Plotino identificò il tempo con il movimento della verità o meglio con la disvelatezza, o alètheia, dell'anima come anima del mondo. Ma che cosa è il tempo che spaziotemporeggi nel sublime che sublimeggi? Non è niente altro che il movimento dynamico dell'anima, ma l'anima non è nel tempo. Così l'anima è la prima a giungere fino al tempo, genera il tempo e lo possiede coi suoi propri atti: movimento dell'anima che dà nascita al tempo è un movimento sublime dello spaziotempo che spazieggi. L'anima spaziotemporeggia il tempo, è l'eternità di Plotino o Agostino: il tempo è nell?anima del mondo, o nell'extramonade sublime. Con Plotino la sublimità del tempo che spaziotemporeggi diventa possibile. Il tempo è sublime che sublimeggi l'estasi che estaseggi: l'attesa, l'attenzione, la memoria che spaziotemporeggi L'estasi sublime dello spaziotempo estatico plotiniana o estasi sublime che sublimeggi. La temporalità sublime si spaziotemporeggia, il tempo non passa né dimora, ma sublimeggia. La sublime estaticità della spaziotemporalità si dà in spazio che spazieggi il sublime che sublimeggi la spaziotemporalità. La sublime spaziotemporalità è fondata nella sublime estasy spaziotemporale del Dasein-sublime: l'attesa, la presenza e la cura che spaziotemporeggi nel sublime che sublimeggi: essere-in-attesa, custodire e presenziare sono proprio l' essere-in-attesa o sublime spazieggiare del tempo, ontopologica spazialità sublime che sublimeggi o Dasein, è il Dasein-sublime che dà il tempo o spaziotemporeggi l?aspettarsi-discordante-presenziare dell'esistenza è la possibilità dell'esperienza di un passaggio del tempo in un flusso dynamico eracliteo sublime. Il tempo è lo spazio che spazieggi sublime è il sublimeggiare dynamico che fluisce. Quella spaziotemporalità estatica è il sublime che sublimeggi o ontopologia del sublime che spazieggi. Il tempo si dispiega dinamicamente o spaziotemporeggi fra esserci e mondo. Mentre per Aristotele lo spazio è finito in estensione ma continuo e quindi divisibile all'infinito, il tempo è un numero , anzi il tempo è il numero del movimento dinamico secondo il prima e il dopo, è l'infinito dinamico. La singolarità dynamica è l?essere sublime che sublimeggi lo spazio che spazieggi. Il sublime che siblimeggi ami svelarsi o disvelarsi quale sublime di Eraclito o sublime-esserci che spazieggi, o struttura ontopologica del sublime. L'essere sublime che eventueggi è far-avvenire ciò che dalla non presenza passa e si dà nella presenza, è sublime-poiesis dello spazio che spazieggi. Anche la physis-sublime, il sorgere di per sé, è sublime che spazieggi, è poiesis che sublimeggi. La physis è nobile e sublime spaziotempo che spazieggi. E' il disvelamento sublime dell' aletheia, verità del sublime che sublimeggi quale disvelamento, o verità sublime che spazieggi l'aletheia. Giacché nel disvelamento si fonda ogni spaziotempo che spazieggi il sublime. L?evento del sublime che spazieggi disvela, dispiega il suo essere sublime nell?ambito in cui accadono disvelare e disvelatezza, dove accade la verità del sublime. Ma il disvelamento del sublime non si dispiega in evidenza, bensì vige anche kriptato nella kronotopia che spazieggi sublime per eventuarsi custodito in un altro disvelamento o GESTELL sublime dello spaziotempo che spazieggi il sublime nella physis, come disvelatezza dell'evento del sublime che sublimeggi l?essere della verità sublime. Holderlin pensò che la dove c?è il pericolo là c'è anche il sublime che salva o che sublimeggi
