da NeuroGhisa » ven lug 28, 2006 14:17 pm
il problema con le guide,come giustamente sottolineato anche da Fabio,non è la casa editrice,ma l'autore.
Esistono ottimi esempi di come una guida dovrebbe esser fatta,alcuni gia citati,vedi Iacopelli o Oviglia,altri se volete ne aggiungo come ad esempio al guida di Alp sulle Dolomiti,se non sbaglio di Dragosei,o la guida di Bernard del Catinaccio; ora non ricordo le case editrici,ma suppongo siano le stesse della guida del Gran Sasso di Alp e delle guide del Sella e delle Pale di Cima che nella mia blibliotechina di relazioni rappresentano l'esempio di "guide pericolose"!
proprio cosi',guide pericolose.
E'vero che chi si avventura a scalare una montagna deve essere consapevole e pronto ad affrontare anche situazioni non esattamente prevedibili,ma c'e' secondo me un limite; pazienza se il problema è il grado,come ha detto qualcuno basta ripetere un paio di vie della guida e ci si prende la mira,ma sulle suddette guide ci son vie altamente scazzate.
purtroppo ho pessima memoria e non ricordo il nome di un paio di vie che ripetuto in gran sasso,ma di una si diceva essere una via sportiva colpetamente attrezzata; gli spit c'erano,ma quasi solo alle soste!lungo la via sui passi piu'duri qualche spit l'abbiamo incontrato,ma sui tiri meno impegnativi si andava via sost to sost...
chiamare una via del genere sportiva credo sia alquanto fuorviante...
un altra era una classica,ottimamente attrezzata....a parte il tiro chiave che effettivamente aveva qualche chiodo ed un cordone abbiamo trovato i "resti" di qualche sosta...e non era una via di IV...fortuna che io ho la mania di non muovermi mai senza martello e chiodi se non ci son spit in giro...
di cima...che dire...posseggo ben due guide,ma solo perche'le ho acquistate insieme e senza conoscerle!
credo che il problema possa riguardare la "professionalità" di chi si prende l'onere di compilare una guida!
Relazioni sbagliate possono mettere in guai seri chi le segue!
Queste mie considerazioni sono sicuramente applicabili a guide alpinistiche.
per cio'che riguarda le falesie...bhe ritengo meno importante la precisione,in falesia al massimo sbagli tiro e ti ritrovi a calarti da uno spit a qualche metro da terra,al limite qualche dolce paroluccia e amen,difficilmente finisci in grossi casini anche se le difficoltà che incontri son superiori a quelle dichiarate.
im montagna il discorso è molto piu'serio.
una soluzione? sicuramente l'idea di qualche strumento di raccolta errori non guasta...anzi,ma credo che possa esser utile anche "premiare" chi ci compila relazioni precise ed affidabili,fare in modo che questo merito non da poco venga riconosciuto in modo da stimolare altre produzioni di uguale qualità.