" ad andarsene all'estero. A me è mancato il coraggio, o forse la possibilità, o forse quel po' di talento in più...
Comunque anche qui cerco di rendermi utile, anche se la depressione, in questo tipo di ambiente, è dietro l'angolo. Poi dice che uno s'inventa una seconda vita... :wink:
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Messaggioda smilzo » sab lug 15, 2006 1:16 am

Tocci ha scritto:Caro Smilzo, a me è successo a Sperlonga, una mia studentessa di Tor Vergata (anche una bella ragazza, infatti morf mi ha guardato storto...) mi ha salutato e mi ha detto di avermi visto più volte da Guido... anch'io avrei voluto dirgli di venire al ricevimento (in realtà sta facedo una tesi su cui potrei aiutarla)... ma ho ricevuto subito un avvertimento mafioso dalla signora... che minacciava di mollare il Gri gri mentre mi faceva sicura... :roll: :roll: :roll:

Ho soprasseduto per le mie profonde convizioni etiche... :roll: :roll:


Eh già, e qui casca l'asino. Se nel mio caso fosse stata una studentessa-arrampicatrice, le avrei detto la stessa cosa? Forse no (per timore di smettere di essere lo smilzo e diventare il provola...)

Comunque da me non ci sono belle ragazze, so' tutte bruttine e non arrampicano :lol:
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Messaggioda alfaomega » sab lug 15, 2006 1:38 am

smilzo ha scritto:Comunque da me non ci sono belle ragazze, so' tutte bruttine e non arrampicano :lol:


smilzo sei un buffone... :twisted:

io vado a studiare a Lettere a RomaTre ed è uno gnoccodromo allucinante. Non ci credo che a Tor Vergata si iscrivano solo cessi :twisted:
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Messaggioda ErniBrown » sab lug 15, 2006 2:03 am

alfaomega ha scritto:
smilzo ha scritto:Comunque da me non ci sono belle ragazze, so' tutte bruttine e non arrampicano :lol:


smilzo sei un buffone... :twisted:

io vado a studiare a Lettere a RomaTre ed è uno gnoccodromo allucinante. Non ci credo che a Tor Vergata si iscrivano solo cessi :twisted:


Dev'essere ingegneria informatica... sigh :cry:
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Re: Lo studente-arrampicatore

Messaggioda gecoclimb » sab lug 15, 2006 12:03 pm

smilzo ha scritto:Ognuno si porta dentro i suoi strani complessi, le sue indicibili timidezze. Poi nella scrittura qualcosa, a forza di premere, viene fuori. Il folle esce allo scoperto. (Rigorosamente dietro pseudonimo).

Comunque qualche giorno fa i due esseri (incompleti) si sono finalmente mischiati.


Non tutti sono costretti, per motivi di "costume", a nascondere l'una o l'altra entità che si cela dietro il proprio naturale profilo. Pensiamo a una guida alpina... nessuno si aspetterebbe di vederla tra-vestita in giacca e cravatta e caratterizzata da un'aspetto intellettuale al suo primo incontro. Proprio quella figura potrebbe essere la naturale rappresentazione dell' IO e dell'ESSERE di un climber puro.

Oppure per assurdo un climber impiegato in banca al suo primo contratto a termine; quotidianamente impacchettato da giacche e cravatte di spregievole qualità che mai indosserebbe se non fosse solo per mostrare che è adatto al suo ruolo.

O anche a un carpentiere all'aria aperta che segue le stagioni con il suo abbigliamento improvvisato passando dai scarponi blindati e 2 maglioni sovrapposti nel pieno dell'inverno ai jeans sfibrati nella calda estate. Di sicuro se la sua non è una "condanna" ma una libera scelta LUI è quello che E' senza filtri e inibizioni.

E infine lo studente aimé, chi non è stato studente per un periodo della sua vita??.....spesso gradasso e sborone o alternativo e intellettuale proprio per mascherare la sua inadeguatezza e precarietà. Senza ruolo sociale e senza posizione strutturale precisa. Se non è quello già indirizzato all'indotto produttivo o che gioca al "calcio in culo" sa bene che 1 su 1000 ce la fa. Tanti sogni e poche reali opportunità all'altezza delle proprie aspettative. Una collocazione vantaggiosa per arrampicate in leggerezza totale con lo zaino emotivo scarico di problematiche e impegni personali. Una condanna pesante per chi ha già puntato l'ago della bussola verso vie "TRAD".

I complessi nascono dalla impossibilità di manifestare la propria essenza più profonda. La ragione domina l'istinto ma non lo annulla lo "zippa" in aree remote ma è sempre lì, in agguato e pronto ad esplodere. Cara Cozza certe "vie" ci obbligano a comprimerlo al punto tale che le manifestazioni di follia diventino pliniane piuttosto che normali sfiati di sovrappressione. E chi ci osserva percepisce l'evento meglio di chi è protagonista.

Non c'é alternativa.. gli anni che avanzano possono migliorare le tecniche di compressione e di controllo ma in quell'angolo remoto una parte repressa si accumula e non è un caso vedere la pubblicità AMEX dove un manager "arrivato" nudo e ribelle si butta gridando da una scogliera di un isola remota.

Prima o poi le essenze si fondono in un unica entità individuale. Accade a 15 30 60 90 anni o pocho prima di fare l'ultimo respiro. Di sicuro uno degli ultimi posti temporali dove questo accade nella nostra società è proprio l'università.. e in particolare quella italiana direi dove ancora si ragiona in termine di spedizioni Himalayane dove sherpa e alpinisti di punta portano al successo il capo spedizione. Nelle università straniere è da anni che avanzano irrefrenabilemnte le cordate veloci.

Infine un parere di ex studente, universitario, borsista e ricercatore........ Accontentarsi, da studente, di un 23 per un serio esame in quel momento lì e in quel posto lì può essere la migliore uscita di scena.. la stessa scena che vista da lontano può lasciarti con il sapore amaro in bocca.


Ciao Lorenzo
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Messaggioda stellapolare11 » dom lug 16, 2006 20:18 pm

mio lavoro:
niente alcol
niente canne
niente gonne sopra il ginocchio
niente vestiti scollati
niente amici strani
niente amici che si fanno le canne ovviamente :?
infatti mi so'comprata una bella tunica nera con velo bianco
e cosi vado in giro...... :wink:
altro che doppio identita'....... 8) 8) 8) 8) 8)


cmq carino sto topic :wink:
NON DOVETE PENSARE......
C'E'ALTRA GENTE PAGATA PER QUESTO......

F.W.Taylor......:)
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Messaggioda Donatello » dom lug 16, 2006 20:31 pm

beh, a me è successa la cosa più bella... ho avuto come allievo... un mio ex professore...
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Messaggioda lavoisier » dom lug 16, 2006 20:41 pm

smilzo ha scritto: Fanno bene i "lavoisier" ad andarsene all'estero. A me è mancato il coraggio, o forse la possibilità, o forse quel po' di talento in più...


Beh, se sei "finito" a fa il ricercatore evidentemente il talento non ti manca :wink:
Qua dove sto io è molto più rilassato: si pranza tutti insieme dottorandi, post doc e associati e il giovedì sera si va tutti al pub, si anche gli associati, che qui (li...ora sto a Roma) hanno 35 anni e non 60 (a 60 si va in pensione) :lol:
"Venerdì non posso venire perchè non so che diavolo devo fare" (Frullallà)
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Messaggioda stellapolare11 » dom lug 16, 2006 20:58 pm

Donatello ha scritto:beh, a me è successa la cosa più bella... ho avuto come allievo... un mio ex professore...






spero tu ti sia vendicato......... :twisted: :twisted: :twisted:
che'so'farlo cadere da na montagna spingerlo dentro un burrone..... :lol:
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Messaggioda Donatello » dom lug 16, 2006 21:02 pm

stellapolare11 ha scritto:
Donatello ha scritto:beh, a me è successa la cosa più bella... ho avuto come allievo... un mio ex professore...






spero tu ti sia vendicato......... :twisted: :twisted: :twisted:
che'so'farlo cadere da na montagna spingerlo dentro un burrone..... :lol:


fortunatamente (per lui) ero uno dei pochi che andava bene con lui...
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Messaggioda smilzo » lun lug 17, 2006 10:57 am

alfaomega ha scritto:
smilzo ha scritto:Comunque da me non ci sono belle ragazze, so' tutte bruttine e non arrampicano :lol:


smilzo sei un buffone... :twisted:

io vado a studiare a Lettere a RomaTre ed è uno gnoccodromo allucinante. Non ci credo che a Tor Vergata si iscrivano solo cessi :twisted:


Scherzavo... Come potrei parlar male delle studentesse di Lettere di "Tor Vergata"?
Specialmente quando arriva l'estate. La loro frequentazione è un ottimo banco di prova. Come avere nella tasca un pacchetto di Marlboro rosse, per uno che abbia smesso di fumare. O una capatina in pasticceria senza prendere nulla, per uno che si sia messo a dieta... :lol:
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Messaggioda alfaomega » lun lug 17, 2006 11:01 am

smilzo ha scritto:
alfaomega ha scritto:
smilzo ha scritto:Comunque da me non ci sono belle ragazze, so' tutte bruttine e non arrampicano :lol:


smilzo sei un buffone... :twisted:

io vado a studiare a Lettere a RomaTre ed è uno gnoccodromo allucinante. Non ci credo che a Tor Vergata si iscrivano solo cessi :twisted:


Scherzavo... Come potrei parlar male delle studentesse di Lettere di "Tor Vergata"?
Specialmente quando arriva l'estate. La loro frequentazione è un ottimo banco di prova. Come avere nella tasca un pacchetto di Marlboro rosse, per uno che abbia smesso di fumare. O una capatina in pasticceria senza prendere nulla, per uno che si sia messo a dieta... :lol:

ah beh ecco.
ora ti saluto che vado allo gnoccodromo a studiare Radiocomunicazioni Numeriche :roll:
[almeno se alzo gli occhi posso distrarmi... ;)]
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