Ferrata Crench, Crone di Idro - Prealpi Bresciane

Vie ferrate ed escursioni impegnative nelle Dolomiti e nelle Alpi

Ferrata Crench, Crone di Idro - Prealpi Bresciane

Messaggioda arteriolupin » mar gen 29, 2008 12:52 pm

Buongiorno,

non è mia intenzione rinvigorire la ormai annosa lotta chi è pro e chi contro le ferrate.

Umilmente, posto nel forum una piccola relazione, perfettibile e certamente non esaustiva, della nuova ferrata creata a picco sul Lago di Idro. Una ferrata decisamente non per principianti, non addomesticata come la maggior parte degli itinerari di nuova concezione (alla francese, che, per inciso, non mi piacciono); la salita prevede l'esame attento di ogni appoggio e di ogni appiglio, dato che la quantità di terriccio e di roccia instabile, sgretolantesi ad ogni "tirata di appiglio", la rende particolarmente necessitante di attenta analisi ad ogni movimento.
Un ottimo allenamento, in sicurezza, per itinerari di ben altra levatura, che prevedano, oltre a sapersi muovere sulla roccia e sulla verticale, il saper affrontare terreni ripidi, roccette, passi su sfasciumi e/o terreni franosi. Dal punto di vista panoramico, stupende le visuali sul Lago e sulle montagne circostanti.

Sperando di essere stato utile, anche solo per una discussione futura (che tanto non troverà mai una soluzione), saluto calorosamente chi legge.

Arterio Lupin

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Ferrata Crench a Cima Crench 778 m., Prealpi Bresciane, Sottogruppo del Manos-Zingla

Relazione a cura di Luca Calvi, gita effettuata in data 27.01-2008 da Luca Calvi, Daniele Rossini, Alessio e Federico Maran, Claudio Bergamin - I Bradipi di Montagna.

Crone di Idro, Lago di Idro, BS

Nuova via ferrata, inaugurata nel 2007, creata dal benemerito Gruppo Sentieri Attrezzati di Idro.
L'itinerario permette di salire la breve ma pressoché verticale parete S di Punta Pelada (632 m. s.l.m.), a picco sul Lago di Idro, per poi trovare la sua logica continuazione sulla crestina che, passando per una piccola sella poco sotto la cima di Punta Pelada, porta ai 778 m. della panoramicissima cima Crench.

Luogo di partenza è Idro, raggiungibile da S, seguendo la strada della Valsabbia in direzione Madonna di Campiglio in circa 45 min. dall'uscita di Brescia Est (attenzione alla concentrazione di autovelox e controlli della velocità a qualsiasi ora del giorno), oppure da Nord, passando per Storo. Per raggiungere l'attacco bisogna portarsi a Crone di Idro (370 m.), frazione situata al limite sud-orientale del lago (indicazioni chiare e sufficienti, attenzione arrivando da Sud, la svolta a destra si nota all'ultimo momento). Entrati nel paese, oltrepassare il centro seguendo la strada per Vantone e, circa 300 m. dopo il centro, prendere la stradina che sale a destra (via Preonde), proprio sotto le pareti incombenti del Crench (cartelli segnalatori evidenti per la via ferrata, la via normale e la palestra di roccia). Alla fine della stradina possibilità di parcheggio per una decina di automobili. Eventualmente parcheggiare in paese e portarsi in fondo a via Preonde in 10 min. a piedi.

Attacco: dal parcheggio di via Preonde seguire le ottime e chiare indicazioni che, passando per un piacevole boschetto, portano in 10-15 min. all'attacco della via ferrata a circa 400 m., presso il quale è stato ricavato spazio sufficiente per potersi imbragare e cambiare senza problemi.

Percorso: l'itinerario sfrutta una serie di pilastrini addossati l'uno all'altro, collegati da piccole cengette o brevi sentierini - piccoli salti in parte rocciosi e in parte franosi di raccordo, che permettono una salita praticamente verticale della parete Sud di Punta Pelada (632 m). La via è molto ben attrezzata con nuovi cavi d'acciaio che accompagnano costantemente la sicurezza dei percorritori. In due punti incontriamo anche alcuni pioli (1 una volta e 3 la seconda) oltre a qualche brevissimo tratto di catena supplementare per permettere il superamento di un paio di strapiombetti un po' ostici.
La via è estremamente logica, segue la verticale dei pilastrini seguendo i punti di minor resistenza ed i punti di collegamento più logico tra un pilastro e quello successivo. Lo sviluppo totale è di meno di 400 m. per un dislivello di percorso attrezzato di circa 200 m. I tempi di percorrenza della sola ferrata - estremamente variabili - li calcolerei in circa 1,30 - 2,00 h soste fotografiche comprese.

I punti chiave, a mio parere, sono tre: una sorta di placchetta poco appigliata ma appoggiata poco dopo l'attacco, in cui il movimento in salita leggermente strapiombante verso sinistra può causare una qualche perdita d'equilibrio; poi due strapiombetti, uno a circa metà via ed il secondo poco prima della fine, peraltro facilitati da un paio di staffe e da una catena supplementare. Una salita di "tecnica" facilita la progressione e permette di risparmiare forze, fermo restando, però, che è possibilissima l'uscita "di forza" o "di braccia" per togliersi dagli impicci in caso di necessità.
Dopo l'ultimo strapiombino la parete si abbatte e, dopo pochi metri di cavo praticamente sull'erba, ci si trova sulla piccola vetta, di fronte alla croce a gustare un panorama mozzafiato sul lago di Idro.

La difficoltà puramente tecnica del percorso è, a mio parere, "B" con tre punti "C+" o, a piacere, AD con due passi D+. Un grado di difficoltà in più, tuttavia, dev'essere attribuito a tutta la via per il pericolo oggettivo rappresentato dall'alto grado di franosità del terreno e di friabilità della roccia. ogni singolo passaggio, da quelli più semplici (mai troppo semplici, si faccia attenzione, non è un percorso facile, per nulla) a quelli più difficoltosi (una placca mal appigliata poco dopo l'inizio e due strapiombetti ostici, uno a circa metà e uno poco prima dell'uscita). Probabilmente una maggior frequentazione dell'itinerario (auspicabile, data la bellezza e la panoramicità dello stesso) provvederà a ripulire lo stesso.
Per il momento, però, la difficoltà oggettiva del percorso, ribadisco, dovuta alla presenza di terriccio e di molte prese ed appoggi instabili e pronte a cadere (indispensabilissimo il casco), mi porta a valutare la via ferrata "C" con tre passaggi "D" o, secondo un'altra scala, "D" con tre passaggi "MD", ovvero "Difficile" con tre punti "Molto Difficili".

Discesa: la logica continuazione del percorso volge dalla vetta verso Est. Un sentierino ben segnato scende dalla vetta lungo un'esile crestina per una trentina di metri fino ad una selletta dalla quale parte verso Sud (a destra, scendendo) un sentierino che, in caso di necessità, riporta alla base in poco meno di mezz'ora. In assenza di complicazioni, da non perdere da detta selletta è la risalita per crestina e piacevole boschetto pensile, grazie ad un sentierino ricavato ad arte dal Gruppo Sentieri Attrezzati, fino alla massima elevazione, Cima Crench (778 m.), che si raggiunge in meno di mezz'ora di ripida salita. Poco prima della cima è possibile visitare una postazione della seconda Guerra mondiale, scavata nella roccia. Dalla cima, dopo le foto di rito e dopo essersi saziati di un panorama che comprende le Dolomiti di Brenta e le Prealpi Bresciane (dalla Corna Blacca al Dosso Alto fino al Gaver), si scende per sentiero sempre ottimamente segnato in dieci minuti alla Cocca di Idro, da dove, parallelamente alla provinciale che scende da Capolago, un altro sentiero sempre ottimamente segnato in meno di mezz'ora ci riporta al parcheggio.


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P. S. Se lo reputate utile, prossimamente potrò postare qualche foto dell'itinerario.
Di nuovo grazie a chi ha avuto la bontà di leggermi.

Buone montagne a tutti.
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Re: Ferrata Crench, Crone di Idro - Prealpi Bresciane

Messaggioda kala » mar gen 29, 2008 13:35 pm

arteriolupin ha scritto:P. S. Se lo reputate utile, prossimamente potrò postare qualche foto dell'itinerario.


Utile no, interessante sì: posta pure. :)
Grazie per la relazione.

Se stringi il pugno la tua mano è vuota: solo con la mano aperta puoi possedere tutto.
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Messaggioda Vally » mar gen 29, 2008 17:05 pm

CIAO arterio!!!! :lol:
visita www.clubaquilerampanti.it
il mio sito di montagna!!!!!!
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ferrata Crench

Messaggioda Aruges » ven feb 01, 2008 11:30 am

Salve a tutti,
sono nuovo in questo forum . Lo leggi da molto tempo . Sono ferratisto praticante da qualche anni. Ho fatto molte ferrate de Europa e particolarmente negli Dolomiti che mi piacono molto e ancora quelle ferrate di Valle di Susa e d'Aosta.
Tutto quello per presentarme a voi .
Voglio dire a Arteriolupin grazie mile per l'informazione da quella ferrata Crench. Sarà per mi l'occasione di visitare il lago di Idro e la sua regione.
Ciao.
Aruges
 
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Messaggioda arteriolupin » ven feb 01, 2008 13:14 pm

Salve Aruges,

grazie a te per il commento alla relazione.

Sono a disposizione per eventuali info sulle zone che conosco bene, quindi Dolomiti, Alpi Carniche, Prealpi Lombarde.

Buona permanenza.

Ti indico altri due siti dove potrai trovare molte info sulle ferrate


www.vieferrate.it

www.clubaquilerampanti.it

Buone montagne

P. S: Invece di definirti "ferratista", che è riduttivo, deifnisciti "amante dei monti"... I modi di andar per i monti non hanno confini... E non di sole ferrate vive l'uomo (e nemmeno la donna).

Ciao
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Messaggioda desio » gio mar 06, 2008 15:18 pm

La ferrata in questione non sapevo neppure che esistesseBravo arterio per la segnalazione di vieferrate.it ,sito davvero molto interessante.Per caso fai parte dello staff del sito?
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Messaggioda quilodicoequilonego » gio mar 06, 2008 21:54 pm

Questo sentiero di accesso è molto faticoso,franoso e privo di vere indicazioni per l'attacco anche se guardando prima lo sviluppo della via sul tabellone SAT,posto sul marciapiede dopo la Chiesa,è intuibile la direzione giusta.Arrivati all'attacco -570mt- è il caso di prendere fiato indossare l'imbracatura e di guardare la splendida vista sul lago di Toblino ed il suo castello,panorama che oltretutto accompagnerà quasi costantemente durante l'intera salita .



COSA GHE VOL, L'AUTOSTRADA PER ARIVAR AL'ATTACCO ?????

SE BONI DE PERDERVE ANCA A TROVAR EL CESSO A VOSSA CASA, E CAGARVE EN LE BRAGHE...

SU TUTI COME LE PEGORE DAI !!!

DOPO SE VEN ZO 'N GIAROL I LA SE'RA PER METERLA EN SICUREZA...

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Messaggioda arteriolupin » ven mar 07, 2008 1:12 am

X Desio: no, non faccio parte dello staff del sito. Giro anche sul forum collegato a quel sito, ma non sono uno dello staff. In ogni caso, i tuoi "ringraziamenti" mi hanno fatto piacere.

X Enzoquilodicoequilonego: la diatriba è vecchia... I percorsi attrezzati sono nati con altre finalità... E con ben altra etica di costruzione... Il problema - che tu porti all'evidenza della discussione in un modo un tantino polemico e colorito - è, purtroppo, collegato alle, chiamiamole, nuove modalità di introduzione all'alpinismo dei fruitori della montagna... Un tempo sapersi muovere per ghiaioni, roccette, prati scoscesi e simili era la base per poi arrivare alle ferrate e, quasi in una sorta di naturale sviluppo, da ragazzi, andare a fare un sano corso, imparare a mettere giù le protezioni e poi farsi le vie, prima classiche poi sempre più difficili... Adesso un corso prevede poche lezioni teoriche, tutti su come salami fino al 6a... Oppure mezza lezione, due ferrate e via... Poi, se un sentiero non ha 25 bolli al m2 oppure ha tre metri di secondo grado in discesa, addio...

Capisco la tua verve polemica, quilodico... Cionondimeno la colpa non è del fruitore, ma di chi apprezza che alla montagna ci si avvicini sempre più in modo "soft"... Magari con una climbovia che porti lo pseudoscalatore gia imbragato e inscarpettato all'attacco, per poi fargli trovare cavi di assicurazione e bla bla bla ogni mezzo metro... Bar sulla cima ed ovovia di discesa...

Che sia questo il futuro? Nemmeno andare a togliere spit, cavi e pioli può risolvere il tutto... Anca se i cava tuti, ghe sarà qualcun che li rimete... e pezo de prima...


In ogni caso, buone montagne a tutti
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Messaggioda quilodicoequilonego » sab mar 08, 2008 10:56 am

arteriolupin ha scritto:
Che sia questo il futuro? Nemmeno andare a togliere spit, cavi e pioli può risolvere il tutto... Anca se i cava tuti, ghe sarà qualcun che li rimete... e pezo de prima...


In ogni caso, buone montagne a tutti


'serve poco questo...., non basta quello.....'

sbattersene i c@glioni invece :smt102 , questa è la soluzione a tutti i problemi, vero ?

:smt038 :smt038 :smt038 :smt038 :smt038 :smt038 :smt038 :smt038
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Messaggioda arteriolupin » sab mar 08, 2008 23:29 pm

Porre la questione, porsi anche domande, magari in libertà, così come può avvenire su un forum non vuol dire sbattersene i coglioni...

Più disfattista e improduttivo è lanciare, tra altre contumelie, frasi con la pretesa di essere tranchant mentre, in realtà, non si tratta nemmeno di battute...

Cercare di inquadrare il problema, sentire il maggior numero di campane, evitare di essere novelli Don Quixote, magari, aiuterebbe.

Con tutto il rispetto

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Messaggioda desio » sab mar 08, 2008 23:47 pm

quilodicoequilonego ha scritto:Questo sentiero di accesso è molto faticoso,franoso e privo di vere indicazioni per l'attacco anche se guardando prima lo sviluppo della via sul tabellone SAT,posto sul marciapiede dopo la Chiesa,è intuibile la direzione giusta.Arrivati all'attacco -570mt- è il caso di prendere fiato indossare l'imbracatura e di guardare la splendida vista sul lago di Toblino ed il suo castello,panorama che oltretutto accompagnerà quasi costantemente durante l'intera salita .



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Messaggioda quilodicoequilonego » lun mar 10, 2008 8:59 am

desio, oltre che mona, devi essere davvero un zoticone ardito :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
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Messaggioda quilodicoequilonego » lun mar 10, 2008 9:04 am

arteriolupin ha scritto:Porre la questione, porsi anche domande, magari in libertà, così come può avvenire su un forum non vuol dire sbattersene i coglioni...

Più disfattista e improduttivo è lanciare, tra altre contumelie, frasi con la pretesa di essere tranchant mentre, in realtà, non si tratta nemmeno di battute...

Cercare di inquadrare il problema, sentire il maggior numero di campane, evitare di essere novelli Don Quixote, magari, aiuterebbe.

Con tutto il rispetto

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senza alcun rispetto, ti dirò che qui dentro dico quel c***o che mi pare, senza stare a menarmela

e stai tranquillo, che cercare di farmi cambiare, dà lo stesso risultato che fare una sega a un morto

e non preoccuparti che i miei risultati li ottengo, guarda quanta gente che mi sta sulle palle, che riesco a fare incazzare qua, mentre rido :D
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Messaggioda arteriolupin » lun mar 10, 2008 12:28 pm

Si, l'ho notato e lo noto. E ti dirò, inoltre, che apprezzo molto questo tuo approccio da falso rompicoglioni, da spaccaballe costruito...

Si incazza solo chi non è in grado di capire che, dietro un'apparente volgarità, si cela un animo polemico, contestatore e, soprattutto, ridanciano.

Del resto, il parlare, l'esprimersi per paradossi o usando forme apodittiche e apoftegmatiche non è una novità.

Non riesci a fare incazzare me che, molto asetticamente, mi diverto ad esaminare il tuo stile e, al di là della forma, vedo di andare ad enucleare il quilodicoequilonego-pensiero... Vedo, però, che riesci a farne incavolare parecchi e, verosimilmente, te la ridi di gusto.

Del tuo rispetto, sia chiaro, non è che mi interessi più di tanto... E' una forma gentile per dire che no me ne potrebbe fregar di meno... E', invece, un esercizio di forma e di diplomazia, da parte mia, aggiungere formalismi quali "con tutto il rispetto"... Formalismi ai quali hai abboccato subito, senza notare il mio ghigno satanico.

In ogni caso, siccome adoro i ropicoglioni, soprattutto quando partono da idee chiare e non da necessità di dare aria alla bocca o di muovere le dita, mi auguro di leggere ancora, a lungo, i tuoi pareri mascherati e/o infarciti da supreme cavolate di dubbio gusto ed infimo stile... Talmente infimo da diventare eccellenti se trattasi di esercizio di scrittura volto a cercare il risultato.

Cordialmente, un sano vaffa


Arterio
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Messaggioda quilodicoequilonego » mar mar 11, 2008 13:36 pm

non è l'abito che fa' il monaco

ricambio il fanculo :wink:
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Messaggioda ganzo » mer mar 12, 2008 14:24 pm

Ciao Desio:Condivido

PS non sono per nulla incazzato anzi!!!!
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