Siniscalco dimesso, governo allo sbando

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Messaggioda BBB » ven set 23, 2005 0:26 am

Herman ha scritto:
Carlo78 ha scritto:
Herman ha scritto:
Carlo78 ha scritto:
Herman ha scritto:...e comunque quoto in toto il cialtrone, le mezze misure, il buonismo, le tonalità di grigio, la concertazione, il politicalli correct....hanno rotto il c@zzo...


Quindi anche tu non voterai nel 2006?


voterò, e voterò chi mi garantisce che per La questione è disposto a ritornare all'opposizione...


Eh ma non fate nomi......... :roll: parlate come dei piduisti :twisted:


era sottointeso visto che ne avevate già parlato in precedenza, una tua antipatia, della sinistra radicale



Mi arriverà una scala mobile in testa allora :lol: :wink:
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Messaggioda dogon » ven set 23, 2005 8:15 am

cialtrone ha scritto:E, chiudo. Il paese NON ha bisogno di riprendersi. Il paese, ma soprattutto i suoi abitanti, hanno bisogno di cambiare.
Saluti.


Per quanto apparentemente banale, quoto...alla pari di quanto espresso in toto da Herman e Cialtrone.
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Se un uomo non e' disposto a rischiare per le proprie idee, o le sue idee non valgono niente, o non vale niente lui. (E.P.)
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Messaggioda nevskij » ven set 23, 2005 11:50 am

cialtrone ha scritto:
nevskij ha scritto:
cialtrone ha scritto:il qualunquista vieco sei tu


:?: vieco :?:

Fammi prima consultare l'Oli Devoto. Poi ti rispondo.
A Neschi. Scherzavo, porcavacca, scherzavo. Usavi tu "vieto", aggiungeva il mungitore Buzz "bieco", modificavo io, "vieco", neoaggettivo, dal significato progressista, ma correct: "vecchio babbeo".
Dai, ma lo so che tu sei un sinistrorso dalemista DOC. Epperquesto non potrò mai fare a meno di mandarti a cagare con gusto. :mrgreen::-)
Byez.


A Cialtry, l'una cosa DOC con cui vado d'accordo è il nebbiolo. O si dice nebiolo? 'Spetta che consulto l'Oli Devoto.

Ti amo :wink:

Nev
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Messaggioda aculnaig » ven set 23, 2005 12:06 pm

cialtrone ha scritto:E, chiudo. Il paese NON ha bisogno di riprendersi. Il paese, ma soprattutto i suoi abitanti, hanno bisogno di cambiare.
Saluti.


E come si può cambiare gli italiani ? Sinceramente, senza ironia.

un pessimista acul.
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Messaggioda steazzali » ven set 23, 2005 12:13 pm

boh... se uno ti dice
"qual'è il numero che viene prima dello 1 ?"

la soluzione semplice è 0
la soluzione giusta è qualcosa come l'insieme dei numeri reali escluso l'insieme Q+ (ma neanche mi ricordo bene)

ora "il governo berlusconi ha fatto una marea di porcate"

la soluzione giusta sono tutte le cose che avete detto e che in parte condivido sulla miseria della natura umana
ma per dio la soluzione semplice è quella di mandare a casa questo c******e
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Messaggioda cialtrone » ven set 23, 2005 17:10 pm

aculnaig ha scritto:E come si può cambiare gli italiani ? Sinceramente, senza ironia. un pessimista acul.
Caro te, con incerità e serietà, ci avessi la ricetta in tasca, andrei in giro disposto anche a farmi sodomizzare. Un punto di partenza ineccepibile sta in quello che ha scritto la vacca Buzz. Parlo sul serio. Solamente prendere coscienza di quelle 10 righe ci sarebbe da fare la corsa a chi cambia prima.
Ciò che ci frena maggiormente sono l'abitudine e l'adattabilità. E la memoria storica breve.
Esempi da liceo occupato: della ultima guerra, 40-45, non si ricorda più una fava nessuno. Dico nessuno. Mai esistita. E sono passate solo due generazioni, neanche. Degli olocausti nuclearii si è persa traccia. Delle stragi civili pure.
Noi (plurale maiestatis) abbiamo perso completamente il senso del tempo. Perso completamente il senso della locazione.
Ci limitiamo a vivere per soddisfare bisogni secondari indotti.

Stiamo andando incontro a catastrofi naturali con ipnotica flemma, con ignoranza abissale. Massacriamo migliaia di persone senza accorgercene, tutti i giorni. Umiliamo il pensiero umano ogni secondo. Solamente perchè il mondo che abitiamo ci sembra questo da sempre. Solamente perchè la metodica di vita nostra ci sembra questa da sempre. Rimossi il passato, ed il futuro, stiamo in un presente annoiatissimo e nel contempo frenetico.

Per questo, ad esempio, non perdonerò mai a nessuna sinistra di aver affossato la politica del lavoro con la flessibilità. Questo a mio avviso è stato un passo epocale, che ha ristretto ulteriormente la nostra visione temporale. Prima almeno esisteva il progetto a lungo termine, dove lungo significava 10-20 anni.
Ora parli con Neschi, ottimo ingegniere sinistrorso, e trova inconcepibile progetti di ricerca più lunghi di due (2) anni. Cristo! Due anni! In due anni io capisco cosa ho sul tavolo.
Ed è ovvio. Ora chi ha un contratto di qualsiasi tipo per due anni si ritiene unto dalla buona sorte. E di conseguenza due anni è ora un progetto a lungo termine. Nessuno investe nulla, su robe più lunghe, a meno che si tratti di chiara speculazione.
Su tutte le scelte che l'ultima sinistra ha fatto pesa la maschera potente di uno stile di vita UNICO. Non nego che sia difficile governare. Difficilissimo. Ma è chiaro che ormai la politica è asservita ad altro, non certo all'uomo.

Io nel mio, ho deciso che comincio da piccole cose. E cerco di comunicarle. Come esperienza, non come credo ossessionante.
Azzerata la televisione (da 5 anni). Azzerati acquisti superflui di tutti i tipi, controllando assolutamente il luogo di produzione e la marca. Ridotto l'utilizzo macchina, tranne, ahimè, quando devo andare a scalare (del resto, sto in una nicchia di mercato, e quindi sono un target...). Ridotto l'utilizzo energetico al minimo. Unica eccezione, una connessione ADSL, PC, ma che uso pure per procurarmi il cibo necessario.
Anche sull'alimentazione sterzata vigorosa: eliminati i prodotti di grande distribuzione. Eliminato l'eccesso clamoroso di calorie presente su gran parte delle tavole italiane. Frutta e verdura di stagione. Solamente. Possibilmente acquistata in loco.
Ho volutamente accettato lavoro con compenso basso, ma con possibilità di maggior tempo a disposizione.
Tolti da sette anni i soldi dalla banca (per quelli che ho). Solo l'anno passato li ho riportati in un istituto di credito che mi pare, dopo varie informazioni e chiacchere, soddisfare i miei requisiti, la Banca Etica.

Vaccate, certo. Vaccate da liceale brufoloso. Le cose importanti, ti insegnano, sono altre. Sono quelle da grandi, con la cravatta e la ventiquattrore in mano.
Ma secondo me per cambiare è necessario riacquistare coscienza di se, dei propri limiti nel rispetto di quello che ci sta attorno. Non sto parlando di menate zen. Sto parlando di semplice biologia molecolare.

E per convincere gli italiani, dovresti profondere cultura a nastro, in Italia. Cultura ormai parcellizzata e pressochè scomparsa. Non è un caso che il nostro governo stia facendo le peggiori vaccate nella scuola. Università massacrate, licei rivoluzionati, libri di testo costosissimi, facilities a chi va lavorare a 16 anni. La cultura muove le idee, il pensiero non si arrugginisce, le prospettive sono sempre differenti, e gli oggetti li vedi sempre da angolazioni differenti. Meno cultura, più ignoranza, più facilità di massificazione, più mercato certo. Tutte boiate. Ma estremamente semplici.
Dunque. O pigli un fucile e spari (non scherzo, la storia insegna, e non continuo in quanto credo tu capisca da solo...) oppure ti opponi passivamente, al pensiero unico. Si parte dal piccolo, sino a raggiungere la massa critica. Questa roba qui è risaputa. Un sistema lo cambi da dentro con massa critica, oppure da fuori a martellate. Roba nota.

Ti lascio con altro esempio da liceo post-occupazione e brufoli: cosa credi succederebbe se nel mese prossimo 20 milioni (20.000.000) di italiani (un terzo degli abitanti della penisola) togliessero i propri soldi dalla loro banca? :mrgreen:

Spero di non esserti risultato patetico.
Alè!
Ultima modifica di cialtrone il ven set 23, 2005 20:57 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda troll » ven set 23, 2005 20:22 pm

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Messaggioda trivi » ven set 23, 2005 20:51 pm

Buzz ha scritto:
trivi ha scritto:
Buzz ha scritto:Confesso candidamente di non aver letto nulla dele vostre argomentazioni. Ma da alcuni nomi occhieggiati qua e la arguisco parliate di "politica".

Invitato dal vieco Cialtrone, a intervenire lo farò. Ma come ho fatto con voi, non mi leggerò. Per carità!

Io penso che il mondo è fottuto, è andato.
La tendenza è questa.

Qualcuno se ne rende conto e se ne dispiace.

L'unica soluzione è tenersi a galla. Affiorare ogni tanto il naso dalla merda per respirare e poi via giù di nuovo in full immersion.

E basta.

Il sistema che abbiamo messo in piedi è sbagliato. Ci porta a crescere e moltiplicarci. A infestare ogni angolo possibile.

Singolarmente dovremmo fare non uno ma mille passi indietro.

Ma se non li fanno anche gli altri... non ti fanno nemmeno prendere quella boccata d'aria ogni tanto. Appena non stai attento ti tengono sotto a gomitate.

E allora non li facciamo. I passi indietro.

Se non per cose inutili... con le quali ci mettiamo a posto la coscienza. Ma senza spostare i termini della questione di una virgola.

Il cambiamento dovrebbe iniziare dentro di noi, ma ad un livello così profondo che ci si dovrebbe veramente estraniare dal mondo così come è oggi. E pur così non sarebbe altro che una goccia nel mare. E pur così non ci salverebbe.

Che altro c'è da dire?


per esempio, suicidarsi se la vedi veramente così


scelta possibile ma non necessaria tanto morirò comunque, prima o poi


Quello che voglio dire è che hai ragione a dire che c'è qualcosa che non va, che abbiamo messo su un castello di carte.
Come dice cialtrone nel suo bel post, c'è una specie di apatia generale, una eccessiva abitudine alla routine, una convinzione che tutto sia sempre stato così e sempre sarà.
Quello che mi ha dato fastidio è il tono con cui hai scritto, quasi un "non me ne frega un c***o di quello che succede, tanto non è affare mio, sto qua in disparte a guardarvi che vi segate le gambe finchè tutto questo sistema non collassa".
Poi magari io ho letto tra le righe significati che non ci sono, ma, parte venato di un pessimismo che ci può stare, il tuo intervento mi è parso disfattista, e questo è un atteggiamento che non porta da nessuna parte.
...E riempire la vita di vita, e non di attesa. (Buzz)

Ho qualcosa da dire, ma non so bene cosa
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Messaggioda trivi » ven set 23, 2005 20:53 pm

:oops: mi accorgo adesso che avevi scritto un altro post dopo, già un pò meno disfattista! ritiro tutto...


... comunque mi stai lo stesso antipatico :twisted:
...E riempire la vita di vita, e non di attesa. (Buzz)

Ho qualcosa da dire, ma non so bene cosa
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Messaggioda nevskij » ven set 23, 2005 23:11 pm

Caro cialtry, sei una mente fervida e mi piaci, ma dovresti fare maggior attenzione a distinguere tra una iniziativa di tipo industriale e l'attività di un ricercatore universitario, perché le due cose si muovono in due dimensioni temporali diverse anche se complementari. La politica dovrebbe rappresentare invece la sintesi tra le due figure complementari dell'ingegnere e del ricercatore universitario; la nostra classe politica non ha né la solidità tecnica del primo né la capacità di astrazione del secondo. E' la tragedia della nostra classe dirigente. E' anche la tragedia dei nostri connazionali, che si fanno rappresentare da una classe dirigente di questo tipo.

Caro buzz, anche tu sei una mente fervida e mi piaci. Anche tu, come cialtry e come, nel mio piccolo, anch'io, hai capito che non resta altro da fare che comportarsi in modo etico, dare il buon esempio, e sperare che altri lo raccolgano. Perché il mondo come lo conosciamo non finirà e non è rifondabile, quindi possiamo solo cercare di fare meno danni possibili.
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Messaggioda cialtrone » ven set 23, 2005 23:38 pm

nevskij ha scritto:Caro cialtry,
Oh iea! Conosco la differenza giustamente sottolineata tra ricerca e industria. Ho avuto quel culo sacrosanto di vedere tutt'e due le cose. Anzi. In ENEL stavo in un centro di ricerca, il massimo, in quel senso. Le mie pensate finivano nella porta accanto, dove ci stava un uomo elettrico che costruiva...ricerca e produzione messe assieme. Talmente bello che Tatò, ai tempi della sinistra, è arrivato ed ha messo in strada 2000 ricercatori.
Parlo di sinistra, caro. L'energia non è di tutti: è di chi ha soldi, è di chi ha potere. Anche questo fu un passo epocale. Ma noi tutti sbadigliavamo, e non ce ne siamo accorti. Staremo più attenti quando comincieremo a vedere scritto SPA anche sugli acquedotti?

Ma, vedi. La differenza avrebbe senso se entrambe queste realtà avessero lo stesso peso.
No. Industria batte ricerca 1000 a 0. Dall'industria escono i danè. E i danè sono incomparabilmente più valori che le idee, i progetti, gli intuiti, gli studi. E l'industria impone i ritmi. Io pago, e questa ricerca me la fai in un anno. Altrimenti pedali da solo. E questo non è etico. E neppure morale. Perchè un anno, quando potrebbero essere 5? Che cambia? Per l'uomo, dico, per il suo decoro, per la sua vita. COsa cambia se invece di un anno sono 5? Cambia che ci smeni un sacco di soldi.
Et voilà: più cartesiano di così... Uomo: tu sei una merda. Io voglio i soldi.
La tua vita è nulla. QUesto dice l'economia oggi. O forse l'economia di sempre, da quando ha sperimentato la nascita del più immateriale dei beni, il soldo. L'economia di scambio, ti assicuro, aveva tutt'altro senso. E tutt'altri tempi.
La cosa curiosa è che pure la politica dice così: la politica oggi è la sconsiderata gestione dei soldi. Non più l'uomo al centro della politica, nel senso greco del termine, in piazza. Ma i soldi. Sconcertantemente tragico.

Caro Neschi. Apprezzo il tuo sentimento etico. Molto. Ma ti consiglio di tenerti un randello in casa. Molto grosso e nodoso. Potrebbe venirti utile, tra poco...

Pisandlov.
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ha scoperto

Messaggioda troll » sab set 24, 2005 21:35 pm

Cialtrone hai scoperto l ' acqua calda ! ora pensa intensamente da dov proviene......
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Messaggioda nevskij » dom set 25, 2005 23:04 pm

cialtrone ha scritto: Ma ti consiglio di tenerti un randello in casa. Molto grosso e nodoso. Potrebbe venirti utile, tra poco...


Grazie per il consiglio. Oggi, in un bel bosco della Val d'Aosta, me ne sono procurato uno di castagno. Da domani inizio a usarlo.
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