Le Alpi (DVD) - di Folco Quilici

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Le Alpi (DVD) - di Folco Quilici

Messaggioda solyaris » mer mag 28, 2008 17:43 pm

Tempo addietro, ho comprato "Le Alpi Di Folco Quilici" (3 Dvd), un cofanetto contenente 3 DVD, ed 8 documentari dedicati alle Alpi Italiane, opera di Folco Quilici, in collaborazione con CAI, RAI, 8 regioni, etc. etc.

http://libreriarizzoli.corriere.it/dvd/ ... 3147481993


Devo dire che è stata davvero una enorme delusione.
Non mi sono piaciute molte cose ...

I documentari descrivono le Alpi (dalle Giulie ad Ovest fino alle Liguri ad Est) attraverso una narrazione che miscela riprese da elicottero delle vette importanti, stralci di salite alpinistiche "un pò recitate", con la storia delle popolazioni umane che le hanno vissute, le vivono, con accenti alle tradizioni, gli artifatti, le architetture civili (che mi sembra piaccino tanto a Folco).

Quello che mi sembra emergere, è una visione retorica, un pò vecchia e conservatrice ... della montagna, della storia dell'uomo che la vive ... e nello stesso tempo (paradossalmente credo) un distacco, una lontananza ...
ne sono metafora le riprese dagli elicotteri (addirittura le sequenze sembra siano state girate da una coppia di elicotteri per motivi di sicurezza ...)

Quello che mi ha dato più fastidio è la musica ... (essendo io un autore di musica). E' stata usata una musica davvero bruttina ... trionfalistica ... rasserenante ... da documentario di tempi di guerra ... da dimenticare ... e mi ha infastidito anche pure un pò la retorica della "lotta con l'alpe" che non viene espressa chiaramente ma trapela un pò qua e là ...

Folco, nelle varie "introduzioni" ad ogni documentario (dove lui viene ripreso in dei monologhi in cui spiega un pò di dettagli su tecniche di ripresa, aneddoti, e rcordi, etc.), dice di amare la montagna ... non lo metto in dubbio (credo sia sciatore più che alpinista)... e forse è solo che il mio punto di vista è talmente lontano dal suo ...

Anzi tutto su dei documentari sulle alpi a questi livelli (di esperienza, di tecnica, di arte)... io mi aspetto immagini e descrizioni stupefacenti, magnificenti ... che so ... alla Rebuffat ... per intenderci (se proprio necessario fare riprese "dall'alto")... invece le sequenze mi sono sembrate banali ... quasi un doveroso elenco visivo di cime "importanti" ... ma la prospettiva dell'elicottero ... è lontana, distaccata, esterna ... ed andava almeno alternata in visioni" dal basso" ovvero ALPINISTICHE che rendevano giustizia alla grandezza di questi monti ... nòòò??

Ma forse ancora: A Folco più che la natura ... interessa la STORIA dell'uomo ... e questo in effetti mi rispose per lettera anni fà in cui un pò piccato (quasi offeso) mi rispose, quando io lo ritenevo un regista di "documentari sulla natura" (per me in un'accezione positiva!...), di interessarsi della Storia dell'Uomo, e non della Natura ...

Confesso che pensato più volte a questa risposta che infine ora capisco (dopo aver visto questi DVD).

Non ultima non mi è piaciuta l'impostazione ed il "supporto" del CAI (che se ho ben capito ha collaborato per la scieneggiatura) che a mi oavviso avrebbe potuto "inserire" un contributo divulgativo / istruttivo di maggior spessore ... invece che star lì a far la sceneggiata degli alpinisti cazzuti che "vincono" la dura montagna ... e se poi il contributo è quello dei vari spezzoni di documentari d'epoca ...

Se infine questa opera ha richiesto 8 anni di lavorazione ... non ci siamo ...

Qualcuno l'ha visto ?

giorgio
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Condanna senza attenuanti

Messaggioda caussot » mar giu 10, 2008 13:55 pm

Certo che ho visto i documentari.
Se parli solo di delusione sei troppo buono.
Bisogna parlare di schifo..
altro che delusione!!
Schifo al cubo!!

Schifo perché con denaro pubblico (dal CAI che è un ente statale e dalle Regioni e dalle province) è stato fatto un aborto durato otto anni. I film sono retorici, hai ragione, girati dall'elicottero e con scene di arrampicata fasulle e costruite. Poi Quilici non capisce un c***o di montagna e di alpinismo.. E' un uomo di mare. Altro che sciatore..
Le montagne le avrà viste solo dall'elicottero!!!
Dai film non esce fuori l'anima della montagna, l'idealità dell'alpinismo e la passione che le Alpi sanno infondere in tutti noi.
Sono film falsi che non meritano nemmeno altre parole.

La cosa che fa incazzare da bestia è l'occasione persa e la gente che invece si è riempita le tasche di soldi, da Quilici ai soloni del CAI, che dicono che fanno volontariato, ma in realtà sono dei mafiosi che magnano a tradimento aiutandosi l'uno con l'altro e facendo a gara a chi magna di più (anche nel vero senso della parola, al ristorante e negli alberghi, tanto hanno i rimborsi a piè di lista!).
E' l'ennesima fregatura che ci propina il CAI nazionale. Non se ne può più!!!!

Biosognerebbe rifondarlo o azzerarlo e lasciare vive solo le sezioni sul territorio, che sono pulite e oneste (spero!).
caussot
 
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Re: Condanna senza attenuanti

Messaggioda solyaris » mar giu 10, 2008 18:12 pm

caussot ha scritto:Certo che ho visto i documentari.
Se parli solo di delusione sei troppo buono.
Bisogna parlare di schifo..
altro che delusione!!
Schifo al cubo!!

Schifo perché con denaro pubblico (dal CAI che è un ente statale e dalle Regioni e dalle province) è stato fatto un aborto durato otto anni. I film sono retorici, hai ragione, girati dall'elicottero e con scene di arrampicata fasulle e costruite. Poi Quilici non capisce un c***o di montagna e di alpinismo.. E' un uomo di mare. Altro che sciatore..
Le montagne le avrà viste solo dall'elicottero!!!
Dai film non esce fuori l'anima della montagna, l'idealità dell'alpinismo e la passione che le Alpi sanno infondere in tutti noi.
Sono film falsi che non meritano nemmeno altre parole.

La cosa che fa incazzare da bestia è l'occasione persa e la gente che invece si è riempita le tasche di soldi, da Quilici ai soloni del CAI, che dicono che fanno volontariato, ma in realtà sono dei mafiosi che magnano a tradimento aiutandosi l'uno con l'altro e facendo a gara a chi magna di più (anche nel vero senso della parola, al ristorante e negli alberghi, tanto hanno i rimborsi a piè di lista!).
E' l'ennesima fregatura che ci propina il CAI nazionale. Non se ne può più!!!!

Biosognerebbe rifondarlo o azzerarlo e lasciare vive solo le sezioni sul territorio, che sono pulite e oneste (spero!).


Mi tocca essere d'accordo... mi sono incazzato anc'hio ed è per questo che sono qui a scriverci ...

A riguardo di Folco Quilici, dico "mi dispiace" perchè probabilmente, se opportunamente "guidato" dalla sceneggiatura (in parte in collaborazione e diretta dal CAI) avrebbe potuto rendere meglio la sua arte ... alemno come professionista/documentarista ...

Quindi, come ripeto, non me la prendo con Folco, che, come come ebbe lui stesso modo di dirmi personalmente, è interessato alla STORIA umana più che alla NATURA (in questo caso la MONTAGNA); ok ... in fondo comprendo il suo approccio che è pure interessante (ma lontanissimo da quello che è la mia "vision"... ma va buò ... ognuno ha la sua ...)

Si, il passaggio-chiave disastroso è la visione del CAI così come trapela in questi 8 documentari ...

Ora, mi sento vicino al tuo approccio (rivoluzionario) ...
ci ho pensato tante volte ...
in effetti il CAI è una metafora, una rappresentazione, una specializzazione dello STATO ...
della NAZIONE ITALIA ...
di NOI (Italiani) che facciamo qualcosa insieme ...

e la mafia ... non è un fenomeno svedese .. ma Italiano,

il CAI ... siamo noi ... :(

Che fare allora per cambiare ?

giorgio
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