da Enzolino » mar giu 01, 2004 15:53 pm
da sergio63 » mar giu 01, 2004 15:58 pm
da Mago del gelato » mar giu 01, 2004 16:31 pm
da grizzly » mar giu 01, 2004 16:48 pm
da quilodicoequilonego » mar giu 01, 2004 17:06 pm
da aculnaig » mar giu 01, 2004 17:16 pm
da yinyang » mar giu 01, 2004 17:19 pm
da Boots » mar giu 01, 2004 17:20 pm
da grizzly » mar giu 01, 2004 17:35 pm
da Enzolino » mar giu 01, 2004 17:40 pm
da kravun » mar giu 01, 2004 17:44 pm
Enzolino ha scritto:So che molti climber storceranno il naso, ma quando penso a diverse esperienze di arrampicata mi accorgo che numerose vie con la roccia rotta, insicura, precaria sono tra quelle che hanno lasciato le tracce piu? profonde nel mio vissuto emotivo.
Per me arrampicare su marcio non e? solo ?arrampicata? nel senso convenzionale del termine. Ovvero, individuare gli appigli e caricarli nella direzione giusta con un opportune bilanciamento del corpo, avanzando in maniera armonica. Arrampicare su marcio significa capire la roccia. Penetrare la roccia con lo sguardo e con l?inconscio e capire se quell?appiglio puo? tenere il nostro corpo.
Arrampicare su marcio a volte e? come danzare in una stanza di cristalli dove un minimo errore porta al crollo ed al fallimento, per cui l?attenzione e la consapevolezza nei confronti della roccia devono essere massimi.
Sarei curioso di sapere da voi cosa pensate dell?arrampicata su roccia marcia e se a voi inspira il senso della sfida o quello della repulsione.
Grazie
Ciao
Lorenzo
da grizzly » mar giu 01, 2004 17:51 pm
Enzolino ha scritto: ... il friend nel mio imbrago. Ma mentre mi sono spiaccicato alla parete in quel passo di VII ho pensato...
da pietrodp » mar giu 01, 2004 17:52 pm
da MarcoS » mar giu 01, 2004 17:54 pm
da Enzolino » mar giu 01, 2004 17:55 pm
grizzly ha scritto:Enzolino ha scritto: ... il friend nel mio imbrago. Ma mentre mi sono spiaccicato alla parete in quel passo di VII ho pensato...
Cristo Enzolino, VII su roccia marcia... Dimenticami!
da kravun » mar giu 01, 2004 18:05 pm
da grizzly » mar giu 01, 2004 18:12 pm
Enzolino ha scritto: il tizio ha fatto cadere i sassi da sopra su un V ... tutti hanno trovato piu' difficile il V del VII
da Ser-gio » mar giu 01, 2004 18:13 pm
da Enzolino » mar giu 01, 2004 18:18 pm
Come giustamente fai notare esistono diversi tipi di marcio. In una stessa via ci puo' essere un tratto marcio ed il resto di roccia buona. Nell'esperienza che ho riportato il marcio era sopra il tiro di VII e non durante. Il marcio era in un tiro di V e nel VII in questione ci sono fittoni belli grossi e relativamente vicini (~ 1.5 m). Quindi non ho detto che arrampico su VII grado di roccia marcia ma che mentre ero nel tratto con quelle difficolta', e protetto da una corda sola, il tizio di sopra ha fatto cadere dei bei massi da un chilo che mi hanno sfiorato rischiando di beccare la corda a cui ero legato.kravun ha scritto:Ciao Lorenzo...
Sicuramente se arrampichi sul 7° grado su roccia marcia, non posso certo insegnarti nulla.
Io su quei gradi, nelle poche volte che ci salgo, mi cago l'anima solo all'idea di esserci sopra!
Ma precisamente cosa intendi per marcio? Marcio proprio marcio che ti restano in mano i ronchioni oppure semplicemente che si staccano delle scagliette?
da grizzly » mar giu 01, 2004 18:55 pm
Enzolino ha scritto: A mio avviso in certe pareti la qualita' della roccia limita la possibilita' di aprire vie di una certa difficolta', perche' o il climber deve trovare soluzioni ben calibrate altrimenti molte tacchette salterebbero via subito. Interessante ...
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