Maledetti pensionati

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Messaggioda PIEDENERO » dom dic 11, 2011 19:44 pm

gab_go ha scritto:Non credo sia questione di mettere la gente contro, ma di accorgersi, nel protestare per i propri sacrosanti diritti, che ci sono alcuni che non solo pagano e pagheranno gli stessi sacrifici di tutti gli altri, ma che non avranno nemmeno nessuna delle tutele e delle sicurezze di cui chi si lamenta spesso gode...
E non sono alcuni per modo di dire, sono tutti i giovani attuali e probabilmente tutti quelli a venire, ai quali le generazioni precedenti hanno depredato non solo i privilegi, ma anche condizioni minime di dignità del lavoro... Se si lamenta chi avrà la pensione rimandata di qualche anno, noi che forse nemmeno la vedremo cosa dovremmo fare?

Premesso che nella situazione ideale gli insegnanti meriterebbero molto di più di quanto non prendano ora, non si può comunque dire, nella situazione attuale, che le cose vadano loro male... Insomma, che orario ha un insegnante? Che paga? Quanto tempo libero?
Vogliamo fare un giro per gli ambienti del sociale, dove le responsabilità con i minori sono le stesse, ma le paghe arrivano quando arrivano i finanziamenti, dove si va avanti a botte di sei mesi con contratti a progetto, dove si lavora notte e giorno?
Vogliamo andare a vedere i laureati che si trovano a fare i commessi con un contratto di IV se non addirittura di V livello (aiuto-commesso) a meno di mille euro al mese mentre in realtà gestiscono interi negozi, e non esistono straordinari, un contratto a tempo indeterminato viene concesso come fosse un'investitura papale e dopo il numero massimo di rinnovi ti fanno stare a casa un mesetto per poi ricominciare il ciclo dei contratti semestrali?
O forse la situazione di un giovane che voglia aprire un'attività per poi essere soffocato da burocrazie, studi di settore e tutte le altre belle caratteristiche che paralizzano il lavoratore autonomo?

Scusate lo sfogo, ma parlando a titolo personale e per situazioni che conosco, quelli che sento lamentarsi di più sono in genere gente già bella e sistemata, che ha avuto qualche decina di anni di situazione lavorativa dignitosa, che almeno ha potuto costruire qualcosa,o peggio, quelli che fanno la voce più grossa sono il peggio di questo paese, gli imboscati statali, che timbrano e vanno a farsi i cazzi loro, che fanno part time in uffici inutili prendendo quello che prendono miei coetanei con 40 ore a settimana e tanta merda da ingoiare, che sfruttano ogni scappatoia e i mille privilegi concessi per svicolare sempre quando c'è da pagare qualcosa, e poi fanno ancora le vittime...
Mi è difficile essere solidale quando chi si lamenta è anche chi ha distrutto il paese.

Scusate ancora lo sfogo, non pretendo sia coerente o completo, ma mentre leggo questo topic mi vengono in mente tante cose, tante situazioni e tanti pensieri, ed è difficile mettere ordine a tutto.


la cosa difficile è proprio cercare di mettere tutto i ordine (le nostre idee).
trenta anni fa era tutto più semplice, c' erano i buoni e i cattivi ed era facile decidere da che parte stare.
adesso è tutto più complicato, i nostri interessi si sono mescolati, la parola diritto eqiuvale a privilegio, la parola flessibiltà pare che abbia un' accezione positiva, la parola riforma che dovrebbe portare al cambiamento, miglioramento vuole dire "adesso te lo metto nel cubo.
cerchiamo di andare in ordine:
la crisi c è ma per avere la mente lucida bisogna cercare di non considerarla troppo, altrimenti diventa il capro espiatorio di tutto.per esempio la crisi non è responsabile se esistono le cooperative che applicano contratti da fame.
la rivoluzione non è semplice da organizzare e abbiamo quasi tutti ancora la pancia piena.
il voto è forse l' unica arma (spuntata) che abbiamo e quindi in vista delle prossime elezioni dobbiamo cercare di utilizzarla al meglio (io non voto da anni, adesso vedremo)
dobbiamo fare uno sforzo e fare mente locale su CHI ha votato le leggi che ci stanno danneggiando. mi riferisco soprattutto alle leggi che hanno distrutto il mercato del lavoro.
dobbiamo riflettere sul fatto che nessuno si è preso la responsabiltà di modificare il sistema pensionistico. non mi interessa sapere il motivo per cui non l 'abbiamo mai fatto (o fatto poco). avrebbero dovuto farlo.punto.
fare la massima attenzione a come si muovono i vari partiti in questa fase perchè sto osservando comportamenti che mi lasciano basito, come se il passato appartenesse ad un' altra nazione....
sono solo un po' di pensieri che ho buttato giù per cercare di capire meglio, per cercare di evitare di ragionare con il tutti contro tutti che in questo periodo non può che danneggiare.
comunque una regola c'è: combatti il potere! che quando chi ce l'ha , ne ha troppo lo usa contro di te.
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Messaggioda Sbob » dom dic 11, 2011 22:35 pm

gab_go ha scritto:Premesso che nella situazione ideale gli insegnanti meriterebbero molto di più di quanto non prendano ora, non si può comunque dire, nella situazione attuale, che le cose vadano loro male... Insomma, che orario ha un insegnante? Che paga? Quanto tempo libero?

Se un insegnante fa bene il suo mestiere il tempo libero si riduce quasi a zero, l'orario di lavoro effettivo supera le 10 ore al giorno. Le prospettive di carriera sono circa zero, si può sperare in un aumento totale di stipendio di meno del 20% in 30 anni di lavoro. Se è in un quartiere difficile si trova a lavorare in condizioni di stress psicologico pesante (a meno che non sia una merda umana che se ne fotte dei suoi studenti, s'intende), caricato di responsabiltà educative per cui non ha una formazione specifica - perchè teoricamente dovrebbe insegnare italiano, oppure matematica, non occuparsi di educare alla convivenza civile ragazzi che vengono da famiglie disastrate con problemi psicologici (quando va bene) o psichiatrici (quando va male).

Un laureato (in una materia seria e con un voto serio, s'intende) con master mediamente sta molto, ma molto meglio di un'insegnante.

Ma se gli insegnanti sono sta figata privilegiata, perchè non c'è la cosa di ingegneri per insegnare? Mah....


Ora che spero tu abbia finito con lo sport nazionale idiota di sparare sugli insegnanti, col tuo ragionamento non bisognerebbe lamentarsi per un blocco dell'adeguamento all'inflazione per i pensionati da 1000 euro... pensa che loro di tempo libero hanno tutta la giornata :roll:
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Messaggioda gab_go » dom dic 11, 2011 23:11 pm

Non ho affatto sparato sugli insegnanti, e come hai ben letto sono convinto che sia una professione importantissima e che andrebbe retribuita adeguatamente, ma...
... in tempi difficili, non sono assolutamente una delle categorie che io considero eccessivamente tartassate.
Inoltre tu hai piazzato parecchi "se" nella tua descrizione... sono situazioni reali, ci mancherebbe, ma ce ne sono molte altre, molto meno lusinghiere per la categoria.
E questo vale ovviamente per tutte le categorie, ma a mio parere quella degli insegnati, al momento è tutto sommato meglio di molte altre.
Le prospettive di carriera sono zero anche per molte altre categorie, e lo stress psicologico idem.

E ovviamente non mi farebbe piacere che il blocco dell'adeguamento all'inflazione per i pensionati, ma vuoi che ti dica una cosa?
Non mi fa nemmeno piacere essere in un paese dove non si riesce a cambiare un c***o perchè ogni volta che si deve ritoccare qualcosa si pestano dei piedi e in cui il prezzo da pagare viene scaricato a cuor leggero su figli e nipoti perchè tanto ci si penserà più avanti.
C'è crisi? Siamo sull'orlo del baratro? Bene, il conto lo si divide tra tutti.
Non si fa la corsa alla giustificazione.
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Messaggioda Sbob » lun dic 12, 2011 0:50 am

gab_go ha scritto:... in tempi difficili, non sono assolutamente una delle categorie che io considero eccessivamente tartassate.

Il mio era un esempio di caso in cui una legge del tutto arbitraria ha cercato di fare cassa su una categoria debole (politicamente) per cui nessuno se n'è fregato.
Quella dei pensionati mi pare allo stesso modo che non sia affatto tartassata, eppure appena si parla di pensioni si scatena un putiferio.

Il blocco degli aumenti alle pensioni per un anno sta scatenando un casino, quello per gli insegnanti per 3 anni non ha neanche fatto notizia.

Questione di forza politica.
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Messaggioda gab_go » lun dic 12, 2011 1:11 am

Purtroppo hai ragione...
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Messaggioda Kinobi » lun dic 12, 2011 8:43 am

Mio fratello è un associato universitario (una certa forma di insegnate) e sono figlio di un insegnante.

Il mio ricordo di alcuni miei insegnati è pessimo.
Alcuni ottimo.

Credo sono una categoria privilegiata.

Non c'è la corsa a diventare insegnate perchè
a) non ci sono posti. Che corri, per una gara che non esiste?
b) il 80% saranno posti per gente che ha il 110 e lode, indovinate da quali università? Ovviamente le migliori!
c) parliamoci chiaro, con i giovano d'oggi, non ti viene voglia a fare l'insegnate. Ma la colpa non è dei giovani, ma di chi li ha tirati su.
d) la paga fa schifo e farà ancora più schifo.
e) lo sanno anche gli insegnanti, che oltre che a lamentarsi, un giorno toccherà a lavorare...
Ciao,
E
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