ecco quello che mi manca di FV.
L'angolo racconti.
Ebbene, eccomi qua nel mio alberghetto disperso in the middle of nowhere.
Si, perché l'aeroporto di Parigi dista almeno 80 chilometri dall'aeroporto di Beauvais.
Quando ero atterrato, qualche giorno fa, la festosa trombetta che annunciava il felice esito del volo Ryan Air fece aveva fatto fuggire numerose grosse lepri in attesa sulla pista di atterraggio.
Domattina l'aereo parte presto. Ho pensato che era meglio prendere un alberghetto nelle vicinanze.
E cosa vedo difronte all'alberghetto?
Un enorme edificio pieno di luminarie rosse: Buffalo Grill.
Corna di bufalo dappertutto.
Decido immediatamente di entrare.
Sull'ingresso enormi statue di plastica marrone rappresentano due bisonti, uno in piedi e uno accucciato e un totem, con al centro il Menu.
La reclame dice: qui i cowboy amano darsi ritrovo per una piacevole sosta golosa prima di ripartire per nuove cavalcate.
Ora io, purtroppo, per stasera grandi cavalcate non ne ho in programma.
Pero giuro che dopo la cote de boeuf da 430 grammi, un aperitivo -le pétillant du shérif - cioé una sorta di vino rosato con succo di mora dal delizioso gusto di sciroppo per la tosse, un bicchiere di vino rosso, numerose bustine di mostarda di digione, un jack daniels...
ecco comparire distintamente difronte a me, tra le poltroncine imbottite rosso fuoco, una cavallerizza che faceva sibilare una frusta e schioccava ritmicamente l'elastico della giarrettiera, con uno sguardo a dir poco compromettente.
Ho capito al volo che era meglio lasciare perdere, e che era tempo di ritornare nella mia stanzetta.
Prima pero salgo al piano di sopra e mi faccio un flipper. Inutile descrivere il flipper.
Altro che cavalcate.
Speriamo che almeno in TV ci sia la pay per adulti.