Stile Alpino 003

Libri, riviste, web, link ecc.

Messaggioda grizzly » mer feb 21, 2007 9:51 am

Davide62 ha scritto: Settimana prossima me ne prestano uno per un mese, di quelli belli adatti allo scopo.
Dopodichè mi sbizzarrisco :wink:


Bien!!
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Messaggioda gug » gio feb 22, 2007 10:46 am

vinicio-admin ha scritto:Dunque, forse ti chiederai, perché Stile Alpino invece sì. Perché è una rivista, e ho sempre creduto che (salve le diversità e la possibilità di critica) è un bene che si diano notizie e/o si discuta su di esse, sempre nel limite del rispetto, cosa del resto avvenuta più volte anche per molti libri.



Appunto: penso che ci sia una differenza fondamentale fra una rivista o un libro e un prodotto di altro genere e questo perchè i primi sono dei veicoli di cultura, mentre i secondi no o solo in minima parte.
Se poi la rivista in questione è praticamente una rivista amatoriale, fatta da appassionati per altri appassionati, allora penso che siamo lontani anni luce dallo spam o dalla pubblicità di prodotti commerciali.
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Messaggioda Enzolino » mar mar 06, 2007 18:26 pm

Anche Stile Alpino 003 mi e' piaciuto molto.

Primo su tutti il racconto di Steve House ... ma poi anche gli altri ...

Molto anche Marco Vago ... con uno stile apparentemente fresco, spontaneo, onesto ed introspettivo ...

Davide e' veramente coinvolgente nel modo in cui scrive del Bianco ... quasi mi dispiaceva che il suo articolo fosse finito cosi' in fretta ... proprio bravo ... vorrei fargli i complimenti quando vedro' un suo intervento ...

E mi e' piaciuto anche il racconto di Roberto, anche se breve ...

A proposito del suo racconto, ho notato che nella loro spedizione Roberto, il suo soloist e compagni hanno usato corde fisse.
Mi son chiesto anche se, per liberare le vie HLF son state usate corde fisse e se questo non e' fuori tema per quanto riguarda lo Stile Alpino ...
Ovviamente leggere l'esperienza umana fa piacere, ma mi/vi chiedo ancora cosa si intenda per SA, sia in termini tecnici che visionario filosofici, e se il titolo della rvista impone restrizioni per i racconti ivi riportati ...

Ciao :wink:

Lorenzo
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Messaggioda Roberto » mar mar 06, 2007 19:12 pm

Allora Alp dovrebbe raccontare solo di Alpi o l' Appennino solo di appennino.
Non credo che Stile Alpino sia un vincolo per essere considerati, ma un bel nome per una rivista di alpinismo, sulla quale lo "stile alpino" è considerato come il sistema più puro per scalare una montagna.
Per quel che riguarda le corde fisse, spesso si montano ma non si nominan, molte salite hanno qualche fissa dimenticata sulla coscienza :wink:
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Messaggioda Enzolino » mar mar 06, 2007 19:33 pm

Roberto ha scritto:Allora Alp dovrebbe raccontare solo di Alpi o l' Appennino solo di appennino.
Non credo che Stile Alpino sia un vincolo per essere considerati, ma un bel nome per una rivista di alpinismo, sulla quale lo "stile alpino" è considerato come il sistema più puro per scalare una montagna.
Per quel che riguarda le corde fisse, spesso si montano ma non si nominan, molte salite hanno qualche fissa dimenticata sulla coscienza :wink:
Ciao,

Alp, puo' stare anche per "alpinismo" e comunque riferirsi alla montagna in senso lato.

Appennino non la conosco e non conosco la sua vocazione.

UP, si era prefissata di occuparsi di tutto cio' che riguardasse l'esperienza verticale nell'ambito europeo.

Per quanto riguarda SA, avevo capito dall'editoriale del primo numero che la rivista fosse orientata su cio' che riguarda lo stile alpino, se non da un punto di vista tecnico, almeno nello spirito ... ricordo era un bell'editoriale ...

Ma se cosi' non e', mi chiedo quale sia comunque l'orientazione editoriale della rivista: l'alpinismo in senso lato? :wink:
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Messaggioda Roberto » mar mar 06, 2007 19:38 pm

Enzolino ha scritto:
Roberto ha scritto:Allora Alp dovrebbe raccontare solo di Alpi o l' Appennino solo di appennino.
Non credo che Stile Alpino sia un vincolo per essere considerati, ma un bel nome per una rivista di alpinismo, sulla quale lo "stile alpino" è considerato come il sistema più puro per scalare una montagna.
Per quel che riguarda le corde fisse, spesso si montano ma non si nominan, molte salite hanno qualche fissa dimenticata sulla coscienza :wink:
Ciao,

Alp, puo' stare anche per "alpinismo" e comunque riferirsi alla montagna in senso lato.

Appennino non la conosco e non conosco la sua vocazione.

UP, si era prefissata di occuparsi di tutto cio' che riguardasse l'esperienza verticale nell'ambito europeo.

Per quanto riguarda SA, avevo capito dall'editoriale del primo numero che la rivista fosse orientata su cio' che riguarda lo stile alpino, se non da un punto di vista tecnico, almeno nello spirito ... ricordo era un bell'editoriale ...

Ma se cosi' non e', mi chiedo quale sia comunque l'orientazione editoriale della rivista: l'alpinismo in senso lato? :wink:
Io invece mi chiedo ma quanto sarai rompipalle? :roll: :wink:
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Messaggioda Enzolino » mar mar 06, 2007 19:44 pm

Roberto ha scritto: Io invece mi chiedo ma quanto sarai rompipalle? :roll: :wink:
Secondo te, da 1 a 10? :wink:
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Messaggioda Roberto » mar mar 06, 2007 19:47 pm

Enzolino ha scritto:
Roberto ha scritto: Io invece mi chiedo ma quanto sarai rompipalle? :roll: :wink:
Secondo te, da 1 a 10? :wink:
Chiediamolo a Buzz :smt003
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Messaggioda Davide62 » mar mar 06, 2007 20:35 pm

Enzolino ha scritto:....Davide e' veramente coinvolgente nel modo in cui scrive del Bianco ... quasi mi dispiaceva che il suo articolo fosse finito cosi' in fretta ... proprio bravo ... vorrei fargli i complimenti quando vedro' un suo intervento ...


Grazie Enzolino, i complimenti fanno sempre piacere soprattutto a un novellino come me, che per la prima volta ha avuto l'oppurtunità di scrivere su ciò che maggiormente ama e per certi versi conosce.
L'articolo è solo la prima metà della storia della Brenva, anch'io pensavo venisse pubblicato tutto, ma per ragioni di spazio non è stato possibile.
Per certi versi è un peccato che sia stato necessario dividerlo in due, ma così sono a posto anche per il prossimo numero :wink:
Sono stato colpito dallo scritto di Elio Orlandi, la pacatezza, la profondità e lo squisito stile (che ho addirittura trovato raffinato) mi hanno quasi emozionato.
Un'altro articolo bellissimo e quello di Vago, un esempio di umiltà e di percorso realmente in punta di piedi.
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Messaggioda Enzolino » mar mar 06, 2007 21:07 pm

Davide,

complimenti ... dev'essere che la tua passione per il Bianco e' grande perche' la trasmettevi tutta ... io della Brenva non sapevo niente ma tu raccontavi come se fossi la' al posto di quei pionieri dell'alpinismo ... immagino che ne hai letti di libri del Bianco per sapere tutte quelle cose!!!

Comunque mi ha proprio coivolto!!!

A me son piaciuti un po tutti gli articoli ... persino quelli solo descrittivi come quello di Huber, perche' mi piace usare l'immaginazione, ma anche i ragazzi che hanno ripetuto la via di Miotto ... dimostrando che l'avventura non la da solo la difficolta' tecnica ...
Di Vago l'ho gia' detto ... onesto, spontaneo, introspettivo ... bello :wink:
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Messaggioda Davide62 » mar mar 06, 2007 22:06 pm

Sul Monte Bianco ho passato forse i giorni più importanti della mia vita.....importanti per me naturalmente:roll: .
Senza pensare chissà a che cosa, ma ho girato veramente il massiccio in lungo e in largo, ho letto decine di libri, di guide, di articoli.
E' stato, ed è tutt'ora l'amore che mi accompagna da che ero un bambino, quando dalla finestra della casa in montagna lo guardavo perchè mi impressionava.
Quello che mi dici per me è una grande soddisfazione: riuscire a trasmettere, fosse anche ad una sola persona, un poco di me stesso.
Davvero grazie :wink:
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Messaggioda Enzolino » mar mar 06, 2007 23:26 pm

Davide62 ha scritto:Sul Monte Bianco ho passato forse i giorni più importanti della mia vita.....importanti per me naturalmente:roll: .
Senza pensare chissà a che cosa, ma ho girato veramente il massiccio in lungo e in largo, ho letto decine di libri, di guide, di articoli.
E' stato, ed è tutt'ora l'amore che mi accompagna da che ero un bambino, quando dalla finestra della casa in montagna lo guardavo perchè mi impressionava.
Quello che mi dici per me è una grande soddisfazione: riuscire a trasmettere, fosse anche ad una sola persona, un poco di me stesso.
Davvero grazie :wink:
Allora non mi ero sbagliato!

Grazie a te per aver comunicato la tua passione!!!

Aspetto di leggere la second aparte ... :wink:
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Messaggioda Enzolino » mar mar 06, 2007 23:41 pm

Volevo aggiungere che mi e' anche piaciuta la storia dei Ragni di cui sapevo poco e niente ... :wink:
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Messaggioda marchino » mer mar 07, 2007 9:42 am

Mi fa piacere che l'ìarticolo vi sia piaciuto e vi ringrazio per i complimenti :oops:

Riguardo al problema delle fisse sollevato da Enzolino, volevo precisare per dovere di cronaca che su AMICO FRAGILE, beh, SI: le abbiamo usate alla grande, infatti con Simo i tiri che mancavano li abbiamo liberati in due giorni diversi e siccome il sole arrivava alle 14:00 risalivamo in jumar i primi 2 tiri per concentrarci solo sullo strapiombo.....e poi io sui primi due tiri mi stresso :? :lol: ...
...comunque manca ancora la prima R.P. in giornata, cioè per ora abbiamo SOLO liberato tutti i tiri per potergli dare un grado!!
...spero di rimetterci le mani :wink: !!

Riguardo il discorso dello STILE ALPINO penso che la rivista si riferisca semplicemente alla passione, alle idee ed ai ponti che ci tagliamo alle spalle per seguire i nostri progetti, uno STILE ALPINO interiore.

Se si riferisse allo stile utilizzato nelle salite pubblicate, allora i miei articoli andrebbero tutti depennati!!
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Messaggioda pf » mer mar 07, 2007 10:43 am

L'osservazione di Enzolino è assolutamente pertinente.
E l'editoriale di Paolo Spreafico ne è un pò la risposta, anzi, più che altro ne è la riflessione.
Perchè, per esempio, lo stile alpino sul Piergiorgio e sul Murallon non è ( almeno oggi...) possibile.
Su una via come Amico Fragile e similari non è neanche lontanamente immaginabile.
E così via.
E sono tutti compromessi che pesano, nel senso che chi li abbraccia sa benissimo che sta andando a compromessi.
Credo che lo Stile Alpino abbia fatto passi da gigante negli ultimi anni, ma sicuramente applicarlo in certe situazioni...beh, ci vorrebbe un David Lama, uno Steve House, un Cesen frullati in una centrifuga. e questo è forse l'alpinista di punta del 2100, non so.
Ne parlavo ieri sera con Simone, di questo. E' chiaro che la diffusione di SA, certamente superiore a ogni aspettativa ( è diventata per certi nomi di punta stranieri una rivista di riferimento, l'unica italiana) dà delle responsabilità mica da ridere. Anche per questo, come avete visto, stiamo allargando la cerchia di collaboratori, dall'editoriale in poi. Per evitare che oggi sia Palma e domani Pincopallino a dire la sua con una rivista che fa opinione ed è di riferimento. Avrete notato che ci sono articoli con filosofie di base molto diverse. E questo è una precisa nostra volontà, andare a CERCARE articoli e persone che la pensano anche in maniera MOLTO DIVERSA da noi. Ed ecco che le contraddizioni dello Stile Alpino escono tutte. Per esempio, il 90% delle vie in Patagonia dovrebbero essere ripudiate. così anche le vie di roccia. E non parliamo dell'Himalaya...
Lo stile alpino è quindi un simbolo da raggiungere, certamente House-Anderson e Heason-Arran hanno scritto delle pietre miliari dell'alta quota e della roccia, per questo le abbiamo inseguite per la pubblicazione.
Riguardo l'articolo di Davide...beh, pubblicarlo a puntate è stato inevitabile. Non so se avete valutato quanto siano 90000 battute ( per due pareti...)...
Ci vediamo venerdì sera al concerto a Milano, visto che un centinaio di foto non pubblicate sui 4 numeri di SA per esigenze di spazio ( e, credetemi, non per valore) saranno degnamente commentate a livello sonoro
Fabio

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Messaggioda Enzolino » mer mar 07, 2007 13:44 pm

pf ha scritto: Perchè, per esempio, lo stile alpino sul Piergiorgio e sul Murallon non è ( almeno oggi...) possibile.
Su una via come Amico Fragile e similari non è neanche lontanamente immaginabile.
E così via.
E sono tutti compromessi che pesano, nel senso che chi li abbraccia sa benissimo che sta andando a compromessi.
Credo che lo Stile Alpino abbia fatto passi da gigante negli ultimi anni, ma sicuramente applicarlo in certe situazioni...beh, ci vorrebbe un David Lama, uno Steve House, un Cesen frullati in una centrifuga. e questo è forse l'alpinista di punta del 2100, non so.Ne parlavo ieri sera con Simone, di questo. E' chiaro che la diffusione di SA, certamente superiore a ogni aspettativa ( è diventata per certi nomi di punta stranieri una rivista di riferimento, l'unica italiana) dà delle responsabilità mica da ridere. Anche per questo, come avete visto, stiamo allargando la cerchia di collaboratori, dall'editoriale in poi. Per evitare che oggi sia Palma e domani Pincopallino a dire la sua con una rivista che fa opinione ed è di riferimento. Avrete notato che ci sono articoli con filosofie di base molto diverse. E questo è una precisa nostra volontà, andare a CERCARE articoli e persone che la pensano anche in maniera MOLTO DIVERSA da noi. Ed ecco che le contraddizioni dello Stile Alpino escono tutte. Per esempio, il 90% delle vie in Patagonia dovrebbero essere ripudiate. così anche le vie di roccia. E non parliamo dell'Himalaya...
Lo stile alpino è quindi un simbolo da raggiungere, certamente House-Anderson e Heason-Arran hanno scritto delle pietre miliari dell'alta quota e della roccia, per questo le abbiamo inseguite per la pubblicazione.
Adesso ho piu' o meno capito quale sia la line editoriale di SA.

Comunque non mi trovo d'accordo con la parte evidenziata in grassetto.

Lo stile alpino e' uno stile, ed in quanto tale posso decidere se, dove, quando usarlo oppure no.

Se, in base ai miei limiti, voglio fare una parete per cui non e' possibile usare lo SA, a priori sto scegliendo uno stile diverso.

Se voglio usare lo stile alpino o scelgo obiettivi piu' facili, oppure torno diverse volte come ha fatto Steve House o Mick Fowler.
In quanti hanno fallito sul Nanga Parbat in stile alpino prima del successo di House?
Twight e' tornato indietro. Eventualmente poteva salire la parete con corde fisse, ma ha preferito il rischio del fallimento piuttosto che cedere al compromesso.
Per me questo significa non accettare compromessi, senza se e senza ma.

Al contrario dire "ma si ... lo SA e' bello ma per quella salita e' troppo difficile ..." secondo me significa accettare compromessi e fare le cose con stili diversi.
L'importante e' riconoscerlo.

E mettere sul piedistallo degli alpinisti non cambia il discorso.
Se l'hanno fatto loro su pareti difficili lo possono fare altri su pareti piu' facili.
Ma lo stile e' sempre lo stile.

Nel tuo discorso, invece, anteponi la meta allo stile, contraddicendo lo spirito della vostra rivista. Mi sembra.

Per fare un'esempio.
Se faccio nascere la rivista FreeSolo e poi pubblico articoli di solitarie con la corda, scalate in cordata su Big Wall o su vie lunghe e difficili e dico che il freesolo e' comunque il riferimento da raggiungere, la cosa mi suona strana.
Perche' il freesolo e' il freesolo e se pubblico la libera sul Nose dicendo "si ... ma il Nose in freesolo e' troppo difficile ..." significa che evidentemente dovevo scegliere esperienze diverse prendendo come riferimento lo stile e non solo la prestazione altisonante.

Non so se mi sono spiegato.

Ciao :wink:

Lorenzo
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Messaggioda alter-ego » mer mar 07, 2007 14:20 pm

Concordo con Enzolino nelle sue valutazioni (ma quanto è rompiballe!! :wink: )

Lo Stile Alpino è uno stile ovvero un modo di fare certe salite. Concordo anche con Roberto quando dice che molti usano una fissa e poi non lo dicono. Enrico Rosso ad esempio, a proposito di Shivling, aveva forti dubbi sull'integrità di alcuni personaggi "puri" o che si presentavano come tali. Però gli alpinisti che fanno imprese nel nome di questo stile onestamente e che lo portano avanti come una bandiera ci sono e quindi meritano rispetto. Ed il rispetto vuol dire ammettere, come fa Marchino, che quello che si fa è distante anni luce dallo stile alpino. E con Marchino mi ci metto anche io, ovviamente, l'avevo già detto prima di lui.

detto questo credo sia una questione di moda. Ad un dato momento tutti dicono di fare una cosa perchè dà un'idea di purezza, anche quando si fa tutt'altro.
Le salite che fa Marchino e tutti gli altri, le multipitch più o meno moderne ed impegnative, non si fanno in stile alpino perchè non ha senso. Non c'entrano niente! Il fine non è quello di arrivare in cima one push, ma di "preparare" (così qualcuno non scalpita) una via impegnativa e poi salirla in libera. Se io ho un obiettivo e resto in parete mangiando male e dormendo ancora peggio, inevitabilmente giorno dopo giorno cederò sempre più a compromessi e la mia chiodatura si ravvicinerà inesorabilmente. Non è questo l'obiettivo delle vie aperte col trapano, evidentemente. Anche se una cosa è aprire su una parete in Riviera, un'altra è aprire in Groenlandia. Queste si appellano ad un altro stile, ed anche qui c'è chi lo rispetta e chi no...ognuno fa come gli pare, ma i termini per stabilire in che misura è stato rispettato uno stile ci sono.

In alpinismo ci sono molte più variabili che vanno attentamente prese in considerazione. Per questa ragione è così difficile valutare le imprese, affidare premi, creare classifiche...anche solo stabilire cos'è un buon stile.

Di certo, in tema alpinismo, lo stile alpino è un buon stile e come tale va preservato :wink: :wink:

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Messaggioda Roberto » mer mar 07, 2007 14:25 pm

"Continuiamo così, facciamoci del male!" :smt120

Enzolì, ma ddai, non si può spaccare il capello in due, il nome di una rivista non è una religione, non è peccato mortale usare delle corde fisse e neppure parlarne in una rivista con su scritto "stile alpino" :wink:
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Messaggioda alter-ego » mer mar 07, 2007 14:46 pm

Roberto ha scritto:"Continuiamo così, facciamoci del male!" :smt120

Enzolì, ma ddai, non si può spaccare il capello in due, il nome di una rivista non è una religione, non è peccato mortale usare delle corde fisse e neppure parlarne in una rivista con su scritto "stile alpino" :wink:


Robbè, non ti agitare :wink: :wink: Enzolino ha solo posto delle questioni sulla linea editoriale e Fabio ha risposto tranquillamente...mi sembra :wink: Più fan di Stile Alpino di Enzolino non c'è nessuno...lo posso assicurare :wink: :wink: Lui è una persona molto critica su tutto, quindi se apprezza una cosa non lo fa per pecoroneria, questa è la cosa che più apprezzo di lui... :roll:
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Messaggioda Roberto » mer mar 07, 2007 14:49 pm

alter-ego ha scritto:Robbè, non ti agitare :wink: :wink: Enzolino ha solo posto delle questioni sulla linea editoriale e Fabio ha risposto tranquillamente...mi sembra :wink: Più fan di Stile Alpino di Enzolino non c'è nessuno...lo posso assicurare :wink: :wink: Lui è una persona molto critica su tutto, quindi se apprezza una cosa non lo fa per pecoroneria, questa è la cosa che più apprezzo di lui... :roll:
Mica mi agito, volevo solo far notare a Enzolino che è un pignolo 8)
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