
Napoli si ribella

Lo Stato è latitante

L?Europa con le sue plutocratiche macchinazioni ci impedisce il legittimo sviluppo che la Storia ci riconosce
Insomma,
non è il caso di dire che
si stava meglio quando si stava peggio ma ?
Qui ci vorrebbero ancora personaggi energici

in grado di gestire la situazione

con mano ferma

e piglio deciso

gente come ?
il mitico
CAMERATA BUZZOLINI !
Squadrista della prima ora, avrebbe entusiasticamente partecipato alla marcia su Roma se non fosse stato, all?ultimo momento, impedito da una grave forma di gastroenterite.
Fiero assertore della necessità di garantire alla giovine Italia un Impero, fu tra i primi a partire per l?Africa settentrionale, dalla quale fu involontariamente costretto a fare pronto ritorno a causa di una grave forma di allergia al pelo dei cammelli.
Anche la guerra civile in Spagna lo vide protagonista tra i membri delle falangi franchiste. Addetto al controllo della qualità delle mense militari, a seguito di un inspiegabile equivoco (si mormora di una misteriosa sparizione di una partita di prosciutti) venne richiamato in patria al fine di ricoprire incarichi di maggior prestigio e più consoni alle sue spiccate caratteristiche di capo.
Gerarca preposto al comando del 3° Gruppo Giovani Balilla Montanari del Gran Sasso, la fine degli anni 30 lo vide indiscusso protagonista di ardite azioni di salvataggio nell?ambito delle montagne dell?Appennino Centrale. Azione delle quali fu, invariabilmente, involontario protagonista passivo.
Lo scoppio della II Guerra Mondiale lo vide arruolato, con il grado di colonnello, nel 6° Battaglione Arditi di Montagna. Il 15 aprile del 1942, durante la sua prima missione all?interno delle montagne dell?Albania, la sua unità venne accerchiata dalle orde montanare del famigerato capo partigiano Abdulaikam Aziz detto ?lo Stupratore?. Dopo giorni di fiera resistenza, nella notte del 18 aprile, il coraggioso colonnello fu sorpreso da un manipolo di montanari mentre tentava di allontanarsi dal campo italiano, in cerca di soccorsi. Venne portato al campo de ?lo Stupratore? e di lui non si seppe più nulla per settimane, fin quando non fu tratto in salvo da una pattuglia della Wermacht mentre si aggirava completamente nudo e tumefatto per le montagne albanesi.
A seguito della grave amnesia che lo aveva colto durante la prigionia, il nostro eroe venne ricoverato presso il sanatorio di Massalubrense, dove trascorse il resto della guerra fino alla caduta del regime fascista. L?8 settembre del 43, dopo essersi calato da una finestra, fu visto allontanarsi dall?ospedale militare, vestito da donna.
Da questo momento si perdono le tracce dell?ardito Eroe.
Di recente però su una pubblicazione relativa alla vita delle truppe alleate nella Napoli della Seconda Guerra Mondiale è apparsa quest?inquietante immagine