
Dalla rivista Interior Climber?s
estratti dall?intervista a Alberto Graia in occasione della prima solitaria invernale alla via:
? Er corridoio de casa?
I.C.
Sei considerato un specie di rivoluzionario della nuova dimensione verticale, cosa ti spinge a confrontarti con queste nuove prospettive?
A.G.
Non so bene , percorri cosi tante volte un luogo, poi un mattino vedi per la prima volta questa nuova dimensione e la curiosità fa il resto.
I.C.
La tua via ?Er corridoio de casa? è ormai il simbolo di questa nuova disciplina, L?Alpinismo d?interno, ci vuoi raccontare la sua evoluzione?
A.G.
Come sai questa via la conosco molto bene, devo dire anche troppo bene, la prima volta nel 1980 tentai per la prima volta la libera, precedentemente alcuni passaggi sono stati superati in artificiale, in quel primo tentativo lo strapiombo tra la cucina e la porta intermedia era veramente un grado troppo elevato. Sono ritornato poi nel 1982 dopo essermi allenato molto e con una forte motivazione, e finalmente lo superai.
Nel 2000 ho fatto la prima solitaria slegato.
La naturale evoluzione è stata questa ultima in inverno e in solitaria, un?esperienza che mi ha molto segnato.
Ho un solo rammarico quello di non essere riuscito a farla in giornata ho dovuto bivaccare come testimonia la foto di copertina a causa di una bufera a pochi metri dall?uscita nello studio.
I.C.
I nuovi programmi?
A.G.
Ci sono diversi sogni nel cassetto, sicuramente il trittico salone, corridoio e camera da letto, ma ancora non mi sento pronto per un impegno cosi grande, forse la prossima estate.
Nei prossimi mesi con un compagno molto forte tenteremo la traversata gabinetto studio, un progetto interessante e vedrete ricco di sorprese, poi c?è la possibilità di una spedizione a casa di un?amico in Argentina ci ha raccontato di una cucina che solo a vedere le foto ci ha molto impressionato ma è ancora tutto da vedere.
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