Assassinio sull'Eiger

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Messaggioda brookite » mer dic 06, 2006 13:42 pm

SOLO di
Mike Hoover (USA)
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non male le scene, a parte il fatto che trova un ranocchio in parete :!: se lo mette nel taschino e lo libera al ritorno della salita ...
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Messaggioda stefano91 » mer dic 06, 2006 15:15 pm

Cliffangher è un film-cazzata come vertical limit, però è più carino!
cmq ho saputo che anche dietro un film così c'è un grande lavoro di guide alpine che hanno dovuto far montare in parete tutte le cineprese.
Poi insegna cose sempre utili ad un alpinista, ad esempio a tagliare una corda con i ramponi mentre sei braccato da dei delinquenti o a fare drytouling senza picchozze :lol:
La pistola spara chiodi deve essere anche utile a procaciarsi del cibo in caso di bisogno..... :twisted:
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Messaggioda Enzolino » mer dic 06, 2006 15:21 pm

Si vede che non ve ne intendete di cinema ed alpinismo.
Sia Vertical Limit and Cliffhanger sono film visionari che proiettano sullo schermo l'archetipo dell'alpinista, del sacrificio e della cordata.
Inoltre son dei capolavori scenografici ... insomma, SONO INSUPERABILI!

A casa faccio sempre vedere i Dvd ai miei amici e tutti ne sembrano felici!

Ciao :wink:

Lorenzo
Ultima modifica di Enzolino il mer dic 06, 2006 15:23 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda solyaris » mer dic 06, 2006 15:21 pm

stefano91 ha scritto:cmq ho saputo che anche dietro un film così c'è un grande lavoro di guide alpine che hanno dovuto far montare in parete tutte le cineprese.


ecco bravo,

In "Vertical Limit" hanno lavorato centinaia di persone montando ponteggi in posti assurdi;

Il team di alpinisti consulenti alla regia e sceneggiatura era formato da 3/4 alpinisti senior /guide che hanno fatto parecchi 8000, gente in gamba mi è sembrato.

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Messaggioda brookite » mer dic 06, 2006 15:22 pm

stefano91 ha scritto:Cliffangher è un film-cazzata come vertical limit, però è più carino!
cmq ho saputo che anche dietro un film così c'è un grande lavoro di guide alpine che hanno dovuto far montare in parete tutte le cineprese.
Poi insegna cose sempre utili ad un alpinista, ad esempio a tagliare una corda con i ramponi mentre sei braccato da dei delinquenti o a fare drytouling senza picchozze :lol:
La pistola spara chiodi deve essere anche utile a procaciarsi del cibo in caso di bisogno..... :twisted:

cliffangher è stato girato in parte a Canazei e sul Pordoi. In alcune scene si vede il profilo della Marmolada e quello del Vernel. La scena dell'elicottero appeso l'hanno girata su quella parete nera del Pordoi che rimane sulla sx del Piz Ciavazes al di l'a della Val Lasties. Un mio amico della zona (guida) mi deisse che ci sono stati un mese con quel catorcio appeso ma che tutte le altre scene sono state girate a terra.
E che comunque c'era un troiaio di mezzi e persone.
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Messaggioda dademaz » mer dic 06, 2006 16:05 pm

o mamma...assassinio sull'eiger secondo me è veramente na ciofeca!

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Messaggioda kunack » mer dic 06, 2006 16:16 pm

Sono dei film e come tali vanno giudicati...con tutta la loro finzione e scene irreali se pur spettacolari!
invece "LA MORTE SOSPESA" documentario di una storia vera mi ha particolarmente colpito....visto su sky circa due mesi fa
Mandi :wink:
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Messaggioda brookite » mer dic 06, 2006 16:22 pm

kunack ha scritto:Sono dei film e come tali vanno giudicati...con tutta la loro finzione e scene irreali se pur spettacolari!
invece "LA MORTE SOSPESA" documentario di una storia vera mi ha particolarmente colpito....visto su sky circa due mesi fa
Mandi :wink:

belin ! hai detto stecca !!
io non ci ho dormito la notte dopo, e nota che avevo già letto e riletto il libro da anni.
Penso che chiunque abbia avuto l'onore di "visitare" un crepaccio (anche senza arrivare ovviamente in quelle condizioni) rimanga sensibile all'argomento.
Per me è stato così !
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Messaggioda Roberto » mer dic 06, 2006 17:59 pm

Penso che i film credibili sulla montagna (ma questo vale per molte specalità tecniche) li possono fare solo gli alpinisti, o per lo meno devono essere consulenti diretti ed ascoltati, se no verranno fuori sempre delle "boiate pazzesche" 8)
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Messaggioda n!z4th » mer dic 06, 2006 19:59 pm

Roberto ha scritto:Penso che i film credibili sulla montagna (ma questo vale per molte specalità tecniche) li possono fare solo gli alpinisti, o per lo meno devono essere consulenti diretti ed ascoltati, se no verranno fuori sempre delle "boiate pazzesche" 8)


bè vero.

La morte sospesa sono d'accordo è un gran bel film,anzi, DOCUMENTARIO!Ma per questo non è meno interessante!
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Messaggioda Roberto » mer dic 06, 2006 20:51 pm

n!z4th ha scritto:
Roberto ha scritto:Penso che i film credibili sulla montagna (ma questo vale per molte specalità tecniche) li possono fare solo gli alpinisti, o per lo meno devono essere consulenti diretti ed ascoltati, se no verranno fuori sempre delle "boiate pazzesche" 8)


bè vero.

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Non è un documentario, a parte le testimonianze dei tre protagonisti è tutto fatto da attori.
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Messaggioda n!z4th » mer dic 06, 2006 21:09 pm

Roberto ha scritto:
n!z4th ha scritto:
Roberto ha scritto:Penso che i film credibili sulla montagna (ma questo vale per molte specalità tecniche) li possono fare solo gli alpinisti, o per lo meno devono essere consulenti diretti ed ascoltati, se no verranno fuori sempre delle "boiate pazzesche" 8)


bè vero.

La morte sospesa sono d'accordo è un gran bel film,anzi, DOCUMENTARIO!Ma per questo non è meno interessante!
Non è un documentario, a parte le testimonianze dei tre protagonisti è tutto fatto da attori.


Si è vero...ma io lo vedo più come un documentari...

Voci fuori campo, alternanza sequenze in un ambiente e in un altro, spiegazioni dettagliate, verità storica...certo poi è un film!
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Messaggioda brookite » mer dic 06, 2006 21:26 pm

Roberto ha scritto:
n!z4th ha scritto:
Roberto ha scritto:Penso che i film credibili sulla montagna (ma questo vale per molte specalità tecniche) li possono fare solo gli alpinisti, o per lo meno devono essere consulenti diretti ed ascoltati, se no verranno fuori sempre delle "boiate pazzesche" 8)


bè vero.

La morte sospesa sono d'accordo è un gran bel film,anzi, DOCUMENTARIO!Ma per questo non è meno interessante!
Non è un documentario, a parte le testimonianze dei tre protagonisti è tutto fatto da attori.


no Roberto.
se guardi negli extra alla voce "Ritorno a Siula Grande" alcune scene sono state girate proprio con Joe vestito come lo era nella spedizione.
Girate a distanza ovviamente per non tradire l'attore protagonista.
C'è anche un pezzo dove lui viene ripreso mentre si sta vestendo e fasciando la gamba col materassino, in cui straparla e rischia di dare fuori di testa. Le scene di ghiaccio le hanno girate sul Binaco, ma non so dove.
mirco
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Messaggioda Roberto » mer dic 06, 2006 21:35 pm

brookite ha scritto:
Roberto ha scritto:
n!z4th ha scritto:
Roberto ha scritto:Penso che i film credibili sulla montagna (ma questo vale per molte specalità tecniche) li possono fare solo gli alpinisti, o per lo meno devono essere consulenti diretti ed ascoltati, se no verranno fuori sempre delle "boiate pazzesche" 8)


bè vero.

La morte sospesa sono d'accordo è un gran bel film,anzi, DOCUMENTARIO!Ma per questo non è meno interessante!
Non è un documentario, a parte le testimonianze dei tre protagonisti è tutto fatto da attori.


no Roberto.
se guardi negli extra alla voce "Ritorno a Siula Grande" alcune scene sono state girate proprio con Joe vestito come lo era nella spedizione.
Girate a distanza ovviamente per non tradire l'attore protagonista.
C'è anche un pezzo dove lui viene ripreso mentre si sta vestendo e fasciando la gamba col materassino, in cui straparla e rischia di dare fuori di testa. Le scene di ghiaccio le hanno girate sul Binaco, ma non so dove.
mirco
Che vuol dire, usare scene o personaggi originali non cambia la sostanza, è un film: un racconto con una trama e un finale.

Siamo così deviati da certi film monnezza che quando c'è un bel film sull' alpinismo, siccome ci sembra impossibile che facciano un film fatto bene su questa nostra bella passione, subito diventa un "documentario".
Mica è Folco Quilici che ci racconta la pesca delle spugne :wink:
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Messaggioda brookite » gio dic 07, 2006 11:22 am

:lol: :lol:
in effetti secondo gli inglesi "Touching the void" è un "docu drama" in quanto basato interamente su una storia vera raccontata esattamente come si è svolta: e quindi si può parlare più di documentario che di film.
"Cinque giorni, un estate" di Zinnemann per esempio è un ottimo film di montagna su una storia di fantasia, per me uno dei migliori mai usciti.

mirco.

PS.
Rambo 1 - la storia è assolutamente vera fino ad un certo punto. Inventata la miniera e l'assalto al paese.
Sarebbe un mezzo documentario !! :lol:
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Messaggioda kunack » gio dic 07, 2006 12:31 pm

Roberto ha scritto:
brookite ha scritto:
Roberto ha scritto:
n!z4th ha scritto:
Roberto ha scritto:Penso che i film credibili sulla montagna (ma questo vale per molte specalità tecniche) li possono fare solo gli alpinisti, o per lo meno devono essere consulenti diretti ed ascoltati, se no verranno fuori sempre delle "boiate pazzesche" 8)


bè vero.

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no Roberto.
se guardi negli extra alla voce "Ritorno a Siula Grande" alcune scene sono state girate proprio con Joe vestito come lo era nella spedizione.
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C'è anche un pezzo dove lui viene ripreso mentre si sta vestendo e fasciando la gamba col materassino, in cui straparla e rischia di dare fuori di testa. Le scene di ghiaccio le hanno girate sul Binaco, ma non so dove.
mirco
Che vuol dire, usare scene o personaggi originali non cambia la sostanza, è un film: un racconto con una trama e un finale.

Siamo così deviati da certi film monnezza che quando c'è un bel film sull' alpinismo, siccome ci sembra impossibile che facciano un film fatto bene su questa nostra bella passione, subito diventa un "documentario".
Mica è Folco Quilici che ci racconta la pesca delle spugne :wink:


Film non significa niente se non si specifica il tipo, giallo, storico, fantascienza, drammatico, ...ecc; nel caso della morte sospesa è un film documentario inquanto narra una vicenda veramente accaduta senza storpiarne la realtà, è vero si che non potrà mai essere fedele al 100% nella sua ricostruzione, ciò non cambia che rimane un film documentario e il nome stesso lo dice: documentario in quanto vuole documentare un fatto realmente accaduto;
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Messaggioda Roberto » gio dic 07, 2006 12:59 pm

"Film-documento" ci posso stare, visto che filma una storia vera (sempre se Simpson non ci ha lavorato un po sopra 8) ).

"5 girni, un estate" (ho la cassetta) è un capolavoro, un film bellissimo e, a parte il corpo congelato della guida (troppo ben conservato), il resto è assolutamente credibile come scene di arrampicata in montagna.

Altro grande film (con le scene di arrampicata fatte in studio 8O ) è "la montagna" con Spencer Tracy, del 1956, con una storia un po melodrammatica, ma realistico nell' assurdo di essere fatto su roccia finta.
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Messaggioda brookite » gio dic 07, 2006 14:49 pm

Roberto ha scritto: ... Altro grande film (con le scene di arrampicata fatte in studio 8O ) è "la montagna" con Spencer Tracy, del 1956, con una storia un po melodrammatica, ma realistico nell' assurdo di essere fatto su roccia finta.

mitico Zacharia certo che quando frena il nipote con le mani e una corda di canapa :?
per l'epoca comunque non sarebbe neanche stato possibile girare in parete. Anche il ghiacciaio era in studio vero ?
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Messaggioda Roberto » gio dic 07, 2006 15:10 pm

brookite ha scritto:
Roberto ha scritto: ... Altro grande film (con le scene di arrampicata fatte in studio 8O ) è "la montagna" con Spencer Tracy, del 1956, con una storia un po melodrammatica, ma realistico nell' assurdo di essere fatto su roccia finta.

mitico Zacharia certo che quando frena il nipote con le mani e una corda di canapa :?
per l'epoca comunque non sarebbe neanche stato possibile girare in parete. Anche il ghiacciaio era in studio vero ?
La scena del ghiacciaio è fatta dal vero, solo le scene di arrampcata, dove si vede Zac che toglie il ghiaccio dagli appigli, mette i chiodi e sale in A0, sono in studio.
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Messaggioda mt65 » gio dic 07, 2006 15:57 pm

Titolo originale: The Eiger sanction.
Grande Clint! Voleva essere un film di spionaggio, ne è risultato anche (per noi appassionati) un bel film di alpinismo. Molto bella la fotografia. Le scene di arrampicata sono realistiche ed emozionanti (vi ricordate la scena della scivolata della cordata sul ghiacciaio, con Clint che si ritrova penzoloni sullo strapiombo della nord?). I recenti Vertical limit and company sono solo delle americanate senza senso a confronto.
Su di un altro livello "Cinque giorni una estate" di Fred Zinneman. Bellissimo. Il mio preferito. Non male anche "La montagna", con Spencer Tracy (Zacaria), considerato l'anno di uscita (1956), a parte le pareti di cartapesta...
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