
L'altoatesino Plankensteiner e le difficoltà con l'Italiano
"Non lo parlo bene, ma ho un forte senso dello Stato"
Gehrard e quell'inno sconosciuto
"Io in Italia ci vado in vacanza"
Una domanda in conferenza stampa e un "caso" che si sgonfia subito
"Sono una guardia forestale e sono orgoglioso del mio paese"
dal nostro inviato CRISTINA NADOTTI
CESANA PARIOL - Alto, biondo, il vero prototipo del teutonico, Gehrard Plankensteiner si è trovato improvvisamente sotto il fuoco di fila delle domande dopo aver vinto la medaglia di bronzo nello slittino con Oswald Haselrieder. Pochi si sono filati il piccoletto, seppure il suo allenatore avesse detto che è più estroverso, tutti hanno incalzato il vichingo che era seduto in sala stampa con il tricolore in mano.
Plankesteiner parla l'italiano degli altoatesini, che se possono scegliere si esprimono in tedesco. Poco prima aveva avuto difficoltà a rispondere alla domanda: "E' difficile trovare l'affiatamento con il compagno di gara?", non perché con Oswald si prendano a schiaffi, ma perché non aveva capito. Rifatta in tedesco, risposta secca (alla Zoeggeler): "Stiamo insieme da 12 anni, non litighiamo mai, abbiamo affinato la tecnica".
In 12 anni di allenamenti durissimi per conquistare una medaglia olimpica, Plankesteiner non deve aver avuto tempo per seguire la polemica sugli atleti italiani che non cantano l'inno di Mameli. Lui pensa ad allenarsi e buttarsi giù a 120 all'ora, mica a cosa si fa dopo che si vince una medaglia. A complicare la vita dell'atleta ci si è messo pure il buon Ciampi, che ha ricordato a tutti che si deve cantare l'inno italiano. Così quando arriva la domanda di rito ("Lo conosce?" la risposta arriva secca e sincera: "No, questa canzone non la conosco".

In tedesco, quando la domanda è stata rifatta, ha usato il termine giusto, "inno", ma in italiano per lui quando si canta, nelle valli altoatesine, non si canta l'inno alla gioia di Beethoven, né l'inno di Mameli, ma una canzone. E giù a rigirare il coltello: "Ma lei si sente italiano?" Il vichingo si anima, con un pizzico di risentimento dice convinto: "Certo che sono italiano, sono anche del Corpo forestale e questa è una cosa importante". In parole povere si chiama "senso dello Stato", una qualità che non si acquista sventolando il tricolore o facendo finta di cantare l'inno di Mameli quando si viene inquadrati dalle telecamere.
Plankesteiner è un buon agente forestale e un ottimo atleta, ma da questa sera deve essere anche personaggio, e questo proprio gli riesce difficile. Ci tenta, e per rincarare la cosa spiega ancora: "Io vado anche in vacanza in Italia, sul lago di Garda o a Rimini". In fin dei conti se non parla bene l'italiano non è tutta colpa sua: siamo pronti a scommettere che chiunque l'ha incontrato a Torbole o su una spiaggia dell'Adriatico lo ha scambiato per uno straniero e gli ha parlato in tedesco
(15 febbraio 2006)