Roberto ha scritto:Grazie al forum e a voi ecco il pezzo completo. Sono cose che ho dentro da tanti anni e mi ha fatto bene scriverle. Grazie della pazienza.Ho azzerato di tutto
Una volta cercavo di sembrare uno capace, di quelli che sanno il fatto suo, non dico che mi davo delle arie, speravo, mi illudevo di apparire diverso da quello che mi sentivo di essere. Qualcuno la chiamerebbe insicurezza e forse ha ragione, anche se credo fosse solo giovinezza. Oggi sono maturato, ho rinunciato a sembrare quello che non potrò mai essere e rivendico il mio status di pippa.
Pippa è sentirsi scarso rispetto alle aspettative, comprendere i propri limiti e lottare per superarli senza riuscirci. Pippa è fallire, ed io ho fallito, avoja se ho fallito.
E quindi azzero, ovvero evito, abbandono, aggiro, rinuncio.
?Azzero?, che poi sarebbe A0, è un termine tecnico dell? alpinismo. Significa fare un passaggio attaccandosi, tirandosi su al chiodo. Un tempo non era considerato tanto sconveniente, ma con l? arrampicata libera oggi è valutato come fallimento, incapacità a fare il passaggio di arrampicata senza usare mezzi di progressione artificiali. In tanti evitano come la peste gli azzeri nella scalata, senza accorgersi che nella vita di tutti i giorni passano da chiodo a chiodo senza mai fare un passo il libera, un azzero appresso all? altro. In pochi vivono veramente in libera.
Non sto ad elencare tutti gli azzeramenti della mia vita, alcuni mi fanno soffrire ancora, altri li ho rimossi, altri ancora li ho compresi ed accettati. Non sono fallimenti per la carriera, la scalata sociale, il benessere, sono cose più profonde, che toccano le aspirazioni, il talento inutilizzato.
...
Fin da bambino i miei genitori e la maestra notarono in me qualcosa di particolare, disegnavo molto bene. Alberi, navi, aerei, carri armati, animali, compagni di scuola. Ma la cosa che mi veniva meglio erano le case. Progettavo.
?Mentre uscivo dall? ufficio e pensai: ?(Sarò un artista o un grande stronzo?)?
[/i], uno di quelli che non mi perdono.
?Vai a Napoli a fare l? esame di stato, a Roma bocciano tutti, bisogna essere raccomandati.? Mi disse Olimpia, una mia amica e collega.
?Prima voglio provare, poi casomai.?
pulsantiera, la sconfitta si legge nelle lacrime che non riesco a trattenere: ho restituito il timbro ed il tesserino dell? Ordine. Ho fallito.
?Scusa papà, non ce l? ho fatta. Te ne sei andato troppo presto, avevo ancora bisogno delle tue trasmissioni senza parole."
Ora so la risposta: non sarò mai un artista ma solo una grande stronzo.
Giovedì 13 ottobre 2011
Ehy Roberto, quando arriva 'sto libro..??.." 2 copie grazie, una per me. l'altra la tirerò fuori tra 20 anni, quando i miei figli avranno 23/24 anni...