Roberto ha scritto:Perché ai romani, a parte te, io e un altro paio, non gliene frega un' emerita cippa del Gran Sassobummi ha scritto:Si ma questi fanno uscire un libro così, scritto oltretutto da un romano, e non organizzano una presentazione a Roma?
Questo purtroppo è verissimo, la riprova l'abbiamo avuta alle ultime iniziative che ci sono state a Roma. E' un'involuzione che non mi spiego e che si è accentuata moltissimo negli ultimi anni.
Ricordo la primissima edizione di Montagne in Città in un buco stracolmo a Trastevere o le proiezioni dentro all'Air Terminal a Ostiense, per non dire di certe serate nella vecchia sede CAI a Via Ripetta o Piazza S. Andrea della Valle gremite di gente piena di entusiasmo e sete di conoscenza.
Però secondo me è un errore non perseverare per timore di essere in pochi. Meglio pochi ma buoni e continuare a provare a trasmettere un po' di cultura di montagna che non tentare affatto. Spegnere anche noi pochi significa non avere nemmeno più quel minimo di brace in grado domani di riaccendere un fuocherello.