Ei voi...con questo topic volevo avvertire i potenziali acquirenti di questo libro che non merita a mio parere 18 ? per essere letto.
Allora per prima cosa i resoconti delle scalate principali ( gran capucin, nord lavaredo, dru, pilier d'angle, per finire cn la nord del cervino) sono sommari e descritti soprattutto da un punto di vista paesaggistico più che tecnico, e a tratti riflessivo. Lecitissimo, mo' scherziamo. Ma chi di voi si aspetta, come a torto feci io, un resoconto con manovre, materiali, ecc delle scalate si prenderà una profumata bidonata con sto libro.
Poi da metà libro in poi parla delle avventure in patagonia, quindi montagna basta.
Boh non so tosi, nonostante sia un seguace del culto del Dio Bonatti, questo libro nn mi ha entusiasmato come altri di Bonatti.
Ciònonostante a p.257 c'è una chicca pazzesca in puro stile bonattiano:
"L'anno successivo quando Mauri e io stavamo per ripartire con tutto il necessario per riprendere la scalata del Torre, apprendemmo da un giornale che eravamo stati preceduti da Maestri ed Egger. Quest'ultimo vi trovò la morte durante la discesa. Il sopravvissuto invece, da lì a qualche anno, per dimostrare non so che cosa, tornò sul Cerro Torre. Ma non trovò di meglio che trapanarlo fino in cima con un compressore a motore, per fissarvi gli spit. E' un vero peccato che la conquista del picco che forse in assoluto rappresentava il simbolo della purezza, si sia avuto così poco rispetto".
Non ve lo sconsiglio, ma magari prendetelo in prestito dalla biblioteca prima di comprarlo. yo!