...è il periodo che va (andrebbe, bisognerebbe usare sempre il condizionale in Italia) dal 30 settembre (data di scadenza della presentazione della Legge Finanziaria) al 31 Dicembre, che è il limite massimo dell'approvazione del Bilancio Preventivo (risultato cioè delle modifiche che la legge finanziaria attua sul bilancio a legislazione vigente).
La L.F. viene presentata dal governo al parlamento, iniziando da una camera ovviamente, nel caso attuale il Senato.
Piccola parentesi su quella scorsa, tanto per illuminare i berlusconiani-tremontiani: l'anno scorso era composta da UN SOLO ARTICOLO con innumerevoli comma. Molto più facile approvarla, perchè si va di articolo in articolo.
Questa è di 68 articoli che verranno discussi ad uno ad uno in ciascuna delle camere.
Come era ovvio, per un paese sotto terra che non sta nell'area del terzo mondo soltanto per coincidenza geografica, la previsione di dover stringere la cinghia era ovvia.
Ma lascio a voi l'opportunità di consultare i documenti (per chi non l'avesse già fatto).
http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=art&c ... iew=Libero
e leggete le analisi che sono interessanti, ve ne copioincollo una tranche:
"...La vera critica alla politica di bilancio di Tremonti è un'altra, e sta nel (mancato) controllo della spesa. Un mancato controllo che affida alla Finanziaria 2006 una triste "missione impossibile" nel tentativo di risalire la china, partendo da un 2005 sul quale pesano le magagne di una politica fallimentare...."
"Partiamo dal 2001, e includiamo pure nella base di partenza tutte le revisioni e le riclassificazioni che sono andate ingigantendo il famoso "buco Visco". Ebbene, pur con tutti questi appesantimenti, Vincenzo Visco aveva consegnato al Governo entrante una quota di spesa corrente primaria pari al 37,9% del Pil; quota che era più bassa di quella media dei dieci anni precedenti. Nei tre anni della gestione Tremonti, dal 2001 al 2004, questa quota è allegramente aumentata al 39,3; nel 2005 Domenico Siniscalco ci ha messo del suo e la spesa è ulteriormente lievitata al 40,2% del Pil (secondo i preconsuntivi governativi del Dpef). In tutto, il combinato disposto Tremonti-Siniscalco ha aggiunto quasi due punti e mezzo di Pil alla spesa. Questi punti in più valgono almeno trenta miliardi di euro. Insomma, se solo il Governo non avesse dissipato l'eredità del l'esecutivo precedente, oggi non ci sarebbe stato alcun bisogno di fare una Finanziaria difficile e i conti italiani terrebbero la testa alta in Europa..."
"E oggi, per nascondere il fallimento 2001-2005, si menano rutilanti fendenti per tagliare la spesa 2006 a destra e a manca. Purtroppo, se vogliamo "tornare a Visco", cioè tornare alla quota di spesa del 2001, ci vogliono anni di cinghia stretta; non si può fare in dodici mesi. Quello che si può fare è di occuparsi di più del denominatore del rapporto deficit/Pil: stimolare la crescita con liberalizzazioni e disboscamenti regolamentari. Togliere alla corporazione dei notai il sigillo sulla vendita di macchine è cosa giusta, preoccuparsi della vitalità dei distretti industriali anche, ma ci sono tante altre misure, più grosse e più urgenti, che possono secondare la finanza pubblica nel modo più sano: aiutando l'economia a crescere."
Per inciso: la storia delle autoblu è molto ad effetto e decisamente elettorale dal momento che la sbandierano come un colpo di genio.
Certo era da fare ,molto tempo prima in realtà.
Il popolo si sentirà rispettato finalmente, perchè gli parrà che i soldi pubblici non vengano + sprecati. Ma la spesa per le autoblu, e ora la sua riduzione costituiscono entità economiche irrisorie a detta di tutti gli esperti super partes.
Speriamo che vadano a casa porca troia.