Un po di polemica con Planetmountain.com

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Messaggioda sergio-ex63-ora36 » lun ago 13, 2007 18:32 pm

Enzolino ha scritto:Avevo letto l'articolo, e mi aveva sorpreso la cazzata scritta qua sotto.

Già i fuoriclasse rischiano grosso a volte, e può andare storta anche a loro (Lafaille, Chamoux, Begin, e tanti altri), ma almeno hanno la possibilità di ridurre i rischi perché sono persone dalla resistenza e dalla forza fuori del comune. Non serve allenarsi, i fisiologi direbbero che un VO2max basso non lo alzerai mai, è genetico, serve essere fatti di una pasta diversa. Basta, stiamo a casa, già sulle Alpi e su qualche bella cima alta, senza arrivare a 8000m si possono vivere gran belle avventure, purtroppo anche pericolose a volte. Lasciamo i grandi 8000 ai fuoriclasse!
E mi son chiesto "Ma chi e' questo Nicolo' Berzi?
Come si fa a scrivere certe cazzate?

Sulla discriminazione Nord/Sud non saprei che dire. :roll:


quoto!

è il solito modo imbecille di trattare gli incidenti...

se capita ad un amico o famoso è fatalità altrimenti era uno sprovveduto (d'ufficio...)
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Re: Un po di polemica con Planetmountain.com

Messaggioda sergio-ex63-ora36 » lun ago 13, 2007 18:36 pm

Davide62 ha scritto:
Roberto ha scritto:Leggo a pag. http://www.planetmountain.com/News/show ... eyid=35733 l' articolo a proposito della scomparsa di alpinisti in Himalaya.
Il sito asserisce di non aver dato la notizia della scomparsa di Stefano Zavka perché ha preferito aspettare, come se l' eventuale insperata notizia del ritrovamento in vita dell' alpinista non sarebbe stata una notizia.


Quando Lafaille era disperso la notizia ribalzò per giorni sul sito, del resto è comprensibile, Lafaille faceva notizia da vivo come da morto.
Sono altresì convinto che, come dice Roberto, se Zavka fosse stato di Rovereto piuttosto che di Aosta il personaggio avrebbe avuto di default più ridondanza.
Non è semplicemente una questione di campanili; è un fatto culturale.


e anche di interessi della gente...

in Trentino una persona ogni venti è iscritta al CAI... :wink:
e praticamente tutti ogni tanto vanno in montagna...
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Messaggioda stefano michelazzi » lun ago 13, 2007 20:25 pm

A me scusate ma la polemica di Roberto lascia perplesso...
Ho letto l'articolo appena è stato pubblicato, e le motivazioni del ritardo nel dare la notizia mi son sembrate più che valide, d'altro canto questo sito non credo sia una sezione montanara di novella 2000, e la notizia era già rimbalzata di quà e di là su vari siti, perciò trovo di stile il fatto di attendere (che poi mica hanno atteso chissà quanto...una settimana!) che il "fumo" dello scoop si sia diradato, che le notizie abbiano assunto la loro forma più realistica e che il sensazionalismo tanto caro ai giorni nostri, abbia lasciato il posto alle riflessioni, che in casi come questo sono la parte importante per valutare coscientemente ciò che è stato.
Detto questo, passo alla polemica, che considero campanilistica e questa sì, povera di stile, sul fatto che Stefano Zavka fosse una guida di Terni e per questo meno importante...ma Roberto hai letto bene?
Insieme a Stefano Zavka si cita la scomparsa (questa sì con notevole ritardo) di Pierangelo Maurizio non alpinista del centro o del sud ma bergamasco...che quelli di PM ce l'abbiano con i bergamaschi?
Oppure forse ce l'hanno con gli slavi? Sì perchè Zavka è un cognome che denota un'origine dell'est, e che la maggiorparte di voi Roberto compreso neanche sa come si legge...!
Nicolò Berzi che conosco personalmente, anche se non vedo più da molti anni, è un alpinista completo, con alle spalle un curriculum notevole sia europeo che extraeuropeo, un istruttore delle guide alpine e guida alpina nota e molto apprezzata sia per quanto riguarda l'accompagnamento in territorio alpino che extra-alpino. Molti degli scriventi o ex-scriventi su questo forum hanno partecipato ai suoi corsi o si sono fatti accompagnare da lui in montagna. Insomma un alpinista e una guida a 360° che sa quello che dice ed ha cognizione dei problemi relativi ad una spedizione in alta quota.
Per capire chi ha lanciato il sasso...
La sua riflessione cmq non porta alcunchè di nuovo, visto che di questi argomenti se ne parla spesso per quanto riguarda soprattutto le spedizioni commerciali sugli ottomila; lui non fa altro che ripuntualizzare una situazione che lascia spesso dietro a sè un cadavere...
Di Stefano Zavka e di Pierangelo Maurizio ne parla come di alpinisti e guide preparati, avendoli conosciuti ed apprezzati di persona e il suo sfogo a come la vedo io, prende spunto da queste due scomparse, che lo toccano personalmente, proprio perchè conosceva ed apprezzava i due, per dare lo spunto a fare un punto più ampio della situazione.
Da questo arrivare a fare polemiche sull'appartenenza geografica degli alpinisti ne corre.
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Messaggioda Enzolino » mar ago 14, 2007 9:54 am

stefano michelazzi ha scritto: Nicolò Berzi che conosco personalmente, anche se non vedo più da molti anni, è un alpinista completo, con alle spalle un curriculum notevole sia europeo che extraeuropeo, un istruttore delle guide alpine e guida alpina nota e molto apprezzata sia per quanto riguarda l'accompagnamento in territorio alpino che extra-alpino. Molti degli scriventi o ex-scriventi su questo forum hanno partecipato ai suoi corsi o si sono fatti accompagnare da lui in montagna. Insomma un alpinista e una guida a 360° che sa quello che dice ed ha cognizione dei problemi relativi ad una spedizione in alta quota.
Per capire chi ha lanciato il sasso...
La sua riflessione cmq non porta alcunchè di nuovo, visto che di questi argomenti se ne parla spesso per quanto riguarda soprattutto le spedizioni commerciali sugli ottomila; lui non fa altro che ripuntualizzare una situazione che lascia spesso dietro a sè un cadavere...
Di Stefano Zavka e di Pierangelo Maurizio ne parla come di alpinisti e guide preparati, avendoli conosciuti ed apprezzati di persona e il suo sfogo a come la vedo io, prende spunto da queste due scomparse, che lo toccano personalmente, proprio perchè conosceva ed apprezzava i due, per dare lo spunto a fare un punto più ampio della situazione.
Da questo arrivare a fare polemiche sull'appartenenza geografica degli alpinisti ne corre.
Quindi secondo te sugli ottomila ci devono andare solo i fuoriclasse.
Secondo te il VO2max non e' migliorabile ma genetico ( :lol: ).
A questo punto torniamo agli esordi dell'alpinismo per cui "si puo' andare in montagna solo con le guide", e siamo a posto.
Vogliamo creare dei nuovi tabu'?
Se il suo era uno sfogo, a mio avviso gli e' uscito proprio male.
E mi ha stupito il fatto che ad esprimerlo fosse un'alpinista esperto e consolidato.

Peraltro la sua considerazione sui "fuoriclasse" ed i comuni mortali associata alla perdita dei due alpinisti a me fa pensare che si riferisse a loro, altrimenti che c'azzecca?
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Messaggioda Roberto » mar ago 14, 2007 11:18 am

Enzolino ha scritto:Roberto, non ti capisco ...

Il tuo mi sembra un lanciare la pietra e ritrarre la mano. Se non cambia nulla allora perche' il tuo intervento su questo argomento? :?


Vorrei tirar fuori dalla discussione la figura di Stafano, lui non c' è più, le polemiche non lo riportano in vita.

Con questo non nascondo la mano, il discorso di una diversa considerazione da parte dei media del settore, verso l' alpinismo del centrosud, per me resta.
Non nego che la media degli alpinisti di punta della nostra zona non è paragonabile (ogni riferimento a persone non è puramente casuale ), ma Tiziano Cantalamessa (tanto per non parlare sempre di Stefano), al nord nessuno sa chi sia.
Ci sono si dei casi in cui il nome è uscito dalle "nostre provincie", ma per vie parallele, come l' editoria ed anche stelle di assoluta brillantezza, come PierLuigi Bini, sono ben poco conosciute al di fuori di uno stretto giro di esperti del settore.
Non parliamo poi della storia dell' alpinismo meno recente, li si cade nell' oblio.
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Messaggioda Roberto » mar ago 14, 2007 11:20 am

stefano michelazzi ha scritto:A me scusate ma la polemica di Roberto lascia perplesso...
Ho letto l'articolo appena è stato pubblicato, e le motivazioni del ritardo nel dare la notizia mi son sembrate più che valide, d'altro canto questo sito non credo sia una sezione montanara di novella 2000, e la notizia era già rimbalzata di quà e di là su vari siti, perciò trovo di stile il fatto di attendere (che poi mica hanno atteso chissà quanto...una settimana!) che il "fumo" dello scoop si sia diradato, che le notizie abbiano assunto la loro forma più realistica e che il sensazionalismo tanto caro ai giorni nostri, abbia lasciato il posto alle riflessioni, che in casi come questo sono la parte importante per valutare coscientemente ciò che è stato.
Detto questo, passo alla polemica, che considero campanilistica e questa sì, povera di stile, sul fatto che Stefano Zavka fosse una guida di Terni e per questo meno importante...ma Roberto hai letto bene?
Insieme a Stefano Zavka si cita la scomparsa (questa sì con notevole ritardo) di Pierangelo Maurizio non alpinista del centro o del sud ma bergamasco...che quelli di PM ce l'abbiano con i bergamaschi?
Oppure forse ce l'hanno con gli slavi? Sì perchè Zavka è un cognome che denota un'origine dell'est, e che la maggiorparte di voi Roberto compreso neanche sa come si legge...!
Nicolò Berzi che conosco personalmente, anche se non vedo più da molti anni, è un alpinista completo, con alle spalle un curriculum notevole sia europeo che extraeuropeo, un istruttore delle guide alpine e guida alpina nota e molto apprezzata sia per quanto riguarda l'accompagnamento in territorio alpino che extra-alpino. Molti degli scriventi o ex-scriventi su questo forum hanno partecipato ai suoi corsi o si sono fatti accompagnare da lui in montagna. Insomma un alpinista e una guida a 360° che sa quello che dice ed ha cognizione dei problemi relativi ad una spedizione in alta quota.
Per capire chi ha lanciato il sasso...
La sua riflessione cmq non porta alcunchè di nuovo, visto che di questi argomenti se ne parla spesso per quanto riguarda soprattutto le spedizioni commerciali sugli ottomila; lui non fa altro che ripuntualizzare una situazione che lascia spesso dietro a sè un cadavere...
Di Stefano Zavka e di Pierangelo Maurizio ne parla come di alpinisti e guide preparati, avendoli conosciuti ed apprezzati di persona e il suo sfogo a come la vedo io, prende spunto da queste due scomparse, che lo toccano personalmente, proprio perchè conosceva ed apprezzava i due, per dare lo spunto a fare un punto più ampio della situazione.
Da questo arrivare a fare polemiche sull'appartenenza geografica degli alpinisti ne corre.


La notizia della scomparsa di Stefano non è stata data, non è questione che se ne è parlato in giro e quindi, "tanto vale non scrivere nulla".
Non conosco Pierangelo Maurizio, di certo sarà stato bravissimo, io parlo del caso di Stefano, che da noi era conosciutissimo e apprezzato, uno che ha fatto delle salite che, come ho già detto, fatte al nord erano in prima pagina, mentre nessuno ne ha mai fatto nota.
Ho semplicemente notato un velo di ipocrisia nella scusa della rivista.
Certo, non nego una mia certa sensibilità regionale, come anche il fatto che un certo oblio, su certe notizie, dipende anche dal fatto che dietro non ci sono nomi famosi o sponsor interessati.
Sulla pronuncia del cognome di Stefano devo contraddirti in modo convincente, visto che Stefano Zavka lo conoscevo da quando si è affacciato le prime volte al Gran Sasso e non sapevo affatto come si scriveva il nome, ma solo come si pronunciava :lol:
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Messaggioda stefano michelazzi » mar ago 14, 2007 14:37 pm

Roberto ha scritto:La notizia della scomparsa di Stefano non è stata data, non è questione che se ne è parlato in giro e quindi, "tanto vale non scrivere nulla".
Non conosco Pierangelo Maurizio, di certo sarà stato bravissimo, io parlo del caso di Stefano, che da noi era conosciutissimo e apprezzato, uno che ha fatto delle salite che, come ho già detto, fatte al nord erano in prima pagina, mentre nessuno ne ha mai fatto nota.
Ho semplicemente notato un velo di ipocrisia nella scusa della rivista.
Certo, non nego una mia certa sensibilità regionale, come anche il fatto che un certo oblio, su certe notizie, dipende anche dal fatto che dietro non ci sono nomi famosi o sponsor interessati.
Sulla pronuncia del cognome di Stefano devo contraddirti in modo convincente, visto che Stefano Zavka lo conoscevo da quando si è affacciato le prime volte al Gran Sasso e non sapevo affatto come si scriveva il nome, ma solo come si pronunciava :lol:


Beh, la questione della pronuncia del cognome era, come vedo hai capito dalla faccina che hai messo, provocatoria e si riallacciava a tutto il discorso che ho messo in piedi.
Non sono d'accordo con te sul fatto che l'alpinismo del centro-sud Italia sia la cenerentola della situazione, Bini, Caruso, Mario tanto per citarne alcuni ne sono la riprova, a mio avviso come cita sergio36 non si può paragonare il numero di persone che frequentano la montagna al nord con quello di centro e sud, perchè il paragone sarebbe sempre (almeno fin'ora) in difetto per il centro- sud, con la logica conseguenza che si senta parlare molto più spesso di alpinisti del nord.
Non per difendere qualcuno nè tantomeno la redazione di PM che non credo ne abbia bisogno, ribadisco che per me la loro reazione nei confronti della notizia non è stata sbagliata, forse anche per capire di chi si trattasse, perchè come dici tu stesso stefano zavka non era un nome noto, e voler dare una notizia corretta mi sembra sia oggi una rarità...
Poi tutto è interpretabile...
Così, come è interpretabile la riflessione di Berzi...
per rispondere ad Enzolino:
non credo sia giusto limitare gli ottomila ai fuoriclasse, perchè tutto ciò che è alpinismo a mio avviso non deve avere limitazioni in quanto libera espressione personale. Mi fa però pensare, e mi ha fatto ripensare la riflessione di Nicolò, ad "Aria Sottile" il libro di Jon Krakauer che non a caso surclassato dalle polemiche, riporta le stesse considerazioni.
Non so se l'hai letto ma a me ha fatto riflettere parecchio sulle motivazioni attuali di buona parte delle spedizioni e sulla sfilza di morti che ci sono ogni anno da quelle parti. Immaginare con le parole di chi l'ha vissuta la riga di cadaveri che c'era tra l'ultimo campo e la vetta, e pensare a tutti quelli che ci passavano sopra, obbligatoriamente, pur di salire alla cima, mi fa pensare che un certo tipo di alpinismo, quel tipo di alpinismo, è qualcosa di malato legato a filo doppio con le frustrazioni della società moderna. Logicamente la considerazione è relativa a quanto esposto da krakauer e non alle tragiche scomparse dei due alpinisti italiani, che per quanto mi riguarda, sono da considerare dei fuoriclasse.
Io la riflessione di Nicolò l'ho letta in questo modo.
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Messaggioda Roberto » mar ago 14, 2007 18:24 pm

savsav ha scritto:
Roberto ha scritto:
Ma questa appendice esula dal discorso che facevo, che resta imdirizzato all' atteggiamento delle nostre riviste di montagna (su carta o via rete) verso l' alpinismo del centrosud.


Peccato che l'ultimo numero di Alp dedichi diverse pagine alla Maiella.... :roll:


Mi eri sfruggito ...
Che vuoi, ci sono salite che proprio non si possono accantonare, la nord delle Murelle è una specie di leggenda da noi, quasi paragonabile alla nord del Camicia e poi ci sono risvolti storici non indifferenti.
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Messaggioda Enzolino » mar ago 14, 2007 18:45 pm

stefano michelazzi ha scritto: Così, come è interpretabile la riflessione di Berzi...
per rispondere ad Enzolino:
non credo sia giusto limitare gli ottomila ai fuoriclasse, perchè tutto ciò che è alpinismo a mio avviso non deve avere limitazioni in quanto libera espressione personale. Mi fa però pensare, e mi ha fatto ripensare la riflessione di Nicolò, ad "Aria Sottile" il libro di Jon Krakauer che non a caso surclassato dalle polemiche, riporta le stesse considerazioni.
Non so se l'hai letto ma a me ha fatto riflettere parecchio sulle motivazioni attuali di buona parte delle spedizioni e sulla sfilza di morti che ci sono ogni anno da quelle parti. Immaginare con le parole di chi l'ha vissuta la riga di cadaveri che c'era tra l'ultimo campo e la vetta, e pensare a tutti quelli che ci passavano sopra, obbligatoriamente, pur di salire alla cima, mi fa pensare che un certo tipo di alpinismo, quel tipo di alpinismo, è qualcosa di malato legato a filo doppio con le frustrazioni della società moderna. Logicamente la considerazione è relativa a quanto esposto da krakauer e non alle tragiche scomparse dei due alpinisti italiani, che per quanto mi riguarda, sono da considerare dei fuoriclasse.
Io la riflessione di Nicolò l'ho letta in questo modo.
Ma ... interpretabile.
Se e' come dici perche' non lo dice esplicitamente senza tanti giri?
Forse non conviene andare contro le spedizioni commerciali?
A me sembra che lui sia molto chiaro e lasci poco spazio ad interpretazioni.
Ci sono i fuoriclasse.
Ci sono gli altri.
Solo i fuoriclasse possono permettersi di affrontare fisicamente le ascensioni Himalayane.

Sugli incidenti e l'Himalaya, se leggi l'altro articolo di PM, pare che la statistica dica esattamente il contrario. Le ascensioni himalayane son piu' sicure di quanto si pensi ...
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Re: Un po di polemica con Planetmountain.com

Messaggioda Xymox » gio ago 16, 2007 8:50 am

Davide62 ha scritto:Quando Lafaille era disperso la notizia ribalzò per giorni sul sito, del resto è comprensibile, Lafaille faceva notizia da vivo come da morto.
Sono altresì convinto che, come dice Roberto, se Zavka fosse stato di Rovereto piuttosto che di Aosta il personaggio avrebbe avuto di default più ridondanza.
Non è semplicemente una questione di campanili; è un fatto culturale.


Io la notizia della morte di Zavka io l'ho letta quasi in tempo reale, cioè ne hanno iniziato a parlare già il giorno in cui si è persa traccia, su Montagna.Tv.
Per quanto riguarda la morte di Lafaille non si può fare un paragone, lui era ormai un personaggio e cmq stava tentando in solitaria un prima assoluta, il Makalu in invernale. Con questo non voglio togliere nulla a Zavka, ma lui stava tentando la normale del K2, che è sempre un'impresa ma di altro tipo.
Questo per dire che trovo normalissimo che dai media siano stati trattati in modo diverso.
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Messaggioda davi » ven ago 24, 2007 18:31 pm

gug ha scritto:Davvero una caduta di stile: speriamo che questo topic faccia riflettere quelli al piano di sopra....


che non si abbassano qui :?
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Messaggioda gug » sab ago 25, 2007 0:57 am

davi ha scritto:
gug ha scritto:Davvero una caduta di stile: speriamo che questo topic faccia riflettere quelli al piano di sopra....


che non si abbassano qui :?


...infatti! :cry:
"montagne che varcai, dopo varcate, sì grande spazio d'in su voi non pare"

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Messaggioda Roberto » sab ago 25, 2007 19:14 pm

davi ha scritto:
gug ha scritto:Davvero una caduta di stile: speriamo che questo topic faccia riflettere quelli al piano di sopra....


che non si abbassano qui :?

Sto aspettando la fine delle ferie, chissà dove stanno 8)
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Messaggioda Roberto » mar ago 28, 2007 12:29 pm

Mi domando che polemica è se il polemizzato non polemica affatto, anzi non c' è? :roll: :(
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Messaggioda il.bruno » mar ago 28, 2007 12:34 pm

prova a mandarli un mp, mica si possono leggere tutti i topic!
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Messaggioda Roberto » mar ago 28, 2007 12:35 pm

il.bruno ha scritto:prova a mandarli un mp, mica si possono leggere tutti i topic!

No, è per principio, il forum lo dovrebbero guardare ogni tanto :roll:
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Messaggioda gug » mar ago 28, 2007 16:39 pm

Roberto ha scritto:
il.bruno ha scritto:prova a mandarli un mp, mica si possono leggere tutti i topic!

No, è per principio, il forum lo dovrebbero guardare ogni tanto :roll:


Dicevano che l'avrebbero fatto! :cry:
"montagne che varcai, dopo varcate, sì grande spazio d'in su voi non pare"

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Messaggioda Roberto » ven ago 31, 2007 16:59 pm

Eppure sono tornati dalle ferie :roll:
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Messaggioda germana » ven ott 19, 2007 14:31 pm

Roberto ha scritto:Rileggendo l' articolo di Berzi ho però notato una caduta di stile, forse dovuta al fatto che poi conosceva solo di sfuggita Stefano.
Egli dice:

"Già i fuoriclasse rischiano grosso a volte, e può andare storta anche a loro (Lafaille, Chamoux, Begin, e tanti altri), ma almeno hanno la possibilità di ridurre i rischi perché sono persone dalla resistenza e dalla forza fuori del comune. Non serve allenarsi, i fisiologi direbbero che un VO2max basso non lo alzerai mai, è genetico, serve essere fatti di una pasta diversa. Basta, stiamo a casa, già sulle Alpi e su qualche bella cima alta, senza arrivare a 8000m si possono vivere gran belle avventure, purtroppo anche pericolose a volte. Lasciamo i grandi 8000 ai fuoriclasse!"

Come ad asserire che certe tragedie accadono perché in Himalaya adesso ci vanno anche i non fuoriclasse, le mezzecalzette come Stefano.
Stefano andava come un treno, era fortissimo (c'è anche la testimonianza del suo compagno di scalata).
Lafaille era un fuoriclasse eppure anche lui si è perso.
Ora non nego che troppi vanno su quelle montagne inseguendo un mito, ma senza la dovuta esperienza e capacità, sia fisica che tecnica, ma non era il caso di Stefano.

Ma questa appendice esula dal discorso che facevo, che resta imdirizzato all' atteggiamento delle nostre riviste di montagna (su carta o via rete) verso l' alpinismo del centrosud.


MARO' ...... 8O 8O 8O



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Messaggioda Roberto » ven ott 19, 2007 14:45 pm

Germana ha riesumato questo topic, nato con fare "similpolemico", indirizzato a chi scrive sulla rivista telematica PlanetMountain, che è poi la stessa cosa del forum .... direi che mi sconcerta la completa assenza dei diretti interessati.
Come si suol dire, i casi sono due: non sapevano che rispondere, o non leggono il forum (ed è grave, visto che è una loro creatura e bene o male ne sono responsabili).... io dico "la seconda che ho detto!" :roll:
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