Damilano - Neige, Glace Et Mixte - Le topo du Mont Blanc

Libri, riviste, web, link ecc.

Damilano - Neige, Glace Et Mixte - Le topo du Mont Blanc

Messaggioda lucasignorelli » dom set 18, 2005 22:28 pm

Ho ormai la nuova guida di Damilano, "Neige, Glace et Mixte - Le Topo du massif du Mont-Blanc" da un mesetto, e dopo averla letta, straletta ed in qualche modo metabolizzata, ecco alcune considerazioni:

Il volume è una revisione totale di quello fatto uscire nove anni fa dallo stesso Damilano e da Godfrey Perroux. Il libro del ?96, che copriva l'intero massiccio, a suo tempo fece scalpore, in quando rappresentava il primo tentativo di rivedere le classificazioni delle salite su ghiaccio del Bianco secondo l'ottica moderna introdotta in America e in Scozia con la cosiddetta scala a due valori (impegno / difficoltà tecnica) e le quotazioni M per il misto. In questo senso, la versione ?96 funzionava un po' da completamento (ma anche parzialmente in contrasto!) con la guida Buscaini CAI / TCI del 94.

Laddove Buscaini aveva puntato tutto sulla precisione degli itinerari e il dettaglio delle informazioni in senso tradizionale (e da questo punto, mi sia permesso, il primato di "Monte Bianco I" non si tocca!), Damilano e Perroux avevano tentato di fare una "guida da campo" in cui l'attenzione era maggiormente sulla scelta degli itinerari e sulla precisione delle valutazioni tecniche. Inoltre, la guida di Damilano copriva l'intero massiccio, andando quindi a toccare i santuari dell'arrampicata su ghiaccio, primo fra tutti il bacino di Argentiére.

Per anni era stata promessa una nuova edizione, e finalmente questa è arrivata (mentre stiamo ancora pazientemente aspettando il vol. 2 della guida CAI/TCI del Bianco!). Quando il nuovo volume era stato annunciato, molta trepidazione era stata generata dalla voce (i soliti bene informati...) secondo cui Damilano non solo avrebbe espanso il ventaglio degli itinerari in modo considerevole - ed ecco quindi la suddivisione i due volumi), ma ci sarebbe stata una totale revisione delle quotazioni di difficoltà, unificate secondo la scala a due valori di cui sopra. Aggiungete a questo il fatto che il volume esce dopo un periodo in cui molti dei grandi itinerari misti degli anni 70 erano stati finalmente ripetuti dopo anni d?oblio, e potete vedere che tutto il potenziale per un libro "importante" - in un certo modo definitivo sull'argomento.

Attese rispettate? Vediamo un po' in dettaglio com'è organizzato questo "Tome 1°". Il libro copre l'area che va dal bacino del Trient al bacino del Gigante, la parte nord del massiccio che include il Trient, Dolent, Argentiere, Talefre, Dru/Verte, Leschaux, Jorasses, Rochefort e creste satelliti. Un volume futuro andrà a dettagliare le Aiguilles, Tacul, Bianco e satelliti, Trelatete/Glacier etc. L'organizzazione è per "ghiacciai", usando il rifugio di partenza come unità di suddivisione. E' un sistema che funziona bene in relazione al tipo di funzione che la guida vuole avere, anche se, personalmente, ritengo la divisione "per cime" più intuitiva. Ogni bacino (e quindi ogni rifugio) ha una piccola mappa e la descrizione degli avvicinamenti, più le foto dei rifugi (non avevo mai visto quello della Maye - sembra una lavatrice!). Ciascun itinerario è suddiviso in numero, nome (spesso, quotazione, lunghezza, beve nota storica, descrizione e (qualche volta) note sulla discesa. Non ci sono indicazioni sugli orari.

Il libro (evviva evviva) ha topo fotografici, e non semplici disegni (a differenza di qualcun altro - vero CDA/Vivalda?). Diciamolo chiaro - per il terreno di questo tipo la fotografica è insostituibile, qualsiasi altra soluzione è totalmente insufficiente. Damilano ha investito molto su questi topo: sono tutti a colori, alcuni di dettaglio veramente notevole. La scelta del colore è stata probabilmente dettata da motivi estetici e commerciali, ma mi trova un po' in disaccordo - di nuovo, su questo tipo di terreno, il bianco e nero è sempre superiore, almeno in termini di leggibilità. Alcune delle foto poi molto belle, ma troppo scure, e qualcuna è leggermente sfocata (vedi quella della Talefre), e quindi la visibilità del terreno ne risente.

I tracciati di per se stessi sono generalmente molto buoni - e qui va un particolare plauso a quello bellissimo della risalita alla Punta Young (cresta O delle Jorasses) e la discesa sul colle dalla Calotte del Rochefort (con l'indicazione delle doppie!) Per contro, altri tracciati sono solo approssimativi, e alcuni (di solito quelli di maggiore difficoltà e minore percorrenza) hanno qua e la degli errori anche marchiani, e ingiustificati, considerato la mole di informazioni di prima mano a cui Damilano ha avuto accesso

E poi arriviamo alla valutazione delle difficoltà...

Damilano, molto onestamente, mette le mani in avanti nell'introduzione, chiarendo (e ci mancherebbe altro) che le valutazioni sono soggettive e variano secondo le condizioni. Rimane il punto che questa è una guida con un orientamento quantitativo, non qualitativo. Pensata come è per un pubblico "sportivo" e un più o meno competitivo, cerca di fare un'enorme lavoro di standardizzazione sulle valutazioni numeriche. E qui, in parte riesce, ed in parte fallisce.

Come giù accennato, dove possibile Damilano ha adottato la gradazione impegno / difficoltà tecnica. Il primo numero (quello che esprime "l'impegno") è un numerale romano da I (via corta e poco impegnativa con discesa facile) a VI (grande via molto lunga, pericolosa, difficile e dalla discesa difficoltosa). Sul secondo termine Francois ha fatto un misto, usando una scala che fa da F (senza difficoltà tecnica) a D (itinerario con pendio sostenuto a 50°) e poi da 1 (itinerario con passaggio a 60°) a 7 (tecnicamente al limite). La scala va quindi da F a 7. In più, per le zone di misto moderno è usata la scala M. Ovviamente, in itinerari con significative difficoltà su roccia, viene indicato anche il passaggio in libera o artif obbligatorio più difficile.

I problema di questo approccio numerico è la poca consistenza. Finché siamo su vie di ghiaccio moderne omogenee e di media difficoltà, l'insieme regge perché sono possibili dei termini di paragone oggettivi. E secondo me è al pubblico che intende fare queste vie che la guida si rivolge. Ma appena usciamo da questo ambiente, l'insieme non regge più. Tanto per fare esempi:

Cresta Ovest delle Jorasses (dalla Young alla Walker): III D
Cresta delle Hirondelles: III 5c/A1
Via Cassin Sperone Walker: III 5c/6a
Cresta di Rochefort (fino al colle delle Jorasse) III AD
Normale della Verte (couloir Whymper): IV AD

Se uno dovesse prendere queste valutazioni fuori dal contesto finirebbe per credere che la Cassin alle Jorasses è più o meno impegnativa come la Cresta Ovesta e la Rochefort, praticamente paragonabile come difficoltà alla Hirondelles, e meno impegnativa della normale alla Verte! Adesso, Damilano è una guida di grande esperienza (e il sottoscritto ha solo fatto tre delle vie qui indicate - e quindi non dovrebbe banfare), ma siamo proprio sicuri che la Cassin (e tante altre "grandes courses") sia diventata tanto "nazional-popolare"? Chi fra i miei amici la conosce bene (anche dal punto di vista "professionale") mi dice di no - la discussione è aperta.

Anche perché, a fronte di tanta severità nelle valutazioni di alcune vie di grande impegno, corrispondono alcune bizzarrie - tanto per dirne una, il couloir Cecchinel-Jaeger ai Drus ha un bel VI 5, mentre la Ginat alle Droites è valutata IV 5! Cioè, parità di difficoltà tecnica, ma Ginat nettamente meno impegnativa (e qui, di nuovo qualche mio amico che ha frequentato quelle vie ha un po' strabuzzato gli occhi...)

Dove Damilano mi sembra sia stato veramente superlativo è la parte "infrastrutturale", in altre parole la descrizione degli accessi, delle normali, delle discese e delle grandi vie classiche. Da questo punto di vista questa guida sicuramente è da avere a tutti i costi se frequentate il massiccio - tanto per dirne una, penso sia la prima guida in assoluto del Bianco dove è indicato con precisione il sentiero di collegamento Couvercle-Charpoua

Ho trovato invece il materiale relativo alle "super vie" un po' riempitivo, disomogeneo, a volte gratuitamente polemico, confuso per i novellini come il sottoscritto e tutto sommato inutile per gli alpinisti "veri" che possono affrontate quelle vie con sicurezza. Ma qui, vorrei sentire ulteriori lumi dagli alpinisti "veri" che frequentano il forum.

Valutazione finale - da avere, ma certo non la guida definitiva. Aspettiamo sempre con ansia "Monte Bianco II"....
Ultima modifica di lucasignorelli il gio set 22, 2005 20:57 pm, modificato 1 volta in totale.
Avatar utente
lucasignorelli
 
Messaggi: 594
Images: 3
Iscritto il: sab gen 22, 2005 17:41 pm

Messaggioda lucasignorelli » gio set 22, 2005 20:17 pm

Suono dei grilli di sottofondo....


Non so perchè, ma qualcosa mi dice che

1) La maggior parte della gente si addormenta alla seconda riga della recensione di cui sopra

oppure

2) Nessuno ha comprato il libro di Damilano

oppure

3) Tutte e due

:cry:
Avatar utente
lucasignorelli
 
Messaggi: 594
Images: 3
Iscritto il: sab gen 22, 2005 17:41 pm

Messaggioda Buzz » gio set 22, 2005 20:34 pm

lucasignorelli ha scritto:Suono dei grilli di sottofondo....


Non so perchè, ma qualcosa mi dice che

1) La maggior parte della gente si addormenta alla seconda riga della recensione di cui sopra

oppure

2) Nessuno ha comprato il libro di Damilano

oppure

3) Tutte e due

:cry:


io ho trovato la tua recensione estremamente interessante invece.
Buzz
 
Messaggi: 17391
Images: 110
Iscritto il: lun dic 30, 2002 11:43 am

Messaggioda lucasignorelli » gio set 22, 2005 21:00 pm

Buzz ha scritto:
io ho trovato la tua recensione estremamente interessante invece.


Perchè sei un bravo ragazzo (oppure perchè sei molto tollerante verso gli alpinisti di mezza età con manie scribacchiatorie, scegli tu)
Avatar utente
lucasignorelli
 
Messaggi: 594
Images: 3
Iscritto il: sab gen 22, 2005 17:41 pm

Messaggioda Buzz » gio set 22, 2005 21:06 pm

lucasignorelli ha scritto:
Buzz ha scritto:
io ho trovato la tua recensione estremamente interessante invece.


Perchè sei un bravo ragazzo (oppure perchè sei molto tollerante verso gli alpinisti di mezza età con manie scribacchiatorie, scegli tu)


non sono un bravo ragazzo, sono un mezzo alpinista di mezza età... :-)

però, anche se non frequento il bianco, ho trovato cmq la recensione interessante e quando comprerò questa guida (perchè ho intenzione di farlo) la terrò ben presente.

:-)
Buzz
 
Messaggi: 17391
Images: 110
Iscritto il: lun dic 30, 2002 11:43 am

Messaggioda rolly » gio set 22, 2005 22:38 pm

LA VOGLIO

Non resisto a cercarla in libreria ora provo ad ordinarla in internet.
Tu dove lai comprata??? Erano mesi che la aspettavo, ero stufo di vivere con le fotocopie ormai sgualcite della guida vecchia che data la mia giovane età (almeno alpinistica) non ero mai riuscito a trovare.

La recensione mi è sembrata molto imparziale e professionale. Bravo

che voglia di Bianco (il Monte, non il vino...anche il vino però)
"io sono Tetsuo"
Tetsuo
Avatar utente
rolly
 
Messaggi: 220
Images: 22
Iscritto il: ven apr 23, 2004 1:11 am

Messaggioda grizzly » gio set 22, 2005 22:50 pm

Uhh? Luca sei una bbbestia? 8O :P Mica l?avevo notato sto topic? Io il tome 1° lo tengo sotto il cuscino ormai da un buon mesetto? :D lo giro e lo rigiro? uhh? a me piace proprio!!
Cavolini però son troppo ignorante per apprezzare appieno la tua recensione? cazzarola? :?
Dovrò continuare a chieder a te precisazioni, dettagli, aggiunte, particolari? ehhh? che fare... sopporta!! :lol: Comunque grazie per la recensione... ottima!!
E quando la mettiamo in programma una viuccia? :P
Avatar utente
grizzly
 
Messaggi: 15694
Images: 131
Iscritto il: ven gen 16, 2004 19:57 pm
Località: Nord-Ovest

Messaggioda rolly » gio set 22, 2005 23:12 pm

[quote="grizzly"]Uhh? Luca sei una bbbestia? 8O :P Mica l?avevo notato sto topic? Io il tome 1° lo tengo sotto il cuscino ormai da un buon mesetto? :D lo giro e lo rigiro? uhh? a me piace proprio!!


Posso venire a dormire con te intanto che mi arriva :wink: , l'ho ordinata or ora, si tratta solo di qualche giorno....prometto di non russare e non toccarti
:roll:

Però se ho capito bene è uscito solo il volume 1 :cry: :cry: :cry:
Sapete quando esce il due???....mi rispondo da solo, sembra per la primavera 2006
Sul sito di tv mountain c'è un'intervista a Damilano a chi interessa e capisce il francese.
http://www.tvmountain.com/livre/damilano.htm
"io sono Tetsuo"
Tetsuo
Avatar utente
rolly
 
Messaggi: 220
Images: 22
Iscritto il: ven apr 23, 2004 1:11 am

Messaggioda supergiovane » ven set 23, 2005 10:33 am

A me la guida piace, soprattutto per le foto a colori che, a mio parere, rendono più del bianco e nero.
Complimenti per la recensione molto dettagliata!

Per ora è uscito solo il primo volume. Lo puoi trovare per 25 euro alla libreria "La Montagna", a Torino. So che vendono anche tramite corrispondenza:
http://www.librerialamontagna.it
"Un paesaggio non è di certo ciò che si vede soltanto con gli occhi" Anonimo
Avatar utente
supergiovane
 
Messaggi: 642
Images: 128
Iscritto il: ven apr 09, 2004 0:06 am
Località: Sarre (AO)

Messaggioda Davide62 » sab ott 01, 2005 8:59 am

Leggo ora la tua "recensione" sulla guida di Damilano che ancora non posseggo :? , hai fatto un ottimo lavoro :!:
Siamo sempre lì, le vie non sono semplici numeri, anche il Pilastro rosso di Brouillard (via Bonatti) è gradato come il Pilone Centrale di Freney (Bassanini), ma sappiamo benissimo che il secondo è molto più ingaggiante del primo.Gli esempi analoghi si sprecano.
La guida resta sempre e comunque un mezzo per conoscere meglio ciò che già si conosce discretamente.
E' evidente che chiunque si appresti ad affrontare una salita in un massiccio che non conosce, affidandosi esclusivamente ai numeri stampati accanto ad ogni nome, rischia di trovarsi in qualche magagna, soprattutto se va a ripetere i "le famose" classiche, spesso sgradate a paragone di altre vie più moderne.
Gli esempi che hai citato sono emblematici.
Redigere una guida senza valutazioni personali "erronee" o senza incappare in qualche incongruenza è praticamente impossibile.
Io ho tutte le edizioni della Vallot, comprese quelle verdi :twisted: ormai rarissime, la guida di Damilano (la prima del 95) nonchè quella di Buscaini e altre ancora; in nessuna esiste quello che vorremmo trovare, quello che ci aspetteremmo sulle varie gradazioni (specie quella a carattere generale D, TD ecc..), ciò non togli che siano guide precise e accurate.
Disegni a parte, se oggi si dovesse redigere una guida come la Vallot prime edizioni, ci sarebbe da mettersi le mani nei capelli su ciò che riguarda i tempi di percorrenza e su alcune gradazioni davvero "strane".
Idem potrei dire sull guida di Buscaini, che in alcuni casi, omette particolari importantissimi, il che non va bene visto l'impostazione del tomo.
Comunque non mancherò di acquistare questa perla sulla montagna che più amo.
Avatar utente
Davide62
 
Messaggi: 10597
Images: 113
Iscritto il: dom lug 28, 2002 18:37 pm
Località: Provincia di Varese

Messaggioda Pierluigi Vesica » mer nov 02, 2005 10:27 am

L'ho appena acquistata e condivido per il momento il giudizio di Luca.
Sempre per risparmiare qualche soldino vi faccio presente che la guida l'ho pagata 21 EURI a "Curma"; a Cham invece costa 25 EURI 8O.
L'unico disappunto riguarda l'uscita del secondo volume; dobbiamo pazientare un paio di anni :cry:
"Non m'importa la grana. Non m'importano le necessità della vita. M'importa solo quando mi provocano. Mi importa arrampicare, punto."
Avatar utente
Pierluigi Vesica
 
Messaggi: 3203
Images: 44
Iscritto il: gio mag 09, 2002 9:52 am
Località: Roma

Messaggioda marinoroma » mar feb 28, 2006 20:51 pm

acquistata da pochi giorni e letta come fosse un romanzo
fa sognare, é una macchina da sogni e/o da incubi !!
non la prenderei come oro colato per le grandi classiche certo ma la mole di informazioni su praticamente ogni striscia di ghiaccio della zona trattata é immensa

fra l'altro uno dei primi commenti che suscita é
ma Gabarrou, ma quante cavolo di vie ha aperto ? (lo so' 330, letto su internet). E'stato in cordata con tutti i piu' grandi, ha aperto dappertutto, a volte a due tre giorni di distanza, itinerari dimenticati e grandi classiche, una pila atomica..... 8O
....no, non ora, non qui, questa pingue immane frana....
Avatar utente
marinoroma
 
Messaggi: 956
Images: 128
Iscritto il: mar mar 30, 2004 13:07 pm
Località: lausanne

Messaggioda lucasignorelli » mar feb 28, 2006 21:06 pm

marinoroma ha scritto:fra l'altro uno dei primi commenti che suscita é
ma Gabarrou, ma quante cavolo di vie ha aperto ? (lo so' 330, letto su internet). E'stato in cordata con tutti i piu' grandi, ha aperto dappertutto, a volte a due tre giorni di distanza, itinerari dimenticati e grandi classiche, una pila atomica..... 8O


Ci tengo comunque a precisare che - non in specifico sul Bianco ma su tutto l'arco alpino occidentale - il nostro Giancarlo Grassi continua a detenere (anche se, ahimè, in modo postumo) ampiamente il record di vie nuove aperte, su tutti i terreni (compreso un "rush" di 30 cascate nuove in 30 giorni).

Il Gab è sicuramente bravo - ma Giancarlo era Giancarlo.
Avatar utente
lucasignorelli
 
Messaggi: 594
Images: 3
Iscritto il: sab gen 22, 2005 17:41 pm

Messaggioda marinoroma » mar feb 28, 2006 21:44 pm

lucasignorelli ha scritto:
marinoroma ha scritto:fra l'altro uno dei primi commenti che suscita é
ma Gabarrou, ma quante cavolo di vie ha aperto ? (lo so' 330, letto su internet). E'stato in cordata con tutti i piu' grandi, ha aperto dappertutto, a volte a due tre giorni di distanza, itinerari dimenticati e grandi classiche, una pila atomica..... 8O


Ci tengo comunque a precisare che - non in specifico sul Bianco ma su tutto l'arco alpino occidentale - il nostro Giancarlo Grassi continua a detenere (anche se, ahimè, in modo postumo) ampiamente il record di vie nuove aperte, su tutti i terreni (compreso un "rush" di 30 cascate nuove in 30 giorni).

Il Gab è sicuramente bravo - ma Giancarlo era Giancarlo.


non mi permetterei mai di metterlo in discussione !!

anzi approfitto della tua enorme conoscenza, mi ha molto colpito la via di Grassi "Gianni Comino Memorial" alla S delle Gd Jo, finora non ripetuta. Perché secondo te ?
Se io fossi uno dei bionici in circolazione, chesso' un P. Batoux qualsiasi :lol: andrei a cercare fama e gloria in una parete da record in tutti i sensi. Come andare in Himalaya ma senza le spese della spedizione e senza mal d'altitudine!!
Ti sei fatto un'idea dei motivi ? (premetto che non conoscendo direttamente la zona in questione puo' essere semplicemente diventato impassabile il ghiacciaio di Pra del Sec.....)
....no, non ora, non qui, questa pingue immane frana....
Avatar utente
marinoroma
 
Messaggi: 956
Images: 128
Iscritto il: mar mar 30, 2004 13:07 pm
Località: lausanne

Messaggioda marinoroma » mar feb 28, 2006 21:51 pm

mi permetto ancora di aggiungere
il Gab non é solo "bravo", direi che é obiettivamente uno dei Grandi dell'Alpinismo
quando si parlava di influenza nella storia, mi sembra che con il Supercouloir lui e Boivin abbiano - inaugurato non so' - ma reso celebre si - un filone di eccellenza, la cascata in alta montagna

se poi vogliamo fare una classifica delle vie piu' ripetute del Bianco escludendo le normali, diverse vie firmate Gab sono nella top ten.... per quello che puo' valere é sicuramente indice di un occhio e intuito fuori dal comune
....no, non ora, non qui, questa pingue immane frana....
Avatar utente
marinoroma
 
Messaggi: 956
Images: 128
Iscritto il: mar mar 30, 2004 13:07 pm
Località: lausanne

Messaggioda lucasignorelli » mar feb 28, 2006 22:18 pm

marinoroma ha scritto:Se io fossi uno dei bionici in circolazione, chesso' un P. Batoux qualsiasi :lol: andrei a cercare fama e gloria in una parete da record in tutti i sensi. Come andare in Himalaya ma senza le spese della spedizione e senza mal d'altitudine!!
Ti sei fatto un'idea dei motivi ? (premetto che non conoscendo direttamente la zona in questione puo' essere semplicemente diventato impassabile il ghiacciaio di Pra del Sec.....)


Il ghiacciaio è molto mal messo, soprattutto la parte finale, ma anche la seraccata iniziale è difficile (pensa che nella prima salita Grassi, Renzo e Mauro Rossi si portarono dietro manici di scopa da usare come picchetti da neve!).

Il problema però sono le condizioni della parete vera e propria - in pratica quando le cascate inferiori sono ben ghiacciate, inevitabilmente c'è una paccata di neve sul couloir superiore, e se c'è troppa neve vengono giù dei "treni merci" spaventosi - una volta uno è stato talmente grosso che ha attraversato la valle, risalito la Saxe dall'altro lato per 200 metri e tornata giù riattraversando tutto il campo da golf...

Se è tutto troppo secco il couloir superiore e la traversata a metà non si passano (e c'è un grosso pericolo di scariche se la temperatura sale troppo). L'ultima volta che sono stato li vicino (luglio scorso) c'erano vere e proprie cascate d'acqua nella parte inferiore.

E' una via eccezionale (anche se Renzo ogni volta che ne parla fa una faccia buffa), ma richiede veramente condizioni molto ben studiate (mi risulta che Giancarlo fece molte ricognizioni prima della salita vera e propria. E richiede una velocità fuori dal comune, perchè il canale superiore non è un posto in cui si può rallentare (nella prima salita i tre salirono slegati).

Infine - dopo la traversata sulla falsa cengia a metà, non si torna indietro. O si esce in vetta oppure non si esce proprio.

Detto questo, a Courmayeur circolava la voce che qualche anno fa un gruppo (penso americano) avesse tentato, ma avesserò rinunciato in cima al tratto iniziale per via delle condizioni. Non sono mai riuscito a saperne di più!

Ripeto, è una via eccezionale, 1400 metri dalla crepaccia alla vetta più altri 1200 dalla strada al ghiacciaio su un terreno su cui sono passati veramente pochissimi - il grado VI sulla guida di Damilano parla chiaro. Ma è veramente una roba molto fuori dalle righe!
Avatar utente
lucasignorelli
 
Messaggi: 594
Images: 3
Iscritto il: sab gen 22, 2005 17:41 pm

Messaggioda marinoroma » mar feb 28, 2006 22:27 pm

grazie Luca come al solito
....no, non ora, non qui, questa pingue immane frana....
Avatar utente
marinoroma
 
Messaggi: 956
Images: 128
Iscritto il: mar mar 30, 2004 13:07 pm
Località: lausanne


Torna a Libri - Video - www - siti

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 5 ospiti

Forum.Planetmountain.com

Il Forum è uno spazio d’incontro virtuale, aperto a tutti, che consente la circolazione e gli scambi di opinioni, idee, informazioni, esperienze sul mondo della montagna, dell’alpinismo, dell’arrampicata e dell’escursionismo.

La deliberata inosservanza di quanto riportato nel REGOLAMENTO comporterà l'immediato bannaggio (cancellazione) dal forum, a discrezione degli amministratori del forum. Sarà esclusivo ed insindacabile compito degli amministratori stabilire quando questi limiti vengano oltrepassati ed intervenire di conseguenza.