Forza Italia come Impresa Familiare

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Forza Italia come Impresa Familiare

Messaggioda BBB » dom nov 06, 2005 16:07 pm

http://www.repubblica.it/2005/j/sezioni ... acolo.html


"...
Lo stile di governo del berlusconismo si rifà ad una concezione arcaica dell'impresa e in particolare della piccola impresa a carattere familiare, poco o per nulla sindacalizzata, con pochi o nessun controllo interno e con poche o nessuna distinzione tra patrimonio della ditta e patrimonio personale del proprietario. Il capo detta la linea, la attua, la modifica a suo piacimento seguendo le sue intuizioni e l'andamento del mercato. I dipendenti eseguono. La flessibilità è massima, la partecipazione è minima. La devozione al "boss" rappresenta un elemento indispensabile. Il rispetto delle regole sussiste fino a quando esse non siano di ostacolo agli obiettivi del massimo profitto dell'azienda. Se lo sono vengono aggirate ed eluse.

Questo modello contiene elementi positivi e negativi. È onesto riconoscere che esso ha fatto la fortuna di un gran numero di imprese e di interi distretti industriali. In Italia ha fatto la fortuna del Nordest, delle Marche, del Trentino, del Friuli, di una parte rilevante del Veneto e della costiera adriatica fino alla Puglia, del Varesotto, della Brianza. La vittoria elettorale di Berlusconi nel '94 e nel 2001 fu ottenuta con il consenso di questa estesa platea che scambiò la governance della piccola impresa per un modello esportabile al vertice dello Stato.

Non era così, ma essi credettero che fosse così. Non avevano valutato che lo Stato non si può governare come un'azienda e che lo Stato patrimoniale ebbe in Luigi XIV il suo ultimo titolare. Dopo di lui anche i sovrani assoluti dovettero fare i conti con la legalità e con qualche abbozzo di Statuto costituzionale. Nacque, faticosamente, lo stato di diritto. I diritti di cittadinanza. L'indipendenza dei tribunali dal potere esecutivo. La pubblica amministrazione come corpo di funzionari soggetti alla legge ed esecutori della legge. Poi, sotto la spinta del terzo e del quarto stato, nacquero il mercato, le istituzioni di controllo e di garanzia, lo stato sociale.

Poteva la galoppata berlusconiana spazzare via un assetto creato da secoli di crescita dello Stato moderno? Era questa la modernizzazione vagheggiata dall'Italia berlusconiana che votò in massa Forza Italia e Lega? Era questo l'ideale di Stato e di governance della destra sociale di Fini e della destra moderata e cattolica di Casini? Questi alleati, legati a lui da un ferreo patto di potere, si sono a lungo arrovellati e ancora si arrovellano contro il blocco Forza Italia-Lega che costituisce l'ossatura del Polo berlusconiano; ma quel rovello è frutto di un equivoco madornale. La destra berlusconiana fa tutt'uno con il leghismo di Bossi. Quella non è un'alleanza tra diversi ma una totale identità. Non sono entità politiche separabili ma articolazioni di un unico soggetto.
.."


ma l'articolo merita tutto.
BBB
 
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