cuttack ha scritto:Ridetto questo, il paragone che fai non regge: una ferrata è un'enorme infrastruttura fissa che porta all'antropizzazione spinta di un vasto ambito altrimenti risparmiato, mentre aprire o solamente percorrere una via può significare esclusivamente libertà di movimento sul territorio.
Che poi lo stile e i metodi di molti apritori sia indegno è verissimo. E svergognare stile, metodi e apritori è un atto dovuto. Ma vietare l'apertura di vie significherebbe invece proibire la libertà di spostamento autonomo. Libertà di spostamento autonomo.
Come al solito mi pare che a seguire i tuoi ragionamenti si finisce per farla fuori dal vaso...
Anche impedire di salire le montagne in moto o in fuoristrada è "proibire la libertà di spostamento autonomo".
Anche percorrere un sentiero porta ad "un'antropizzazione spinta di un vasto ambito altrimenti risparmiato".
Anche gli alpinisti che semplicemente ripetono vie aperte da altri "non possono rivendicare limitazioni di libertà se non possono fare un percorso perchè non gli è stato aperto".
La ragione è un'arma potente, ma come ogni arma può fare male alla stessa persona che la usa. Così, se si seguono fino in fondo tutti i ragionamenti qui esibiti per sparare contro le ferrate si finisce per vietare qualsiasi attività in montagna. Qualsiasi.
L'antropizzazione è maggiore in qualsiasi falesia che su una ferrata, le erbette endemiche che possono venire rovinate dai ferraioli vengono in egual modo rovinate dai rocciatori o dagli escursionisti.
Se bisogna partire dai piccoli delitti contro l'ambiente e non occuparsi solo di quelli grandi allora partiamo dai chiodi piantati per fare sicura ai rocciatori: sono una cosa piccolissima, come volete voi, ma una volta piantati, anche se tolti, lasciano la montagna diversa da come era prima.
Anche il freeclimber che si lascia cadere qualche sasso nel suo piccolissimo rovina la montagna.
Ognuno di questi ragionamenti, portato alle sue estreme conseguenze, porta ad una conclusione che gli stessi anti-ferraioli inferociti non sopporterebbero.
La soluzione è quella di fermarsi, di porre un limite dove il gusto soggettivo dice che un limite bisogna porlo. Tutti in questo 3d pongono un limite secondo i loro criteri soggettivi. E' inutile tirare fuori ragionamenti astrusi che non vanno da nessuna parte.
Poi questi criteri, essendo appunto soggettivi, sono diversi da persona a persona: io, pur non essendo un "ferraiolo" incallito, credo che un cavo metallico si possa anche sopportare su qualche montagna,molto più che una seggiovia o una pista da sci, per esempio. Da qui a volere ferrare ogni montagna però ce ne corre.
Alcuni di voi pongono questo limite un po' più in basso, ed è un atteggiamento del tutto lecito.
Riguardo alla ferrata abusiva sullo Stevia,mi ha talmente rotto le scatole che mi viene voglia di andare a tirarla giù così si smette di parlarne.
Io è un altro, ma la frase non è mia.