da arteriolupin » gio apr 03, 2008 9:32 am
Ciao quilodicoequilonego
si, ci sono molti modi...
La mia perplessità resta, però, immutata:
che senso ha prendersela con chi va solo a far ferrate - e lo sai che ce ne sono molti - e perché, invece, non prendersela con chi dovrebbe introdurre la gente alla montagna?
Ai miei tempi, cioè quando ero un bocia ventenne (più di 25 anni fa, ormai, purtroppo), esisteva il corso di introduzione all'alpinismo, dove ti insegnavano a toglierti dalle peste e, soprattutto, a rispettare e godere la montagna: saper usare corda chiodi, ramponi e quant'altro era propedeutico a poterti gustare sane gite domenicali o del week end.
Adesso è tutto differenziato, manco fosse la monnezza per l'inceneritore...
Chi si arrampica fa climbing, oppure è un classicista, chi una volta andava a camminare ora deve saper fare nordic walking, escursionismo e magari scrambling, esistono poi i ferratisti, gli amanti dei sentieri attrezzati e lo zoccolo duro degli amanti delle ferrate "alla francese". Ci sono poi quelli dell'alta montagna, poi gli ice-climbers, quindi i ciapsolisti, gli sci-alpinisti e così via... E sembra quasi di assisstere alla situazione dell'ex jugoslavia o dell'ex URSS dopo le implosioni politiche e la nascita di miriadi di rivendicazioni identitarie...
La battaglia tra ferratisti ed antiferratisti è sterile. Sterile perché avviene contro chi usufruisce delle ferrate e non contro chi le progetta ad arte; sterile perché gli organi preposti - CAI in primis - ormai danno per assodato che esista un "movimento" chiamato ferratismo che porta denaro alle sezioni, ai rifugi e bla bla bla... Chi dovrebbe poter dire - come ai miei tempi "bocia, visto che te te si divertìo sula Tomaselli, vien a farte el corso" e dopo tre mesi di adeguato terrorismo mandare i ragazzi su sane creste di terzo e quarto, su pareti e spigoli dal IV in su, beh... Non lo fa.
Non lo fa più perché il "prodotto" non è allettante: allettante è ciò che fa "notizia" oppure che è "figo" a livello lessicale e, magari, è assistito dai processi di marketing... Vendita di attrezzature e, magari, di abbigliamento e quant'altro...
trent'anni fa avevo i pantaloni alla zuava, scarponi da montagna della mutua e le prime ferrate, a 15 anni, erano fatte con la sola assicurazione delgi insulti dei più grandi. Solo per una ferrata un po' più difficile mi hanno messo una corda in vita... Eppure andavamo che era un piacere...
Presto abbiamo imparato ad usare l'imbrago, le scarpette, a mettere chiodi e dadi. Ok. E' una storia comune...
Ma, oggi come oggi, mi pare che il tutto si sia rovesciato: tutti acquistano il meglio dell'offerta dal punto di vista tecnico. Tutti hanno tutto... Manca solo la base, la conoscenza e, forse, il vero amore per la montagna.
Andare per ferrate non invasive, non eccessive, logiche e piacevoli è certamente bello, l'ho fatto e lo farò (almeno finché AM e QLDQLN non le avranno messe fuori uso)... Ma averlo come unico punto d'arrivo e non solo come mezzo per il vero fine - che dovrebbe essere la Montagna nel suo complesso, mi pare invero riduttivo.
Fosse possibile, farei ricominciare tutti daccapo. Partire dai sentieri nei boschi, imparare a salire e traversare su sentieri sempre più esili... Quindi su ghiaioni, prime roccette, tratti innevati e così via...
Sarà così che i movimenti, l'equilibrio, il colpo d'occhio per valutare l'itinerario e/o le condizioni del terreno diventeranno automatici...
Allora andare ad acquistare ciò che serve ed imparare ad usarlo sarà un ulteriore passaggio naturale...
Allora, forse, si smetterà di cercare di creare ferrate illogiche, verranno tenute più in considerazione le attrezzature per certe parti di alcuni sentieri o vie, verrà dedicata cura al mantenimento dei sentieri (senza mettere segni al minio ogni 30 cm, magari...), e - soprattutto - verranno meno discussioni isteriche e sterili sui vari -ismi - del mondo-alpinismo e ci si dedicherà di più alle varie sfaccettature e possibilità che l'andar per monti offre.
Non sarà così necessario far perdere tempo ad AM o QLD per andare a togliere spit, resinati, catene, pioli e quant'altro dalle montagne...
Ci si troverà da qualche parte, dopo essere saliti, ognuno a suo modo, a mandarsi reciprocamente in mona ed a bere un buon bicchiere...
Lo so, è forseun sogno, ma perché non sperarci?
Buone Monagne a tutti
Siate tolleranti (in montagna, siatelo meno altrove)