L'amico e alleato di Blair discende in linea diretta da Mussolini e rappresenta una minaccia tossica per la democrazia.
Non dobbiamo sorprenderci se il Partito Laburista è rimasto invischiato in uno scandalo che coinvolge Silvio Berlusconi.
Era del tutto prevedibile. Tony Blair ha sempre considerato il premier italiano un alleato al pari di Aznar, fin dai tempi della rottura tra Europa e USA alla vigilia dell'invasione angloamericana dell'IRAQ. Egli ha visto in Berlusconi un valoroso alleato nella perseguimento della sua politica estera pro-Bush. Infatti Blair è stato constantemente più vicino a Berlusconi che ai leader italiani del centro-sinistra, come avvenne per per l'ex cancelliere tedesco Schoreder.
Questa affinità si è estesa a livello personale e familiare, con i Blair che hanno accettato l'ospitalita di Berlusconi, trascorrendo le vacanze italiane nella casa del leader italiano.
Blair chiaramente dimostra un sentimento personale e politico verso Berlusconi, con ripercursioni nei laburisti: Berlusconi infatti è considerato un personaggio con cui fare affari. E questo stà profondamente disturbando. Come può il New Labour avere tanto riguardo per Berlusconi? Come può evitare di vedere e riflettere la maligna influenza che lui ha avuto sulla democrazia italiana? E cosa ci rivela sul partito laburista il silenzio su tali argomenti e sul caldo abbraccio del leader italiano?
La democrazia dipende dalla separazione del potere politico, economico, culturale e giudiziario. La proprietà di Berlusconi dei maggior canali televisivi, ed il controllo a tutti gli effetti della RAI durante il suo premierato, insieme alla sua volontà di sfruttare il potere dei media per le sue chiare ambizioni politiche, ha minato dall?interno la democrazia. Inoltre, egli ha piegato la costituzione alla sua volontà, usando la maggioranza in parlamento,per proteggere i suoi personali interessi e sottrarrsi ai tribunali.
La similitudine tra Berlusconi e il fascismo non è difficicile da decifrare. Ci si attendeva che il fascismo ricorresse alle sue vecchie forme; ma ciò non è mai stato il pericolo principale. Piuttosto dovremmo temere la riapparizione del fascismo in una nuova veste, che rifletta le nuove globali condizioni economiche e culturali attuali e che allo stesso tempo incide sulle tradizioni nazionali. Berlusconi precisamente incarna questa modalità. Egli minaccia la democrazia con disprezzo: ne cerca di abusarne, minarla e distorcerla. Non ha rispetto per i pilastri indipendenti dell?autorità, pronto ad accusare i giudici di essere al servizio dell?opposizioni e bollandoli di essere comunisti.
Con i suoi assalti indiscrimnati su chiunque si ponga sulla strada del suo potere e arricchimento personale, egli ha avvelenato la vita pubblica italiana. Egli discende in linea diretta da Mussolini. L?errore dei Laburisti di non riconoscere questo o peggio, di averselo fatto amico, di considerarlo un alleato, di accettare la sua ospitalità e i suoi regali, non può essere scaricata come una leggerezza. Ma richiama la visione del mondo dei laburisti e del primo ministro ed il suo giudizio politico.
Tessa Jowell non è un politico innocente. Era tra i leader del Gabinetto. Ha lavorato assiduamente per molti anni alla sua ascesa nel partito. E? stata per lungo tempo nell?entourage di Blair, instaurando una relazione di fiducia con il premier. Ella ha riflesso fedelmente le sue opinioni su Berlusconi con una figura politcamente simpatica con il quale il partito, e i suoi personaggi maggiori, potevano fare affari insieme. Poteva o non poteva conoscere i dettagli degli affari finanziari di suo marito, ma sicuramente conosceva che egli aveva agito per Berlusconi, aiutandolo ad evadere il fisco e assistendolo nei suoi sforzi contro il potere giudiziario. E senza dubbio Jowell non disse niente di sbagliato su questo. Dopo tutto Berlusconi aveva la benedizione del suo primo ministro e stava ?dalla parte nostra?, come diffusamente si diceva.
Ma a restarne intrappolati Berlusconi è uomo pericoloso. Egli si muove dentro il lato oscuro della vita politica italiana. Il suo partito, Forza Italia, si adoperò instancabilmente per assicurare che ereditasse il voto della mafia dal cadavere della Democrazia Cristiana. I suoi tentacoli finanziari hanno abusato e sfigurato la vita politica italiana. Ha reso la legge malleabile, negoziabile, corrutibile. Egli che beve con il diavolo dovrebbe aspettarsi di raccoglierne le conseguenze.
Il problema è ke Blair e il New Labour non hanno mai riconosciuto che Berlusconi è il diavolo. Invece lo hanno visto come un amico ed un alleato. Essi non hanno mai riconosciuto, o sufficientemente se ne sono curati all?ultimo, la minaccia tossica che Berlusconi pone alla democrazia italiana ed europea.
Ci sono 2 principali ragioni per questo. La prima, che egli è visto come l?amico confidente di Bush e Blair. Secondo, alcuni dei valori che egli rappresenta, denaro, celebrità e potere, sono quelli che lo stesso Blair ammira e a cui aspira. Il New Labour condivide certe caratteristiche con Berlusconi, innanzitutto un indiscriminato culto del business e del far soldi, il credere nel potere dei media, ed il disprezzo per la sinistra.
Ci sono testimonianze del lento degrado della democrazia europea, del quale Berlusconi è la + estrema e perniciosa espressione ma del quale il New Labour, eufemisticamente, è in parte causa e parte conseguenza.
Come il processo legale italiano scorre serpeggiando attraverso l?evidenza, non c?è dubbio che altre rivelazioni verranno alla luce. Qualunque cosa David Mills ha fatto o non ha fatto non può essere additato per la responsabilità di Jowell, Blair o del New Labour. Ma il fatto che il New Labour è stato preparato ad abbracciare una tale insidiosa influenza politica, indubbiamente ha aiutato a persuadere Mills che Berlusconi era un accettabile cliente e per Jowell che non c?era niente di disdicevole che suo marito trattasse con una simile persona e giocasse un ruolo così importante negli affari di questi.
Per questo il primo ministro deve assumersi la responabilità principale. Proprio come in Iraq, Blair resta colpevole di un errore monumentale. Questo non è di meno del benessere democratico di una delle nazioni più grandi dell?Europa e, conseguentemente, della salute della politica europea.
Martin Jacques
Thursday March 16, 2006
The Guardian
Martin Jacques è un analista all'Asia Research Institute, dell'Università Nazionale di Singapore
http://www.guardian.co.uk/comment/story/0,,1731932,00.html
AIUTO, IL BLOB KOMMUNISTA SI STA ESPANDENDO.
