Bonatti e Maestri

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Bonatti e Maestri

Messaggioda Zenith » gio mar 24, 2005 11:54 am

Ho letto di fila due libri estremamente diversi, anzi, opposti per certi versi! Si tratta di: Montagne di una vita di W.Bonatti e ...E se la vita continua di C.Maestri. Sono rimasto colpito dal contrasto caratteriale dei due autori. Mi pare che dal lato umano, emerga Maestri, mentre dal punto di vista alpinistico Bonatti. Vorrei un'opinione in merito a questi due autori/alpinisti.
Ciao
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Re: Bonatti e Maestri

Messaggioda MatteoD » gio mar 24, 2005 12:29 pm

Zenith ha scritto:Ho letto di fila due libri estremamente diversi, anzi, opposti per certi versi! Si tratta di: Montagne di una vita di W.Bonatti e ...E se la vita continua di C.Maestri. Sono rimasto colpito dal contrasto caratteriale dei due autori. Mi pare che dal lato umano, emerga Maestri, mentre dal punto di vista alpinistico Bonatti. Vorrei un'opinione in merito a questi due autori/alpinisti.
Ciao


Ho avuto anche io sensazioni simili. Tra i due, nonostante l'eccessiva rigidità e durezza del carattere preferisco Bonatti. Di Maestri non condivido l'approccio un po' troppo esibizionistico all'alpinismo, ma anche alla vita in generale.
La cosa che però meno mi è piaciuta del personaggio è l'stato appoggio acritico e incondizionato che negli anni '70 ha dato al selvaggio sviluppo turistico della zona di Campiglio. Va bene la crescita delle valli, ma c'è modo e modo. E la sua voce all'epoca ha avuto certo un suo peso nell'indirizzare il consenso generale a certe operazioni.
A quanto mi risulta oggi Maestri ha avuto un tardivo ripensamento e forse perchè nonno, ha una maggiore attenzione ai temi dell'ecologia e dello sviluppo sostenibile.
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Re: Bonatti e Maestri

Messaggioda steazzali » gio mar 24, 2005 14:52 pm

MatteoD ha scritto:. Di Maestri non condivido l'approccio un po' troppo esibizionistico all'alpinismo, ma anche alla vita in generale.
.


non sono d'accordo.... Maestri è nato mi pare nel '30 e giovanissimo ha perso la madre, vissuto la guerra da ragazzino, fatto la fame come tantissimi altri....
la sua vita è cambiata grazie all'alpinismo in cui lui ricercava l'affermazione sociale come la cerca chi ha vissuto anni di miseria.
a me piace perchè ha messo un entusiasmo in quello che faceva davvero contagioso.

per quanto riguarda i suoi libri...beh Maestri sa scrivere perchè sa raccontare ,il padre era attore e la sera raccontava le storie nei filos, lui probabilmente ha ereditato questa capacità espressiva.

purtroppo le polemiche sul torre hanno tolto un po' di magnetismo al personaggio "maestri" che come arrampicatore in dolomiti ha ispirato come pochi altri.
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Messaggioda Zenith » gio mar 24, 2005 17:04 pm

L'umanità di Maestri è eccezzionale, sopratutto quando ammette le sue paure, ma l'incoerenza è spesso in parallelo con le sue vicende alpinistiche. Il compressore, lo sviluppo di Cortina, il rapporto con i media, etc. Bonatti sarà pure gelido, ma è coerente. Comunque, credo che i due siano ben distanti anche dal punto di vista politico .... ?
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Messaggioda steazzali » gio mar 24, 2005 17:28 pm

Zenith ha scritto:L'umanità di Maestri è eccezzionale, sopratutto quando ammette le sue paure, ma l'incoerenza è spesso in parallelo con le sue vicende alpinistiche. Il compressore, lo sviluppo di Cortina, il rapporto con i media, etc. Bonatti sarà pure gelido, ma è coerente. Comunque, credo che i due siano ben distanti anche dal punto di vista politico .... ?


distanti politicamente non saprei... senza dubbio Maestri si è sempre schierato e questo contribuisce a tirasi addosso simpatie e antipatie.
perchè dici che l'incoerenza è spesso in parallelo con le sue vicende alpinistiche...?
a parte il casino che ha fatto sul torre dove è stato incoerente?

sempre riguardo ai due stessi alpinisti volevo chiedere una cosa..
nel libro di herrer "il ragno bianco" si parla del tentativo in solitaria di Bonatti sull' eigerwand mentre di quello di Maestri non è riportato niente... come mai?
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Messaggioda Zenith » ven mar 25, 2005 1:33 am

Incoerenza. mi riferivo al compressore e ai chiodi ad espansione, che fanno poco onore ad un alpinista passionale come Cesare Maestri. Un uomo che ha sempre ammesso i propri limiti (vedi la paura dell'Eiger, etc.), perchè mai è andato a sminuirsi con questa tecnica assurda. Caspita dai ... a quel punto se la vetta è il fine ultimo e unico, perchè non ti fai calare da un elicottero. Comunque, non vorrei sembrare un detrattore di Maestri, anzi, a parte queste vicende, ho apprezzato moltissimo il suo libro e il suo modo di essere. Anche come alpinista il suo valore è indubbio. Leggere Maestri, significa leggere di una persona umana, mentre leggendo Bonatti, si ha spesso l'impressione di leggere storie di un superman; di conseguenza, ci si immedesima un po' meno.
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Messaggioda Buzz » ven mar 25, 2005 9:04 am

Io ho letto di entrambi e pur essendo uno di quelli che propende a credere all'uscita in vetta della Egger-Maestri poco capisco la persona che giunge a dire "vorrei che il cerro torre crollasse" ...

è proprio questa "visione" del mondo (e delle montagne) come avversari che mi mette a disagio

assolutamente Maestri dal punto di vista alpinistico non si discute, non era certo un bluff e le sue realizzazioni hanno il respiro delle grandi imprese, i suoi scritti sono anche belli, ma...

appunto... c'è questa necessità di autoaffermazione (si, forse nata nella povertà dell'infanzia... ) contro tutti e tutto, costi quel che costi, che non mi piace.

In Bonatti la sfida è sempre e solo con se stesso. Le montagne sono il terreno di gioco in cui lui mette alla prova se stesso.

Da questa visione discende la diversa etica alpinistica, che porterà Maestri a oltraggiare il Torre con un'opera di altissima carpenteria alpinistica (come difficoltà non è assolutamente da sottovalutare!!) Ovvero: la montagna è un nemico da piegare attraverso l'esercizio della mia ferrea volontà e delle mie capacità.
E che viceversa porterà Bonatti a giocare pulito e a non passare. A rinunciare e a tornare... ma sempre con gli stessi mezzi.

Resta il fatto che a livello internazionale, Bonatti ha ispirato generazioni di alpinisti, europei ma anche americani.
Forse uno dei pochi europei ad avere influenza anche nell'alpinismo americano, sicuramente insieme a Messner il più noto italiano.

Maestri molto, molto meno.
Purtroppo è noto ai più solo per la via del compressore.
Come esempio negativo, quindi.
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Messaggioda MatteoD » ven mar 25, 2005 10:18 am

Buzz ha scritto: ...


Completamente d'accordo.

Buzz, ma esiste un premio per l'autore più quotato del Forum? :)

Aggiungo soltanto che non subisco il fascino della retorica del Self Made Man. Di persone che vogliono lasciare traccia di sé a tutti i costi ne sono piene le prime pagine dei giornali. :twisted:
Forse la cosa era vissuta diversamente dopo la guerra, ma io mi sento più vicino a comportamenti che incoraggino il rispetto della natura, dell'ambiente e delle future generazioni.

Per concludere, andare a cena con Maestri sarà forse più divertente e goliardico che andare a cena con Bonatti (forse... ), ma sono convinto che Bonatti, specialmente per ciò che ha fatto e visto dopo aver abbandonato l'alpinismo abbia molte più cose da raccontare (e in parte lo ha fatto nei suoi libri).
Maestri si è aperto un paio di negozi a Campiglio che vendono l'equivalente montano dei portaceneri con la Basilica di San Pietro o dei temperamatite a forma di Torre di Pisa. :roll:
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Messaggioda Zenith » sab mar 26, 2005 1:39 am

A proposito, cosa fa ora Bonatti? So che vive dalle parti di Madesimo (...zone che io adoro).

A favore di Bonatti c'è giustamente il fatto che il desiderio di avventura, di esplorazione, lo ha spinto a fare cose differenti dall'alpinismo. Personalmente ritengo, che ogni luogo in cui ci si trovi soli, indifesi e con davanti l'ignoto, rappresenti la vera avventura ... indipendentemente dalla montagna. Anche Messner si è lasciato sedurre da altri elementi extra-montani. La montagna è per me, il luogo, più vicino, più semplice, in cui trovarmi solo, indifeso e a contatto con la natura.
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Messaggioda Zenith » mar mar 29, 2005 19:14 pm

A parte Montagne di una vita, quale libro mi consigliereste di Walter Bonatti?
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Messaggioda ivalle » mer mar 30, 2005 8:38 am

In terre lontane, Baldini e Castoldi Dalai, pp.440, 2000
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Messaggioda Zenith » mer mar 30, 2005 11:26 am

ivalle ha scritto:In terre lontane, Baldini e Castoldi Dalai, pp.440, 2000


Parla sempre di alpinismo o dei suoi viaggi esplorativi?
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Messaggioda ivalle » mer mar 30, 2005 12:12 pm

Zenith ha scritto:Parla sempre di alpinismo o dei suoi viaggi esplorativi?


Dei viaggi esplorativi.
E' una raccolta di articoli, che mi sembra fossero stati pubblicati da Epoca.
Sono tutti posteriori alla sua decisione di abbandonare l'alpinismo, nel senso di praticare un'attività "di vertice".
Se hai già letto "Montagne di una vita" e vuoi farti un'idea più completa del personaggio, credo ti convenga leggere questo.
Se cerchi un'alternativa a "Montagne di una vita", non so consigliarti, di Bonatti non ho letto altro...
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Messaggioda sideshow-nico » lun apr 04, 2005 19:57 pm

Ho avuto modo di conoscere personalmente sia Maestri che Bonatti, dopo aver letto diversi loro libri. Effettivamente sono due persone caratterialmente molto differenti, e chi per un lato chi per l'altro (del loro carattere) mi sono risultati a pelle 'affascinanti'.
Bonatti soprattutto mi ha colpito x la sua umanita' e passione nel raccontare, e la cosa incredibile e' che nei suoi incontri lui da' retta e parla con TUTTI quelli che informalmente lo fermano e gli fanno qualche domanda, allo stesso modo e con la stessa partecipazione. Fisicamente oltretutto e' ancora veramente in forma. Personalmente mi spiace che abbia deciso di mollare con l'alpinismo estremo nel 65 (i fans soffrono sempre se il proprio idolo molla) ma comprendo anche le sue motivazioni.

Maestri invece ha uno sguardo molto piu' "segnato". Ho sempre percepito in lui (la mia seconda casa e' Campiglio, x cui lo incoccio spesso a giro) una specie di alone di malinconia, anche se e' molto gioviale. Sulle polemiche sul Torre io credo che se si guardano asetticamente le sue dichiarazioni, beh, chi ama la montagna non possa che essere in disaccordo (io non vorrei sinceramente che il torre crollasse), ma il problema e' che bisognerebbe immedesimarsi un po' piu' in lui e nella sua personale vicenda di vita. Si e' fatto poi purtroppo ricordare come trapanatore e fruitore della tecnica artificiale, ma non bisogna dimenticare che all'epoca lui era l'unico che scendeva slegato le principali vie di sesto delle dolomiti.
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Messaggioda sideshow-nico » lun apr 04, 2005 20:03 pm

ah, se volete un consiglio su altri libri:

Maestri: "2000 metri della nostra vita" , scritto assieme alla moglie fernanda sulla salita al torre del 70

Bonatti: "k2- la verita' "(con documentazione varia annessa) e "una vita cosi"(raccolta di tutte le sue interviste)

Credo siano tutti editi dalla Baldini-Castoldi-Dalai
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Messaggioda Zenith » mar apr 19, 2005 0:30 am

Bonatti sarà a Sirtori il 5 Maggio, un'occasione per conoscerlo .... non mancherò!!! Qual'è il suo più bel libro?
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Messaggioda sideshow-nico » mar apr 19, 2005 10:43 am

mah, dura dirlo...se sei un alpinista forse meglio di "montagne di una vita" non trovi...anche "K2 - la verità" e' a tratti interessante ma e' piu' una sorta di raccolta di prove e testimonianze (tipo accusa in un processo). La parte in cui si ripercorre la vicenda degli ultimi campi e la terribile notte del bivacco a 8000 metri nella neve con Mahdi sono splendidi, per quanto agghiaccianti.

"una vita così" e' un mattonazzo con tutte le sue interviste fino al 2001, mentre "in terre lontane" sono i racconti dei suoi viaggi per il mensile Epoca...molto bello ma a tratti pesante.

"montagne di una vita" e' snello, va via bene...consiglierei quello.
Buona lettura.
Nicola.
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Messaggioda marinoroma » mar apr 19, 2005 13:46 pm

Zenith ha scritto:Bonatti sarà a Sirtori il 5 Maggio, un'occasione per conoscerlo .... non mancherò!!! Qual'è il suo più bel libro?


"montagne di una vita" se non sbaglio é un "the best of" tratto da "I giorni grandi" e "Le mie montagne"
I giorni grandi l'ho letto e riletto in varie fasi della mia vita ed é sempre di una potenza impressionante. Parlo proprio di scrittura oltre che ovviamente delle sue imprese, anche se in opere autobiografiche é sempre difficile discernere l'attrazione per il personaggio dalle sue qualità di scrittore.
Ad esempio ho sempre pensato che il brano sulla vicenda del freney sia raccontata con uno stile talmente conciso ed incalzante che lo vedrei perfettamente come testo teatrale, da leggere magari allo stile "M. Paolini"


A proposito, qualcuno sa come ci si possa mettersi in contatto via posta con Bonatti ?
....no, non ora, non qui, questa pingue immane frana....
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Messaggioda sideshow-nico » mar apr 19, 2005 15:00 pm

marinoroma ha scritto:
Zenith ha scritto:Bonatti sarà a Sirtori il 5 Maggio, un'occasione per conoscerlo .... non mancherò!!! Qual'è il suo più bel libro?




A proposito, qualcuno sa come ci si possa mettersi in contatto via posta con Bonatti ?



Se fosse così facile mettersi in contatto con lui, avrebbe la fila alla porta di casa...Cmq ora abita in provincia di Sondrio, l'indirizzo esatto lo trovi in fondo al libro "una vita così", nella parte in cui riporta la lettera inviatagli da Chirac.
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Messaggioda Zenith » mar apr 19, 2005 16:03 pm

L'unico libro di Bonatti che ho letto è Montagne di una vita ... Ottimo! Mi attira in terre lontane ... vedrò. Comunque, sono ansioso di conoscerlo, l'impressione dal vivo è sempre la più veritiera.
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