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Messaggioda boozyfede » mar feb 01, 2005 11:22 am

sicuramente, in tema montagna, il miglior libro che ho letto ultimamente ed uno dei pochi che appena terminato mi son ritrovato ad iniziarlo di nuovo è quello di Twight: semplicemente eccezionale, scritto in modo favoloso, diretto, pauroso :!: chissà conoscere l'autore dal vero 8O
"Uscire dal letto e fare di più, allenarsi di più, diventare più forte?questo è il mio vero talento naturale, quello che vorrei dare agli altri?
?la forza che ho sempre avuto dentro?. Jerry Moffat
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Messaggioda nico. » mar feb 01, 2005 11:58 am

pf ha scritto:Io sono sinceramente ammirato dallo stile di Erri de Luca, davvero unico ( e autocostruito, peraltro), ma non credo che si cimenterà mai in un libro solo di arrampicata.


Anch'io uguale, niente a che vedere con gli altri libri di cui si e' parlato nel 3d, semplicemente un'altra categoria.
Ho appena finito 'non ora, non qui' e 'tre cavalli', il secondo in particolare e' stupendo. Ogni frase.. "una pietra di fiume", per usare un'espressione che ricorre nel testo. Unica accortezza: vanno letti tutto di un fiato!

Forse non si cimentera' mai in un libro di arrampicata-alpinismo (forse, perche' diceva di cercare un compagno per salire un 8000, prestando in cambio la penna...), ma sarebbe un gran peccato, come l'arrampicata si e' liberata del bisogno di arrivare in vetta, sarebbe ora che la letteratura di montagna si liberasse del bisogno di essere cronaca o storia.
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Messaggioda pf » mar feb 01, 2005 12:17 pm

Ma, sai, Karl non è certo solo cronaca e storia e neanche Twight. Simpson sì, ma quella discesa sulla morena l'ha scritta davvero sublimamente ( o gliel'hanno stracorretta e riveduta dopo che l'editore ne intuì il potenziale?? Sai che mi è venuto il dubbio, visto che lui nella prefazione confidò che non aveva mai scritto neanche una cartolina? ). Sono tre esempi che non metto sotto un qualsiasi libro di Erri, mentre non ho dubbi nel vedere un abisso rispetto a giganti della letteratura. Tuttavia, se andiamo a guardare bene, non è che negli altri campi ci siano poi così tanti geni. Se una storia è importante, va al di là dello stile. Pensa, uno dei libri che più mi ha colpito è Caos. Era scritto normalmente, ma la potenza della storia, la nascita della teoria del caos, era devastante. Cosi' come la spedizione di Schakleton: è scritta normalmente, ma la potenza di quel racconto è gigantesca.
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Messaggioda fire?dancer » mar feb 01, 2005 12:57 pm

ah già, mi dimenticavo di Erri de Luca... mmhhh... "Il contrario di Uno" me lo consigliate ?

io invece vi consiglio questi due libri di Mauro Corona: "Nel legno e nella pietra" e "Il volo della martora".

ciao :wink:
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Messaggioda ehi man » mar feb 01, 2005 16:20 pm

pf ha scritto: Simpson sì, ma quella discesa sulla morena l'ha scritta davvero sublimamente ( o gliel'hanno stracorretta e riveduta dopo che l'editore ne intuì il potenziale?? Sai che mi è venuto il dubbio, visto che lui nella prefazione confidò che non aveva mai scritto neanche una cartolina? ). .


di simpson dev'essere pronto il film, la morte sospesa. mi sembra che l'uscita in sala sia verso marzo.
erri de luca è difficile da leggere
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Messaggioda Paolo Marchiori » mar feb 01, 2005 16:34 pm

tommy ha scritto:ah già, mi dimenticavo di Erri de Luca... mmhhh... "Il contrario di Uno" me lo consigliate ?

io invece vi consiglio questi due libri di Mauro Corona: "Nel legno e nella pietra" e "Il volo della martora".

ciao :wink:


il "contrario di uno è bello" ma un po' complicato... il "volo..." è invece splendido. L'altro di Corona non lo conosco.
Ho adorato "Angeli di luce" di Long...tra l'altro lo rileggero' prossimamente. :wink:
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Messaggioda MatteoD » mar feb 01, 2005 20:58 pm

ehi man ha scritto:erri de luca è difficile da leggere


E' al confine della poesia e questo può piacere oppure no.

Su Corona sono anche io curioso, ma perplesso. A dire il vero ho sensazioni molto contrastanti. L'anno scorso stavo per comprare "Nel legno e nella pietra", ma dopo averlo sfogliato un po' ho cambiato idea e ho ripiegato su altro. Ho fatto male?
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Messaggioda Rabezz » mar feb 01, 2005 21:13 pm

Corona scrive in maniera molto semplice, ma è nella sua semplicità che sta la bellezza: arriva al cuore delle persone e quindi è molto efficace...

anche a me è piaciuto Karl, "Montagna vissuta" e Simpson e a proposito di potenza narrativa aggiungerei Maestri "...e se la vita continua": ne esce una tale forza che commuove
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Messaggioda ram| » mar feb 01, 2005 22:05 pm

MatteoD ha scritto:
ehi man ha scritto:erri de luca è difficile da leggere


E' al confine della poesia e questo può piacere oppure no.

Su Corona sono anche io curioso, ma perplesso. A dire il vero ho sensazioni molto contrastanti. L'anno scorso stavo per comprare "Nel legno e nella pietra", ma dopo averlo sfogliato un po' ho cambiato idea e ho ripiegato su altro. Ho fatto male?


no. hai fatto benissimo.
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Messaggioda nico. » mer feb 02, 2005 0:38 am

pf ha scritto:Ma, sai, Karl non è certo solo cronaca e storia e neanche Twight. Simpson sì, ma quella discesa sulla morena l'ha scritta davvero sublimamente ( o gliel'hanno stracorretta e riveduta dopo che l'editore ne intuì il potenziale?? Sai che mi è venuto il dubbio, visto che lui nella prefazione confidò che non aveva mai scritto neanche una cartolina? ). Sono tre esempi che non metto sotto un qualsiasi libro di Erri, mentre non ho dubbi nel vedere un abisso rispetto a giganti della letteratura. Tuttavia, se andiamo a guardare bene, non è che negli altri campi ci siano poi così tanti geni. Se una storia è importante, va al di là dello stile. Pensa, uno dei libri che più mi ha colpito è Caos. Era scritto normalmente, ma la potenza della storia, la nascita della teoria del caos, era devastante. Cosi' come la spedizione di Schakleton: è scritta normalmente, ma la potenza di quel racconto è gigantesca.


Si, hai ragione, cio' che intendevo dire e' che, bene o male, quasi tutti i libri noti di montagna nascono da esperienze vere, raccontano fatti, sensazioni, spesso imprese e altrettanto spesso drammi, realmente accaduti o vissuti. Per essere piu' esplicito: non esiste la categoria romanzo.

Almeno questa e' la mia impressione, che dici?
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Messaggioda pf » mer feb 02, 2005 10:31 am

La categoria romanzo l'hanno centrata in pochi: sicuramente Karl, nei suoi due libri e anche nella biografia. Più di tutti Roger Hubank che, ti assicuro, ha scritto due libri che lasciano indietro gran parte dei romanzi che vanno per la maggiore; grande stile, grandissima storia, grande contenuto. L'avevo proposto, ma essendo appunto un romanzo esulava dagli scopi dell'editore che conosco. Chissà, magari qualcun altro lo tradurrà per l'Italia.
Sulle storie, molti libri di montagna sono noiosi e simili ad altri. Ma alcuni vale la pena di leggerli, perchè alcune storie sono davvero straordinarie. Perchè stiamo parlando di una sfera in cui ci si gioca fino in fondo, si rischia, si sopravvive a mille difficoltà ( il quadretto di Kukuzka che arriva col carrello della spesa nel condominio e viene mal squadrato dai vicini di casa che non vedevano carne da mesi è una storia da affiancare a certi ritratti di pugili...), e, diciamocelo, si muore. La morte e la tragedia colpiscono, appassionano, creano spettatori ( mettete in un titolo la parola "tragedia" o "morte" e da hobby scrivere diventerà lavoro...io resisto, ma accusatemi a piacere se un giorno dovessi cadere in tentazione!).
Infine, secondo me certi libri creano stile, cultura, visioni. E' vero, se a scrivere la biografia di Gullich fosse stato Claudio Magris ne sarebbe venuto fuori un capolavoro ed invece stiamo solo parlando di un'interessante biografia di un ragazzo eccezionale...ma ho notato una cosa: anche nelle altre discipline ( musica, matematica, storia ), raramente i biografi sono grandi scrittori. L'importante sarebbe che almeno sapessero scrivere, che so, alla Corona ( senza infamia e senza lode), e questo, lo devo ammettere, non è sempre vero. Però considerando che hanno fatto passare attricette e attoruncoli come scrittori ( grande Beppe Grillo quando, in uno spettacolo, tirò fuori libri dei cosiddetti VIP, roba da 100.000 copie che avrebbe fatto rivoltare nella tomba anche modesti insegnanti di italiano di provincia)...in fondo, dico io, la letteratura di montagna è al di sopra della media.
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Messaggioda kingbolo » mer feb 02, 2005 16:31 pm

Io consiglio tutti i libri di Joe Simpson. La morte sospese è il primo e il piu conosciuto ma tutti gli altri sono molto belli, magari piu del primo.
E veramente un bravo scrittore (e un alpinista sfigato), cosa abbastanza rara tra gli alpinisti per essere notato.

In un tutt'altro genere : confessione di un serial climber di MArk Twight ... Da brivido soprattutto per il suo cinismo

Nei peggior libri recenti letti : Sopra e Sotto di Kammerlander. E un grande alpinista ma l'ultimo libro fa veramente cagare (mentre malato di montagna non era male).

Ciao

Oli
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Messaggioda Paolo Marchiori » mer feb 02, 2005 17:13 pm

io adoro anche "Liberazione" di D.Rudatis. Bello soprattutto se si conosce la zona Civetta...
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Messaggioda fire?dancer » mer feb 02, 2005 23:14 pm

MatteoD ha scritto:
ehi man ha scritto:erri de luca è difficile da leggere


E' al confine della poesia e questo può piacere oppure no.

Su Corona sono anche io curioso, ma perplesso. A dire il vero ho sensazioni molto contrastanti. L'anno scorso stavo per comprare "Nel legno e nella pietra", ma dopo averlo sfogliato un po' ho cambiato idea e ho ripiegato su altro. Ho fatto male?


Io l'ho letto e devo dire che mi è piaciuto molto.
Sono tanti piccoli racconti che parlano di gente strana, di piante, di animali, di lavoro... e poi è scritto in maniera molto semplice e diretta.

ciao
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Re: Libri

Messaggioda Diretur » lun feb 07, 2005 22:01 pm

[quote="tommy"]
- la conquista del k.o.
- wolfgang gullich action directe
- john gill il signore del boulder

me li consigliate ?
sono scritti bene ?
:wink:[/quote]

attenendomi strettamente alla domanda, in tutte e tre i casi a parer mio la risposta, no. Ne consigliabili ne scritti bene.

Ho trovato il primo, che mi era stato presentato come un libro ironico e divertente, quasi penoso, tradotto male e di un imbarazzante umorismo anglosassone. Se a scriverlo fosse stato un autore italiano, non l'avremmo mai trovato in libreria.

La storia di johon gill si perde nei meandri della sua vita senza coglierne, a mio parere, i momenti chiave e le fasi salienti. Forse perchè non ci sono state "fasi salienti" nella sua vita di arrampicatore. Il suo è stato un percorso di ricerca assolutamente personale che ha influenzato suo malgrado (ripeto, suo malgrado) in modo indelebile la filosofia dell'arrampicata moderna. Il libro e la storia non riescono a cogliere la connessione tra la storia personale di JJ, la storia dell'arrampicata moderna e l'alone di leggenda che gravita intorno a questo straordinario personaggio; il quale a lettura conclusa appare più come un fenomeno da circo in pensione che non come un visionario precursore del clean climbing.

Il libro Action Direct è meno peggio degli altri due perchè la storia che c'è dietro è più comprensibile e lineare. Ma non è un "must".

Nonostante tutto sono contento di averli in libreria...

Riguardo a Serial Climber è molto bello e le sue pagine sono affilate come le lame di un rasoio. E' un libro da leggere, anche se credo che a colpire il lettore sia più lo stile punk a cui siamo poco abituati ed il cinismo (che a volte sconfina nella spavalderia) , che non il contenuto o la qualità delle storie. Rimane un super riferimento utile a ricordarci cosa potrebbe essere la letteratura di montagna se non fossimo stati massacrati da tutta la retorica della "lotta con l'alpe".
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Re: Libri

Messaggioda ehi man » mar feb 08, 2005 16:38 pm

Diretur ha scritto:
tommy ha scritto:- la conquista del k.o.
- wolfgang gullich action directe
- john gill il signore del boulder

me li consigliate ?
sono scritti bene ?
:wink:


attenendomi strettamente alla domanda, in tutte e tre i casi a parer mio la risposta, no. Ne consigliabili ne scritti bene.

Ho trovato il primo, che mi era stato presentato come un libro ironico e divertente, quasi penoso, tradotto male e di un imbarazzante umorismo anglosassone. Se a scriverlo fosse stato un autore italiano, non l'avremmo mai trovato in libreria.

La storia di johon gill si perde nei meandri della sua vita senza coglierne, a mio parere, i momenti chiave e le fasi salienti. Forse perchè non ci sono state "fasi salienti" nella sua vita di arrampicatore. Il suo è stato un percorso di ricerca assolutamente personale che ha influenzato suo malgrado (ripeto, suo malgrado) in modo indelebile la filosofia dell'arrampicata moderna. Il libro e la storia non riescono a cogliere la connessione tra la storia personale di JJ, la storia dell'arrampicata moderna e l'alone di leggenda che gravita intorno a questo straordinario personaggio; il quale a lettura conclusa appare più come un fenomeno da circo in pensione che non come un visionario precursore del clean climbing.

Il libro Action Direct è meno peggio degli altri due perchè la storia che c'è dietro è più comprensibile e lineare. Ma non è un "must".

Nonostante tutto sono contento di averli in libreria...

Riguardo a Serial Climber è molto bello e le sue pagine sono affilate come le lame di un rasoio. E' un libro da leggere, anche se credo che a colpire il lettore sia più lo stile punk a cui siamo poco abituati ed il cinismo (che a volte sconfina nella spavalderia) , che non il contenuto o la qualità delle storie. Rimane un super riferimento utile a ricordarci cosa potrebbe essere la letteratura di montagna se non fossimo stati massacrati da tutta la retorica della "lotta con l'alpe".


condivido appieno
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Messaggioda maoritio » mar feb 08, 2005 17:35 pm

Toh....

Qualche mese fa girava questo.....

http://www.forum.planetmountain.com/php ... php?t=8477
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Messaggioda germana » gio feb 17, 2005 15:07 pm

tommy ha scritto:questo mese ho deciso di comprarmi tre libri, ovviamente ho ancora da ordinarli, e sono questi:

- la conquista del k.o.
- wolfgang gullich action directe
- john gill il signore del boulder

me li consigliate ?


Il primo l'ho letto e non mi è piaciuto: non so se ciò dipenda dalla traduzione, ma sinceramente l'ho trovato del tutto "inconsistente", anche come humor...
Gli altri due non li conosco.



trivi ha scritto:Vabbè già che è aperto un topic sui libri vi sottopongo anch'io alcuni titoli:

"Il mio mondo verticale" Jerzy Kukuczka
"Legato ma libero" Patrick berhault
"Un posto in cielo" Bukreev Anatolij

Qualcuno li ha letti?

Il primo non l'ho letto.
Il libro di Berault e quello di Bukreev mi sono abbastanza piaciuti, vale la pena secondo me di leggerli, a patto di non aspettarsi delle opere letterarie, per quello che raccontano.

A me non è piaciuto neanche il libro della Hyll: so che scatenerò parecchie proteste ma alla fine della lettura mi sono ritrovata con dei dubbi riguardo a certe realizzazioni, che prima non avevo affatto... naturalmente è una sensazione del tutto personale.
Comunque, ho trovato il libro piuttosto ripetitivo e noioso.

Il libro di Twight invece mi è piaciuto molto: se non altro per una encomiabile mancanza di qualsiasi traccia di ipocrisia (che invece normalmente abbonda, assieme alla mai tramontata retorica, nei libri di montagna).

I libri di Simpson li ho letti tutti e li consiglio, scrive molto bene e le cose da raccontare non gli mancano ;-)

Riguardo a Herri de Luca, a me a volte piace molto, altre di meno: penso però che c'entri poco in questo topic, a questo punto potremmo allora parlare di qualsiasi altro scrittore.
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Messaggioda germana » gio feb 17, 2005 15:24 pm

Mauro Corona: ne ho letti tre, Nel legno e nella pietra, Gocce di resina e Il volo della martora.
Trovo che siano gradevoli, scritti in modo molto semplice e immediato (il che può essere un pregio;-) ), anche se non mi hanno lasciato molto in termini di "sensazioni".

Trovo invece straordinari i libri di Gobetti, in special modo Una frontiera da immaginare, ma anche gli altri: uno stile personalissimo e una grande capacità di far vivere a chi legge, anche ai non speleo come me, l'intensità di certe avventure sotterranee.
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Messaggioda germana » gio feb 17, 2005 15:34 pm

Paolo Marchiori ha scritto:
Ho adorato "Angeli di luce" di Long...tra l'altro lo rileggero' prossimamente. :wink:


Sono d'accordo, è un bel libro stile thriller, se non ricordo male, ed è ora di rileggerlo :wink:
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