Nella dichiarazione lette da Reuters si legge:
"La direzione di Oglaigh na hEireann (Ira) ha formalmente ordinato la fine della campagna armata. Questo sarà effettivo dalle 4 di oggi pomeriggio. A tutte le unità dell'Ira è stato ordinato di deporre le armi. Tutti i volontari hanno ricevuto istruzioni di assistere nello sviluppo di programmi puramente politici e democratici attraverso mezzi esclusivamente pacifici."
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Ma parlando prima che la dichiarazione venisse resa pubblica, il maggior partito protestante della provincia, che sostiene di continuare l'unione con la Gran Bretagna, ha detto che un accordo sulla ripresa di un'assemblea locale sospesa era ancora molto lontano.
"Ci servono prove concrete", ha fatto intendere Ian Paisley, capo del Partito unionista democratico (Pud).
Il Pud si rifiuta di parlare direttamente con Sinn Fein, o di governare in collaborazione, mentre i politici cattolici mantengono legami con l'organizzazione paramilitare.
L'arsenale dell'Ira, usato in una campagna trentennale contro il dominio britannico fino al cessate il fuoco del 1997, è stato da tempo l'ostacolo principale su cui inciampava un accordo politico. Quest'anno anche la criminalità è diventato un problema importante dopo una rapina grave e un omicidio.
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Sinn Fein terrà due conferenze stampa a Dublino e Washington alle 17 e contemporaneamente incontri a Londra e Bruxelles. Si attende anche una replica formale dei governi irlandese e britannico.
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Circa 3.600 persone sono morte nei "Problemi" durati trent'anni, metà di loro uccisi dall'Ira.
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In questo momento il mio pensiero va a Giuseppe Conlon, padre di Gerry , accusato ingiustamente insieme ai suoi familiari (the "Maguire Seven") e morto in prigione da innocente .
