ma quanto per il libro stesso, l'oggetto fisico.
Sapere che è la prima edizione, quella del 54, e non solo, autografato dal capo spedizione stesso, Ardito Desio.
Già questo sarebbe bastato, ma la sorpresa più grande è quando girate due pagine mi trovo davanti agli occhi l'autografo di uno degli Alpinisti che hanno partecipato, ma non uno qualsiasi.
Conoscendo la storia di questa spedizione e di tutto il dopo che c'è stato non riesco ad immaginare con che stato d'animo questo Alpinista abbia messo il proprio autografo sullo stesso volume, nello stesso volume autografato da uno dei suoi accusatori



