cybernight

[Jazzz]

questa notte sono in ufficio. non il mio solito ufficio, un ufficio utilizzato per i rilasci schedulati. è strano uscire di casa alle 9 di sera e raggiungere questo posto che di giorno brulica di persone. Adesso è silenzioso, si sentono le ventole del sistema di areazione interno, i tip tap dei tasti dei portatili degli operatori, il sottile sibilo dei monitor catodici. sono entrato in questo edificio esibendo il badge con la mia foto sopra. anche il collarino regolamentare con stampato il logo aziendale è necessario all'identificazione e va costantemente tenuto in vista. sono salito sul montacarichi di acciaio dipinto di nero, in giro oltre la guardia non c'era nessuno. sono entrato in questa stanza dalla quale ora scrivo e ho cercato di identificare le persone presenti e i vari ruoli che ricoprivano. dovevo rintracciare due persone, ADM e MS, per due rilasci che impattano la mia area. qui tutti parlano sottovoce. la notte è sacra anche per chi lavora. una volta individuata una postazione protetta e logisticamente valida per affrontare la notte ho acceso il laptop e mi sono loggato ai server di posta e le macchine utili. poi sono scivolato per i corridoi raggiungendo un'area ristoro per fare il pieno di caffè e fumare una sigaretta. fumando lentamente ho osservato da una finestra ricoperta di polvere nera le enormi parabole al centro del cortile interno, panorama lunare, di certo non adatto alla vita di un essere umano. poco dopo la mente al rilascio schedulato. non si può sbagliare, in questi frangenti. tutto deve andare liscio come l'olio. sono in gioco tanti tanti soldi, ma sopratutto la mia reputazione, la mia soddisfazione. no, non si può sbagliare. alla prima sequenza di script, centoquattro script, ADM, il mio primo contatto notturno, comunica su un messenger con un amministratore per passarsi il testimone di rilascio. io sono al mio laptop, tranquillo esteriormente, ma consapevole che al primo problema dovrò entrare in azione e capire immediatamente cosa sta accadendo, perchè, e come sistemare la cosa. i problemi non tardano ad arrivare. ADM mi mostra un log schifosissimo, quasi con terrore. mi imergo in una assurda ricerca nel labirinto del software in rilascio, seguendo piste che l'intuito e l'esperienza acquisita mi dicono di seguire, controllo alcune strade, meticolosamente, cerco di giungere ad una soluzione del perchè quel maledetto pacchetto chiama qualcosa che non c'è. ADM respira velocemente, è alle mie spalle. osserva le mie mani sulla tastiera del centrino consumato, alla fine con un sospiro di sollievo trovo una pista d'indagine e tutto sembra tornare ad incasellarsi in una logica deterministica e consequenziale. annuncio la mia diagnosi, il problema va assolutamente ignorato. non è una soluzione di comodo, anzi. ignorare un problema e proseguire con l'installazione può avere conseguenze castastrofiche, ma questa volta sembra anche troppo semplice, tutto mi è chiaro e mi sento abbastanza tranquillo. proseguiamo con il resto del software. questo ufficio sembra un palcoscenico di una rappresentazione surreale, tutto è organizzato al minimo dettaglio, ognuno ha una parte da recitare, arriva ad una certa ora, compie una serie di azioni e se ne va. a me stanotte toccano due appuntamenti distanti temporalmente, per questo ho qualche ora libera che utilizzo per fare dei controlli e scrivere questi appunti. non riesco ad annoiarmi, in un certo senso sapere che mentre tutti dormono io sono qui in silenzio a seguire un rilascio delicato mi regala una sensazione positiva. inizia ad albeggiare. sono stanchissimo. tra non molto potrò tornare a casa, fumare una sigaretta sul balcone, salutare il nuovo giorno e tuffarmi in un sonno strano, inquinato da sogni binari a caratteri verdi fosforescenti.

Jazzz