Riporto un post di Zerotermico, apparso recentemente sul sito
www.vieferrate.it - per la precisione sul forum,
http://freeforumzone.leonardo.it/discus ... dd=7787594
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Durante la prima decade di agosto, sul TG regionale della Valle d'Aosta, vedo il servizio d'inaugurazione dello Chalet Beck Peccoz (vecchio casotto, in pratica abbandonato, all'ombra del versante sud della Becca di Nona), posto poco sotto il Col Carrel, quindi nelle immediate vicinanze del vetusto bivacco Federigo/Zullo, posto esattamente sul colle.
"Finalmente!" esclamo, perchè le condizioni del bivacco sono così così, dati i gloriosi anni di servizio. Inoltre, con la presenza della ferrata all'Emilius è diventato un bivacco angusto: 9 posti, ma anche scomodi.
Anzichè costruire un nuovo bivacco si è fatta la scelta logica di utilizzare il predetto "chalet" ... è quello che penso.
Ascolto l'intervista all'orgoglioso sindaco che, tronfio nel suo compito istituzionale annuncia che "è stata riadattata questa casa di caccia abbandonata, affinchè la popolazione di Charvensod - comune a ridosso di Aosta - ne possa trarre giovamento". Non ci bado più di tanto a questa frase, pensando ad un refuso, oppure ad un mio stato di rimbambimento ... ma nel frattempo le parole ascoltate mi rimangono in testa.
Mi rimane comunque il dubbio: cosa intendeva il sindaco per "la popolazione di Charvensod". A pochi giorni da un giro alla ferrata, con la prospettiva di dormire al vetusto Federigo, cerco sul web (
http://www.comune.charvensod.ao.it/) informazioni sul nuovissimo Chalet Beck Peccoz. Sul sito del comune di Charvensod, appare la locandina dell'inaugurazione, ma non ci sono altre notizie.
Uso il form per richiedere informazioni e, rimanendo di stucco, ottengo risposta in pochissimi minuti ... allego un rigoroso copia e incolla delle mie richieste ... (il bivacco è aperto? oppure devo recuperare la chiave da qualche parte? ... etc etc ...).
Ecco la sorprendente risposta!
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Buongiorno.
In merito alla sua richiesta sullo chalet Beck Peccoz, le comunico che le chiavi sono a disposizione soltanto per i residenti del Comune di charvensod presso l'ufficio anagrafe durante il normale orario di apertura al pubblico.
A disposizione.
Cordiali saluti.
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SOLTANTO PER I RESIDENTI DEL COMUNE DI CHARVENSOD!
Ho inutilmente, quanto garbatamente protestato in risposta a quanto inviatomi dalla cortese impiegata comunale. Ovviamente nessuna controrisposta.
Rimane il Federigo/Zullo per noi non charvensodesi. Sempre meglio che dormire fuori a quasi 3000 metri. Però ... questa cosa è davvero inaccettabile, incivile (peggio degli atti di teppismo che probabilmente vuole prevenire) ed immorale, oltre ad andare al di là di ogni logica sulle strutture destinate all'alpinismo/escursionismo.
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Ora, se lasciano l'utilizzo dello Chalet ai soli Charvensodesi (ne sono pienamente liberi), non vedo perché non aspettarmi che, prima o poi, "informatizzino" la ferrata dell'Emilius con qualche diavoleria, volta a controllare e monitorare la ferrata stessa... Da qui la mia battuta (ma non troppo) su una osrta di chiavetta per l'accesso alla ferrata, di quelle che permette di far spuntare il tibetano od i pioli all'inserimento... Attrezzature che, beninteso, saranno controllate da un computer ad energia solare che provvederà a far rientrare nella nuda roccia gli ancoraggi stessi dopo il passaggio degli escursionisti paganti...
Forse inventeranno anche il Telepass per ferratisti ed alpinisti...
Cronache dal futuro o cazzate arteriolupiniane del lunedì mattina?
Ai forumisti l'ardua risposta...