non so che vie fecero. Sicuro è che fosse in preparazione alla via Maestri sul Cerro Torre ma d'inverno ... presumo per la via del compressore di cui Salvaterra ne avrebbe fatto la prima invernale due anni dopo con Giarolli, Sarchi e Caruso.
Quella spedizione andò male per De Donà e Giongo. Si calarono precipitosamente dalla via a causa dell'incendio del campo base (autocombustione

).
Nel 1978 aveva salito il Fitz Roy per la via Chouinard (Suinard), facendone la prima ripetizione italiana; fatto una nuova via su una cima nominata Val Biois e aperto la strada di un buon terzo su quello che diventerà il pilastro Goretta da parte di Casarotto.
Nel 1979 è alle infruttuose prese della Torre Egger, così, come sappiamo, ma con ben altri esiti e per ben 4 mesi nel 1980 sempre con Giongo.
Nel 1983 il tentativo 'estivo' al Torre.
Nel 1989 e sul pilastro nord della Fortaleza con una spedizione del Cai di Belluno.
Nel 1992 è in Paine per il concatenamento solitario in 44 ore della via dell'agordino al Nido de Condores, della Torre Nord per via Bich, Torre Centrale prima ripetizione della via delle Mamme (aperta pochi giorni prima con un Barbolini, Vighetti, Pozzi, Rampini) e Torre sud per la via Aste.
Tanto che non mi si citi per agiografia: non si può certo dire che sia un pivello e solo per il fatto di aver trascorso quasi un anno della sua vita in Patagonia.
Bruno e Giorgio durante la traversata del Civetta nel gennaio 1983.
