l'economia della morte...

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l'economia della morte...

Messaggioda Silvio » sab lug 01, 2006 13:54 pm

E? matematico: quando si costruisce una strada si inaugura una nuova contabilità dei morti che saranno in seguito ricordati con mazzi di fiori, cippi, lapidi, fotografie, le cui testimonianze sono ovunque. Piccoli cimiteri on the road. Circa settemila persone ogni anno muoiono sulle nostre strade, quasi venti al giorno. E un numero spaventoso, vicino a settantamila, è quello dei feriti, molti con lesioni permanenti. I giornali di provincia aprono sempre con la cronaca mortuaria del motociclista che si schianta contro un palo o con lo scontro frontale sulla statale. Negli ultimi trent?anni facendo due conti dovrebbero essere morte più di duecentomila persone.

Nessuno dice niente. Le società automobilistiche fanno le loro pubblicità con macchine sempre più potenti, che ti invitano a violare i limiti di velocità. L?eccesso di velocità è una delle cause principali degli incidenti. Ci rompiamo tanto i c..ni per un paio di spinelli e non regolamentiamo una pubblicità antisociale ed omicida. Non imponiamo ai costruttori un limite di velocità. I media riportano le notizie con una rituale indifferenza. Le istituzioni invece di promuovere il decentramento e il telelavoro sviluppano la concentrazione e la mobilità. E? l?economia bellezza. L?economia delle auto, della benzina con le accise statali, dei finanziamenti per l?acquisto delle auto. Dei morti economici che valgono molto meno dei morti di guerra. Se ne parla poco, sono morti banali, un po? superficiali. Un po? se la sono cercata. La quantità contro la qualità. Uccidono più le pubblicità delle auto delle mine anti uomo.

E allora voglio la par condicio. Voglio anch?io dire la mia sulle reti nazionali (le NOSTRE reti nazionali) con un spot che faccia capire che la velocità è violenza, che è un mito del passato, di persone vecchie, finite, che si gratificano con la marmitta invece che con la f..a. Si, voglio tornare in televisione per 30 secondi, subito dopo ogni pubblicità mortuaria, per ricordare, soprattutto ai giovani, che la vita è altro, è altrove. Non nei pneumatici, nelle ruotemotrici, nei 220 all?ora, nelle Suv.
I velocimani sono dei poveretti, ma il vero problema è che non sanno di esserlo.

Ps: ?La velocità è il maggiore assassino sulle strade e secondo l'Unione Europea (EU) il ridurre la velocità media di guida di 3 km/h salverebbe attorno a 5000-6000 vite ogni anno e preverrebbe attorno a 120.000-140.000 incidenti, risparmiando ? 20 miliardi in costi... portando la velocità nei centri cittadini da 30 km/h a 50 km/h aumenta il rischio di morte per i pedoni di 8 volte?. Da Wikipedia.

[dal blog di Beppe Grillo]
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Messaggioda n!z4th » sab lug 01, 2006 15:26 pm

30 km/h a 50 km/h


è dura...dico solo questo...purtroppo è così...e sarà sempre peggio.Dico la verità: ero contento quando da 130 km/h volevano portare la velocità massima in autostrada a 150km/h...non lo nego...


:roll:


e per quanto riguarda l'economia morte della pubblicità dico che ero rimasto schifato dal vedere lo spot di una famosa macchina: l'autista guidava come un pazzo per il centro abitato affollato...e poi una scritta piccolissima con scritto :"Pilota esperto.Non imitare"...


MA VAFF***...
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Messaggioda Siloga66 » dom lug 02, 2006 9:36 am

Quoto Silvio. La velocità provoca sofferenze indicibili alle quali molti non pensano fino a quando ci si trovano dentro.
Passano le mode ma in Germania la moda dei calzini con i sandali passerà mai.
Ma i tedeschi son fighi lo stesso.
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Messaggioda julius » dom lug 02, 2006 10:31 am

Sono assolutamente d'accordo !!
Visto anzi che va di moda parlare di 'armi di sterminio di massa'...a quale oggetto dei nostri tempi meglio potrebbe adattarsi questa definizione se non a una (potenziale) arma che è in mano a milioni di persone,come l'automobile ??
julius
 
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Messaggioda KAZAN1975 » dom lug 02, 2006 11:02 am

julius ha scritto:Sono assolutamente d'accordo !!
Visto anzi che va di moda parlare di 'armi di sterminio di massa'...a quale oggetto dei nostri tempi meglio potrebbe adattarsi questa definizione se non a una (potenziale) arma che è in mano a milioni di persone,come l'automobile ??



l'unica arma di sterminio di massa e' l'uomo caro julius.... :roll:
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Messaggioda Siloga66 » dom lug 02, 2006 12:25 pm

Son d'accordo con Kazan.
Passano le mode ma in Germania la moda dei calzini con i sandali passerà mai.
Ma i tedeschi son fighi lo stesso.
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Messaggioda davi » dom lug 02, 2006 15:12 pm

una città che amo è Berlino.

Sono convinto che sia possibile tranquillamente viverci anche senza macchina: il sistema di metropolitana è tra i più avanzati ed efficienti in Europa, è possibile salirci comodamente con la bicicletta, in tre quarti d'ora ti consente di attraversare tutta la città.

Penso che, come ogni cosa, dipende da cultura e civiltà: finchè l'auto continuerà a rappresentare un parametro del grado di affermazione sociale, finchè penseremo che è impossibile vivere senza auto, finchè le pubblicità saranno così invadenti, finchè ai nostri bambini regaleremo i modellini di auto in miniatura, finchè il gran premio rappresenterà uno dei passatempi domenicali di massa, finchè le politiche internazionali saranno dominate dal petrolio, finchè le politiche nazionali delle infrastrutture privilegeranno il trasporto su gomma, finchè le ragioni del businnes prevaricheranno le ragioni dell'eco-sostenibilità, finchè continueremo a identificare il progresso e la civiltà con il fatturato anzichè dalla qualità della vita e dal rispetto dell'ambiente, allora non vedo molti spazi di miglioramento.

Conosco un mio amico che per scelta ideologica ha rinunciato in modo radicale all'uso dell'auto, e organizza tutto di conseguenza.

Se avessi il suo coraggio lo imiterei.
davi
 
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