alter-ego ha scritto:alberto60 ha scritto:Di polacchi non ne so nulla ma posso garantire che arrampicare sull'erba ghiacciata , o per meglio dire la "PALEO TRACTION" (l'erba locale) , in Apuane è di norma. Oggi ci sono un gran numero di difficili e belle vie invernali apuane che sfruttano si il ghiaccio ma la principale caratteristica sono le zolle d'erba ghiacciata che permettono di salire sul verticale usando i vecchi chiodi da ghiaccio "Wartogh" come protezione, quelli fatti a spillo con le sfaccettature da piantare appunto nelle zolle ghiacciate, suggerimento avuto da Gianni Calcagno.
Noi abbiamo aperto una via al Monte Cavallo, dedicata al paleo apuano che appunto si chiama "DI TURF IN TURF" . Grazie a questa tecnica molti versanti apuani del tutto dimenticato sono diventati estremamente interessanti e delle vere e proprie fucine di vie che ben poco hanno da invidiare sotto l'aspetto tecnico e psicologico ad altre zone più conosciute vista la non sempre facile possibilità di protezione.
nell'articolo i Polacchi dicono che inizialmente usavano dei chiodi speciali, poi ne hanno prodotto uno apposta in polonia, visto che ci tenevano alla pellaccia! Poi dice che non sapevano come valutare le vie e fa la storia dell'arrampicata invernale nei Tatra. sembra un posto interessante, certo meno famoso e affascinante della Scozia...comunque alternativo.
Come ti ho già scritto sopra, noi oltre al materiale usuale chiodi,friend, nut,più raramente le viti da ghiaccio, usiamo i vecchi chiodi da ghiaccio a percussione Wartog . Il chiodo è fatto come un grosso spillone, che ha delle sfaccettature sfalzate una a destra una a sinistra lungo tutto il chiodo. Si mette a percussione poi gli si da mezzo giro per incastrarlo. In Italia non si trova più però lo puoi trovare in Scozia dove il terreno è simile a quello apuano.
Questi chiodi si piantano nelle zolle erbose e nella terra ghiacciata sono ottimi e spesso è faticoso toglierli e dove non ci sono altre possibilità ci facciamo anche le soste.
In quanto alla valutazione, fino ad oggi si è usata quella classica D/D+/TD/ED dando poi le pendenze e i gradi tiro per tiro , però io credo che bisognerebbe adottare una doppia valutazione tipo scozzese che tenga conto si della difficoltà ma anche della pericolosità vista l'assomiglianza del terreno e la no sempre facile possibilità di proteggersi.
Alberto