gatto alpestro ha scritto:Vedendo un filmato nel quale il podestà di Roma Gianni Alemanno, emulo del duce, si presta in prima persona a spalare la neve (circa 3 cm) che ingombra le strade dell'Urbe, noto sul suo petto il noto marchio a X dell'arcinota ditta di abbigliamento alpinistico, che non sapevo fosse fornitrice di così alti livelli gerarchici.
Ma il duce, durante analoghe dimostrazioni di virile laboriosità, non soleva mostrare nudo il possente petto?
Possedendo io un paio di pantaloni (regalati) della suddetta marca con la X, medito seriamente di metterli in vendita sulla baia...
Ale...manno e' un rivoluzionario! Ha invitato tutti a spalare e ha dato il buon esempio, ti par poco?

Da La Nonciclopedia
Roma - Popolazione e usi
Gli abitanti di Roma vengono chiamati comunemente Rumeni. Per il resto, Roma è abitata principalmente da cinesi, albanesi, egiziani, barbari, vichinghi, truzzi e romani. Questi ultimi fanno svolgere tutte le loro mansioni, e qualunque lavoro, ai cinesi, ai rumeni, ai barbari e agli egiziani. Non amano sporcarsi le mani (Ponzio Pilato docet). La leggenda vuole che l'unico romano lavoratore fu espulso da Roma negli anni del governo di Valeriano er Cazzaro. La legge di Roma infatti vuole che nessun romano lavori. Tutti i romani sono muniti di un'apposita tessera per dimostrare la loro non-idoneità in qualunque campo. La non-idoneità viene rinnovata ogni anno dalla LLR che si preoccupa di controllare che i propri cittadini non svolgano alcuna mansione (anche la lega è ovviamente non-gestita dai romani, se ne occupano i nord-coreani).