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da Cich » mar mag 17, 2005 9:42 am
da BBB » mar mag 17, 2005 10:20 am
da kravun » mar mag 17, 2005 18:21 pm
Carlo78 ha scritto:A voi che siete esperti chiedo, anche se immagino che ci siano pochi elementi per valutare e giudicare questa tragedia:
Come può succedere? E' imprudenza nel valutare le condizioni meteo e di compattezza della neve? Quindi esperienza delle vittime non idonea all'impresa?
E' possibile che sia solo sfiga?
da Davide62 » mar mag 17, 2005 18:58 pm
Carlo78 ha scritto:A voi che siete esperti chiedo, anche se immagino che ci siano pochi elementi per valutare e giudicare questa tragedia:
Come può succedere? E' imprudenza nel valutare le condizioni meteo e di compattezza della neve? Quindi esperienza delle vittime non idonea all'impresa?
E' possibile che sia solo sfiga?
da BBB » mar mag 17, 2005 23:17 pm
da kravun » mer mag 18, 2005 7:54 am
Carlo78 ha scritto:Beh, chiedevo appunto a chi conosce quella parete. Kravun mi sembra abbia fatto un ragionamento da non sottovalutare.
da boozyfede » mer mag 18, 2005 8:11 am
da stefano michelazzi » mer mag 18, 2005 8:28 am
da boozyfede » mer mag 18, 2005 8:38 am
da BBB » mer mag 18, 2005 11:34 am
boozyfede ha scritto:completamente d'accordo, inoltre non capisco quest'accanimento della gente a trovare sempre, quando accadono cose del genere, il perchè è successo. magari mi sbaglio io, ma che ogni attività in montagna comporti dei rischi lo si sa a priori, indipendentemente dall'esperienza, dalla meteo, dalle condizioni, ecccc
da stefano michelazzi » mer mag 18, 2005 14:41 pm
Carlo78 ha scritto:boozyfede ha scritto:completamente d'accordo, inoltre non capisco quest'accanimento della gente a trovare sempre, quando accadono cose del genere, il perchè è successo. magari mi sbaglio io, ma che ogni attività in montagna comporti dei rischi lo si sa a priori, indipendentemente dall'esperienza, dalla meteo, dalle condizioni, ecccc
Io invece sono per l'indagine e il capire più che si può le cause dell'accadimento delle cose.
E' l'unico tipo di procedimento razionale che considero meritevolee.
Considero invece alquanto superficiale il fatalismo, e abbandonarsi a frasi del tipo: "si vede che doveva succedere", e simili, serve a poco.
Poi capisco, a quanto ho letto, che una cresta pendente la puoi notare un volta che ci sei sotto.
da giannimiao » mer mag 18, 2005 14:52 pm
stefano michelazzi ha scritto:Non si tratta di fatalismo, ma di accettazione del rischio che è ben diverso....
da boozyfede » mer mag 18, 2005 14:54 pm
ma alla fine solo chi avrà vissuto quell'esperienza saprà dire il perchè, e cmq il rischio l'avrà accettato già quando sulla carta o sulle foto sognava quella salita...
da BBB » mer mag 18, 2005 15:04 pm
stefano michelazzi ha scritto:Carlo78 ha scritto:boozyfede ha scritto:completamente d'accordo, inoltre non capisco quest'accanimento della gente a trovare sempre, quando accadono cose del genere, il perchè è successo. magari mi sbaglio io, ma che ogni attività in montagna comporti dei rischi lo si sa a priori, indipendentemente dall'esperienza, dalla meteo, dalle condizioni, ecccc
Io invece sono per l'indagine e il capire più che si può le cause dell'accadimento delle cose.
E' l'unico tipo di procedimento razionale che considero meritevolee.
Considero invece alquanto superficiale il fatalismo, e abbandonarsi a frasi del tipo: "si vede che doveva succedere", e simili, serve a poco.
Poi capisco, a quanto ho letto, che una cresta pendente la puoi notare un volta che ci sei sotto.
Non si tratta di fatalismo, ma di accettazione del rischio che è ben diverso.
Parlarne per capire le dinamiche può essere utile, parlarne contestando eventuali errori di chi, fatalità o errore umano l'ha già pagata cara, non credo sia utile.
Una cresta pendente aumenta certamente il fattore rischio, ma non significa a priori, che questo possa essere imminente, spesso accade di muoversi in condizionoi ambientali pericolose, le vie più famose in dolomiti ad esempio si snodano tutte o quasi su pareti marcie e infidissime, ma quanti le ripetono? File di cordate ogni anno. Allindomani che qualcuno avrà avuto un incidente, si sentiranno i buoni pensatori, gridare all'errore, dire che la parete era pericolosa, che quel sasso doveva venir giù da tempo, che erano o non erano esperti e così via...ma alla fine solo chi avrà vissuto quell'esperienza saprà dire il perchè, e cmq il rischio l'avrà accettato già quando sulla carta o sulle foto sognava quella salita...
Non è per fatalismo e sono convintissimo che l'esperienza e la prudenza portino ad una limitazione notevole del grado di rischio, ma l'alpinismo è anche sogno e si sà che quando il sogno incontra la realtà son dolori!
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