Vince hamas

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Vince hamas

Messaggioda paolo75 » gio gen 26, 2006 12:15 pm

Hanno presentato le elezioni Palestinesi come un evento storico di grande democrazia, un altro simbolo di successo della strategia occidentale di pacificazione e democratizzazione del Medio Oriente, e adesso si ritrovano con Hamas che forse otterrà la maggioranza assoluta in parlamento.
Ovviamente tutti si rifiutano di trattare con un'organizzazione terroristica che vuole la distruzione di Israele, eppure il voto della gente andrebbe in qualche modo rispettato... Un bel casino.
Bè, siamo solo all'inizio, ma se ne prospettano delle belle. Voglio vedere come ne escono. :?
Poveri fatti, povere cose, non ci sono, esistono solo interpretazioni. (Nietzsche)
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Hamas...

Messaggioda brunoz » gio gen 26, 2006 13:21 pm

Ciao !! :D

Già, si profilano scenari piuttosto inquietanti, a meno che, come qualcuno
ipotizzava stamattina su RP, Hamas non finisca per frazionarsi in diverse
"correnti" più o meno disposte a soluzioni di dialogo con Israele... certo
che gli israeliani non son tipi da restare alla finestra a guardare, appena
avranno mi-ni-mi segnali di pericolo (e anche prima) è matematico che ci
daràn dentro come al solito... e il casino continua...
D'altra parte se Hamas vincente è l'espressione della volontà popolare...
Miao :?
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Re: Hamas...

Messaggioda Freespirit » gio gen 26, 2006 17:10 pm

brunoz ha scritto: matematico che ci

D'altra parte se Hamas vincente è l'espressione della volontà popolare...
Miao :?


anche il nazionalsocialismo in Germania era l'espressione della volontà popolare
Freespirit
 

hamas...

Messaggioda brunoz » gio gen 26, 2006 17:27 pm

Ciao !! :D

Freespirit ha scritto:
anche il nazionalsocialismo in Germania era l'espressione della volontà popolare



... appunto, siamo a posto :?
... anche il tànghero di Arcore ha vinto forte nel 2001...
... ma se Hamas, che è "l'espressione della volontà popolare" palestinese,
non nasconde le proprie intenzioni rispetto alla gestione di relazioni con lo
stato d'Israele, anzi, si pone comunque nella logica dello scontro... come
deve porsi la comunità internazionale?
Si porrà come sempre, lascerà fare a Israele, magari condannando (poco
convinta) questa o quella iniziativa... del resto non vedo altre vie...
Miao
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Messaggioda MarcoS » gio gen 26, 2006 17:45 pm

bel casino, neanche a farlo apposta, come l'elezione di ahmadinejad in iran. Mi chiedo invece quanto possa avere influito sulla decisioni elettori la situazione che vi riporto qua sotto. Voi che ne dite?:


Verità sulle elezioni a Gerusalemme Est
Giulietto Chiesa - tratto da Megachip ? www.megachip.info
data di pubblicazione 26/01/2006

Il documento che qui pubblichiamo ? alla vigilia delle elezioni palestinesi del 25 gennaio - non è inedito in senso assoluto, ma è quasi sconosciuto al grande pubblico. Va detto subito che non si tratta di un pamphlet estremista, ma di un rapporto dei capi missione europei su Gerusalemme est, preparato nel dicembre 2005 per il Consiglio dei Ministri degli Esteri dell'Unione Europea.
Perché è rimasto sconosciuto?

Perché il Consiglio dei Ministri dell'Unione Europea ha deciso di non renderlo noto nemmeno ai deputati europei. Il mainstream informativo, a sua volta, lo ha ignorato, dimostrando ancora una volta quanta influenza lo Stato d'Israele e gli Stati Uniti abbiano sul sistema informativo mondiale.
Ciò non ha impedito che il documento emergesse e provocasse forti reazioni nel Parlamento Europeo e nei diversi gruppi politici. Ho presentato un'interrogazione alla Commissione e al Consiglio per ottenere una risposta formale in merito. La risposta arriverà tardi, naturalmente.
La ragione ufficiosa addotta dal Consiglio per non pubblicare il rapporto è stata che esso avrebbe potuto nuocere allo svolgimento delle elezioni palestinesi, gettando benzina sul fuoco. Chiunque capisce, al contrario, che ? come spiegano gli estensori del documento ? nelle condizioni che essi descrivono con assoluta puntualità e dettaglio, proprio una tale presa di posizione europea avrebbe dato speranza, e speranza di pace, ai palestinesi, rendendo le elezioni più sicure.

Il Parlamento Europeo, venutone a conoscenza, non è riuscito, anche (ma non soltanto) per ragioni tecnico-procedurali, a esprimere per tempo la sua opinione. Ma io ritengo che la pubblicazione per esteso del documento su Megachip possa rappresentare un contributo di pace e di giustizia.
Scrivo queste note alla vigilia della mia partenza per Gerusalemme dove assisterò allo svolgimento delle elezioni come membro della delegazione del Parlamento Europeo e ne renderò informazione ai nostri lettori.
Giulietto Chiesa

RAPPORTO DEI CAPI MISSIONE SU GERUSALEMME EST
(rapporto scritto per i ministri degli Esteri dell'Unione Europea, finora non reso pubblico)

SOMMARIO
1. Gerusalemme Est ha un valore centrale per i palestinesi in termini politici, economici, sociali e religiosi. Molte politiche israeliane interconnesse tra di loro, stanno riducendo le possibilità di raggiungere un accordo definitivo sullo status di Gerusalemme e dimostrano chiaramente l'intenzione di Israele di trasformare l'annessione di Gerusalemme Est in un fatto concreto:
- il completamento quasi ultimato del muro intorno a Gerusalemme Est, lontano dalla linea verde;
- la costruzione e l'espansione di insediamenti illegali da parte di enti privati e da parte del governo israeliano all'interno di ed intorno a Gerusalemme Est;
- la demolizione di case palestinesi costruite senza permessi (che sono pressoché inottenibili);
- l'irrigidimento delle regole che separano i palestinesi residenti a Gerusalemme Est da quelli residenti in Cisgiordania, compresa la riduzione dei permessi di lavoro;
- e la politica discriminatoria per tassazione, spesa pubblica e rilascio di permessi per costruzioni praticata dalla municipalità di Gerusalemme.

2. Il progetto di espandere l'insediamento di Ma'aleh Adumim nella cosiddetta area ?E1? ad est di Gerusalemme minaccia di completare l'accerchiamento della città con insediamenti israeliani, dividendo la Cisgiordania in due aree geografiche separate. La proposta esptensione del muro da Gerusalemme Est per formare un'enclave attorno a Ma'aleh Adumim avrebbe lo stesso effetto. Il 2004 ha visto quasi quadruplicarsi il numero di demolizioni di edifici palestinesi a Gerusalemme Est. è previsto un numero simile di demolizioni nel 2005. Nel mese di giugno hanno destato molta attenzione 88 case nell'area di Silwan, nei confronti delle quali erano stati emessi ordini di demolizione.

3. Quando il muro sarà completato, Israele controllerà l'accesso da e verso Gerusalemme Est, tagliando fuori le sue città satellite palestinesi di Betlemme e Ramallah e il resto della Cisgiordania. Questo avrà serie conseguenze in termini economici, sociali ed umanitari per i palestinesi. Tramite una rigorosa applicazione delle politiche sulla residenza e sullo status di cittadinanza (ID status), Israele alla fine sarà in grado di completare l'isolamento di Gerusalemme Est ? il centro politico, sociale, commerciale e infrastrutturale della vita palestinese.

4. Le attività di Israele a Gerusalemme costituiscono una violazione sia di quanto previsto dagli obblighi previsti nella Road Map , che da quelli del diritto internazionale. Nella Comunità Internazionale, noi ed altri abbiamo esposto con chiarezza le nostre preoccupazioni in numerose occasioni, con diversi effetti.
I palestinesi, senza eccezione, sono profondamente allarmati per Gerusalemme Est. Temono che Israele ?se la cavi?, con la copertura del disimpegno da Gaza. Le azioni di Israele rischiano inoltre di radicalizzare l'atteggiamento della popolazione palestinese di Gerusalemme Est, che fino ad ora è stata relativamente tranquilla. Urgono prese di posizione chiare da parte della Comunità Europea e del Quartetto, sul fatto che Gerusalemme deve rimanere una questione da negoziare per entrambe le parti ed il fatto che Israele deve desistere da tutte le misure che potrebbero impedire tali negoziati. Vanno inoltre sostenute le attività culturali, politiche ed economiche palestinesi a Gerusalemme Est.

RACCOMANDAZIONI
Sul piano politico
Prese di posizione chiare da parte della Comunità Europea e del Quartetto, sul fatto che Gerusalemme deve rimanere una questione da negoziare per entrambe le parti ed il fatto che Israele deve desistere da tutte le misure che potrebbero impedire tali negoziati. Possiamo prendere in considerazione una presa di posizione incentrata sulla questione di Gerusalemme Est al GAERC di novembre. Potremmo anche sollecitare che una presa di posizione analoga venga fatta dal Quartetto.
- La fase uno della Road Map chiede la riapertura delle istituzioni palestinesi a Gerusalemme Est ed in particolare della Camera di Commercio. La riapertura degli enti istituzionali darebbe ai palestinesi un segnale rispetto al fatto che la Comunità Internazionale prende in seria considerazione le loro preoccupazioni e che agisce. Potremmo includere un appello per la riapertura degli enti istituzionali negli appelli sopraccitati ed analizzare con le due parti, come e quando la riapertura potrà essere effettuata.
- Richiedere che il governo israeliano metta fine al trattamento discriminatorio dei palestinesi a Gerusalemme Est, in particolare per quanto riguarda i permessi di lavoro, i permessi per costruire, la demolizione di case, la tassazione e la spesa pubblica.
- L'UE dovrebbe prendere in considerazione e valutare le conseguenze e l'eventualità che Gerusalemme venga esclusa da determinate attività di cooperazione tra UE e Israele.

Sul piano operativo
- Organizzare incontri politici con l'ANP a Gerusalemme Est, compresi incontri a livello ministeriale.
- Iniziative (appelli, lettere, contatti, incontri, ecc.) incentrati su questioni come l'accesso, i permessi per costruzioni, le conseguenze del muro, ecc..
- In vista delle elezioni legislative palestinesi, previste per il 25 gennaio 2006, incoraggiare le parti ad accordarsi sui termini e sulla sostanza del loro coordinamento per permettere che a Gerusalemme Est le elezioni si svolgano in modo soddisfacente, per quanto riguarda gli obblighi delle parti previsti dagli accordi ad interim e dalla Road Map (l'ANP deve svolgere le elezioni ed Israele le deve agevolare) a prendere in considerazione le raccomandazioni formulate dal rapporto Rocard EUEOM . Fornire ad una parte terza l'assistenza tecnica e la possibilità di monitoraggio, se richiesta e confacente.
- Il Piano Regolatore per Gerusalemme ( Jerusalem Masterplan ) che attualmente è in via di approvazione, dovrebbe essere sottoposto ad un'analisi tecnica, seguita da una decisione su come valutare il piano per quanto riguarda le conseguenze legali, la consapevolezza a livello pubblico, ecc.. Il piano attualmente esiste solo in ebraico (il piano dovrebbe essere tradotto in arabo ed in inglese).
- Tutti gli MS ed EC dovrebbero aumentare l'attività progettuale a Gerusalemme Est con un equilibrio tra progetti su fornitura di servizi, assistenza, sviluppo e politici (prendendo in considerazione la Multi Sector Review ). Il sostegno alla società civile è importante. Un inventario delle attività di EC ed MS a Gerusalemme Est sarebbe un utile inizio.

- Per quanto riguarda la demolizione di case per mancanza di permessi per costruzioni a Gerusalemme Est, l'UE potrebbe seguire vari percorsi:
sostegno a progetti legislativi predisposti per sostenere i palestinesi minacciati da demolizioni di case e per coloro che le hanno subite promuovere iniziative per regolarizzare case ?illegali? (p.es. introducendo pianiurbanistici alternativi retroattivi) facilitare soluzioni per ottenere permessi per costruzioni progetti UE con ONG palestinesi sulla consulenza legale per quanto riguarda permessi per costruzioni e demolizioni di case un progetto UE sullo sviluppo di un piano regolatore per la pianificazione urbanistica e residenza legale per i sobborghi palestinesi di Gerusalemme Est.
- Facilitare una soluzione del problema dell'accesso. Questo comprenderebbe una serie di misure politiche ed operative, sia a breve che a lungo termine.
- Sostegno ad organizzazioni locali ed internazionali nei loro sforzi per l'informazione su Gerusalemme Est.
- Aumentare l'assistenza europea alle istituzioni palestinesi a Gerusalemme Est, comprese le attività culturali e l' empowerment della comunità.

Dicembre 2005

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Re: Hamas...

Messaggioda Maxxo » gio gen 26, 2006 18:06 pm

[quote="brunoz"]Ciao !! :D

appena
avranno mi-ni-mi segnali di pericolo (e anche prima) è matematico che ci
daràn dentro quote]
c'è bisogno di altri segnali per caso? sapete com'è che segnala questa gente :?
E' stata una scelta popolare, popolarissima, quindi che se ne assumano anche le responsabilità delle conseguenze, potevano saltarci fuori, nonostante tutto, ora hanno chiaramente messo allo scoperto quello che in realtà sono, una nazione (per modo di dire :roll: ) di fanatici terroristi. Voglio vedere ora CE e USA come faranno, avendoli sempre appoggiati, con la loro paradossale retorica :? :?
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Messaggioda MarcoS » gio gen 26, 2006 19:16 pm

non per giustificare suicidi e fanatici ma mettiti al loro posto... il mondo intero te lo sta mettendo nel culo e a nessuno frega un benedetto c***o di te (nemmeno ai paesi arabi, per cui sei comodamente sacrificabile a scopo politico.
Un po' del genere "tanto peggio tanto meglio") ... un pochino ti girano, magari.

invece chissà come mai nessuno dà del terrorista ai sionisti che fanno quello che fanno, che si comportano coi palestinesi come hanno fatto le SS con loro...e hanno fatto quello che hanno fatto (tra cui far saltare un albergo di turisti con la dinamite) per ottenere il territorio palestinese che ora si chiama israele...e che israele più non era da quasi 2000 anni.

Non ci sono buoni e cattivi solo poveri disperati incattiviti e instupiditi, in nome di Dio, da una parte e dall'altra. Mi fanno pena tutti.
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