maestà, ma cosa mi combina....

[dogon]

EVVIVA IL RE!

[dags1972]

Ciccio, non vorrei essere forcaiolo.
ma ricordiamoci che questa mezza tacca di uomo, ha già sparato diverso tempo fa a un povero ragazzo tedesco in vacanza, che era sbarcato da un gommone sulla sua spiaggia e l'ha stecchito! E l'ha fatta franca!

E questo sarebbe l'erede dell'aurea dinastia savoiarda. Meglio i biscotti!

beh per l'incidente in Corsica il "re" ha reagito "... ad eventuali attacchi di qualsiasi altra provenienza" solo con un certo ritardo rispetto a una delle loro colpe più grandi

[fabio.bec]

Mi correggo:
Vengo informato che il ferimento grave del turista tedesco è avvenuto perchè il Principe di Savoia aveva fatto a fucilate con tale Nicola Pende, del quale era ospite sulla di Lui barca.
Un colpo accidentale avrebbe colpito il turista tedesco che era su una barca vicina e dormiva in cuccetta.
Ad attenuante del delitto commesso........

[clod]

I savoia e i comportamenti disonorevoli mi sembra sia già successo

[fabio.bec]

Fabrizio De Andre - Carlo Martello Ritorna Dalla Battaglia Di Poitiers

Re Carlo tornava dalla guerra
lo accoglie la sua terra cingendolo d'allor.
Al sol della calda primavera
lampeggia l'armatura del Sire vincitor.
Il sangue del Principe e del Moro
arrossano il cimiero d'identico color
ma più che del corpo le ferite
da Carlo son sentite le bramosie d'amor.
"Se ansia di gloria, sete d'onore
spegne la guerra al vincitore
non ti concede un momento per fare all'amore.
Chi poi impone alla sposa soave
di castità la cintura ahimè è grave
in battaglia può correre il rischio di perder la chiave".
Così si lamenta il re cristano
s'inchina intorno il grano, gli son corona i fior.
Lo specchio di chiara fontanella
riflette fiero in sella dei Mori il vincitor.
Quand'ecco nell'acqua si compone
mirabile visione il simbolo d'amor
nel folto di lunghe trecce bionde
il seno si confonde ignudo in pieno sol.
"mai non fu vista cosa più bella
mai io non colsi siffatta pulzella"
disse re carlo scendendo veloce di sella.
"Deh, cavaliere non v'accostate
già d'altri è gaudio quel che cercate
ad altra più facile fonte la sete calmate".
Sorpreso da un fare sì deciso
sentendosi deriso re Carlo s'arrestò
ma più dell'onor potè il digiuno
fremente l'elmo bruno il sire si levò.
Codesta era l'arma sua segreta
da Carlo spesso usata in gran difficoltà
alla donna apparve un gran nasone
un volto da caprone, ma era Sua Maestà.
"Se voi non foste il mio sovrano"
Carlo si sfila il pesante spadone
"non celerei il disio di fuggirvi lontano.
Ma poiché siete il mio signore"
Carlo si toglie l'intero gabbione
"debbo concedermi spoglia ad ogni pudore".
Cavaliere lui era assai valente
ed anche in quel frangente d'onor si ricoprì
e giunto alla fin della tenzone
incerto sull'arcione tentò di risalir.
Veloce lo arpiona la pulzella
repente una parcella presenta al suo signor
"deh, proprio perché voi siete il sire
fan cinquemila lire, è un prezzo di favor".
"E' mai possibile, porco d'un cane,
che le avventure in codesto reame
debban risolversi tutte con grandi puttane.
Anche sul prezzo c'è poi da ridire
ben mi ricordo che pria di partire
v'eran tariffe inferiori alle tremila lire".
Ciò detto, agì da gran cialtrone
con balzo da leone in sella si lanciò
frustando il cavallo come un ciuco
tra i glicini e il sambuco il re si dileguò.
Re Carlo tornava dalla guerra
l'accoglie la sua terra cingendolo d'allor.
Al sol della calda primavera
lampeggia l'armatura del sire vincitor.

[Luca A.]

Adesso si invocano leggi per limitare le intercettazioni telefoniche da parte della magistratura.

Il potente amico di potenti ha parcheggiato in divieto di sosta, ha beccato la multa e decide di fare la legge che toglie il taccuino delle contravvenzioni ai Vigili Urbani.

Ma non si accorgono che fanno schifo?

[brunoz]

Ciao !!

"Il re si diverte"
(titolo originale del Rigoletto verdiano, censurato dagli austro-ùngari)
"Bella figlia dell'amo-o-reee...
schiavo son dei vezzi tuo-o-iii..."

... già, già...

Miao.

[fabio.bec]

Adesso si invocano leggi per limitare le intercettazioni telefoniche da parte della magistratura.

Il potente amico di potenti ha parcheggiato in divieto di sosta, ha beccato la multa e decide di fare la legge che toglie il taccuino delle contravvenzioni ai Vigili Urbani.

Ma non si accorgono che fanno schifo?

Amico mio, l'insegnamento in materia ce l'ha dato il precedente presidente del consiglio, con le sue leggine "ad personam", dove ha sistemato tutti i bei processucci nei quali era più o meno imputato, lui e tutti gli avvocatucci suoi!
E' chiaro che ora questo è diventato lo sport preferito. Non ti va bene una legge perchè ti hanno beccato, che problema c'è, la cambiamo,oppure la abroghiamo, oppure ne facciamo un'altra che la annulli.
E così tutti a posto, tranquilli e contenti, e continuiamo a farci gli affarucci nostri.

[Luca A.]

Sangue blu, parole da camorrista
[di Alessandro Robecchi]
Visto che il problema più pressante del Paese è far cassa, proporrei una tassa di qualche euro per tutti quelli che qualche anno fa si sono battuti e prodigati per il rientro dei Savoia in Italia. Ci pensi Prodi: c'è da farci i soldi! Un re un po' imbolsito, frequentatore di cattive compagnie, con l'arroganza ingigantita dalla patina di ignoranza (penso alle dichiarazioni sulle leggi razziali), già venditore di elicotteri allo scià di Persia, maneggiatore incauto di armi da fuoco e traffichino. Lo rivollero in Italia a gran voce, più o meno tutti, e chi si opponeva passava per vetusto, o comunista, o incapace di perdonare e comprendere che «è passato tanto tempo», o tutte e tre le cose insieme. I Savoia arrivarono, consentendo al Paese un decisivo salto di qualità: il giovane principe fece lo spot dei sottaceti (massimo risultato nel campo della comunicazione), mentre il regale padre curava i propri interessi, che oggi appaiono, alla luce dell'inchiesta in corso, assai loschi. Fare i soldi con le slotmachines in Montenegro! Ecco un particolare geopolitico che ci era sfuggito. Farsi mandare «pacchi», cioè ragazze giovani e carine, e soprattutto disponibili. Trafficare col Casinò e altro ancora. «Tenere fuori i Savoia è pura vendetta», diceva la parte conciliante del Paese, che addirittura cambiava una norma transitoria della Costituzione per aprirgli le porte. Si scopre oggi che sarebbe stata pura e semplice profilassi. Naturalmente le inchieste seguiranno il loro corso,ma sul personaggio, ora che si leggono le sue precise parole - intercettate - c'è poco da essere romantici. Giuliana Sgrena insultata in tutti i modi peggiori con cui gli uomini insultano le donne, e poi, alla fine della telefonata «buttata già dalla montagna, morta, a pezzetti». «Troia comunista», è il minimo. Il sangue sarà blu, ma il linguaggio è da camorrista, quanto agli affari si vedrà presto. Come in tutti i presunti grandi che si rivelano molto piccoli, naturalmente, c'è il lato umano. Un apostrofo di tenerezza tra le parole Avanti Savoia. È quando nel concordare l'arrivo di un «pacco» («Una ragazza bruna, bellissima»), il monarca mancato si premura che lo si mandi a Ginevra, se a Gstaad c'è la moglie, sapete com'è con le corna, poi è difficile metter la corona... Ora che siamo moderni, non abbiamo più norme transitorie nella Costituzione, e però abbiamo qui i Savoia. A costo di sembrare comunisti, è il caso di dire che era meglio il contrario.