xee ha scritto:Grazie della pietosa menzogna, caro

SMUACK Ti devo una birra (o una risonanza magnetica, vedi tu

)
Preferirei la birra se non ti dispiace... non foss'altro per il contesto..
Hmm, ripensandoci però

.. in un freddo ambulatorio del Beauregard.. la bella radiologa in "sotto il camice, niente" ... situazione intrigante!
xee ha scritto:Ma non divaghiamo... devi finire il racconto:
Come è andata su quella cresta?
Come siete riusciti a portare via l'amico in pre-edema?
Eddai, non lasciarci col fiato sospeso

Intanto devo precisare che l'edema se l'era beccato Sara, la mia cara mogliettina...
Lo Snow Lake è appena al di sotto del Colle Hispar, a 4.900 m.. Lo abbiamo raggiunto lungo il gh.Biafo, volevamo fare questa punta di 6.200 m, traversare poi il colle Hispar e scendere nella valle degli Hunza lungo il gh.Hispar, fino al villaggio omonimo e poi a Karimabad.
Ovviamente, per creare il massimo dei casini, l'edema si è manifestato al campo sotto al colle, esattamente a metà percorso! Ovvero, minimo 5 gg. di cammino in entrambi i sensi di marcia. A questo punto abbiamo deciso di abbandonare l'idea della vetta (ne avevamo già salita una minore nei giorni precedenti) e di proseguire per l'Hispar.
In pratica Sara si stava spegnendo.. Ogni giorno camminava sempre meno e respirava a fatica.. mangiava nulla, di notte nella tenda sul ghiacciaio sibilava come un fischietto rotto e non recuperava le forze.. un calvario, trasportarla prima con due serie di bastoncini uniti con nodi da ponteggio e passati sotto le sue ascelle per sostenerla almeno un po'.. poi siamo passati al trasporto su spalla costruendo un bastino di fortuna con il mio zaino e due bastoncini imbottiti con una coperta per appoggiare le gambe.. una roba allucinante.
Ci siamo alternati tutti a trasportarla per 10/15 minuti a testa (da tener presente che le morene laterali del gh.Hispar sulle quali si saliva e scendeva in continuazione, erano alte come minimo 100, 120 m ed erano di sfasciume verticale!!)... Dopo 6 giorni e un sacco di peripezie che non posso riportare interamente perchè diventerei noioso (neve, pioggia, valanghe, ecc.., l'ultimo tratto, per fortuna esilarante, a dorso di mulo!) siamo arrivati al villaggio di Hispar e lì, con una grande festa con i portatori e Sara che dormiva in tenda, abbiamo chiuso la parte hard di questo incredibile e avventuroso trek.. il giorno dopo siamo ripartiti sempre a piedi ( e Sara in una carriola scassata, spinta da un volenteroso quanto puzzolente pastore Hunza

) lungo una sterrata pericolosissima, interrotta in almeno una ventina di punti da frane catastrofiche! Calare Sara e carriola nei torrenti e poi farla risalire dalla parte opposta è diventato un gesto "tecnico" quasi automatico.
Ancora qualche immagine della "storia", in ordine sparso...
Sara al terzo giorno di malattia, sul gh.Hispar:
Il gh.Biafo da una cima di 5.000 metri nella zona dei Latok
Partenza da Askole, primo giorno di trek... i portatori sono carichi all'inverosimile!
Bambini meravigliosi, in un villaggio avvicinandoci ad Askole
Sul colle Hispar, 5.170 m.
Sara in carriola (non mio nonno..). Notare il gonfiore di viso e gambe dovuto all'edema..
Si stacca un seracco.. è il finimondo!

Namastè!.. masste mac nen.