questa cosa mi ha lasciato un pò perplesso...

Area di discussione a carattere generale sull'arrampicata.

questa cosa mi ha lasciato un pò perplesso...

Messaggioda rugge » lun mag 10, 2004 0:38 am

Leggetevi un pò questa cosa.... Non mi sembra il modo migliore di introdurre un convegno sull'arrampicata sportiva... Voi cosa ne pensate?

http://www.comune.arco.tn.it/Cultura_Tu ... iGroaz.pdf
Ultima modifica di rugge il mar mag 11, 2004 0:16 am, modificato 2 volte in totale.
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Messaggioda Zio Vare » lun mag 10, 2004 0:53 am

bah... a questo punto possiamo anche andare a rileggere il superuomo di Nietzsche :roll:
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Messaggioda rugge » lun mag 10, 2004 0:57 am

Alla faccia dei luoghi comuni....

Ne sono certo, ma i freeclimbers che il mio amico accetta di frequentare hanno i capelli colorati e tirati col gel, le magliette larghissime ed i pantacollant strettissimi, il sacchetto del magnesio fosforescente appeso alle terga, e una perenne smorfia tra lo scherzo e la sfida. Ora, se tu ti presenti da lui con gli abiti da alpinista, egli non starà certo ad ascoltarti.?


Però forse c'è un pochino pochino di vero... :twisted:
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Re: ma che roba sarebbe questa?

Messaggioda flaviop » lun mag 10, 2004 7:28 am

rrruggge ha scritto:Leggetevi un pò questa cazzata.... :evil: Bel modo di cominciare un convegno sull'arrampicata sportiva... :P

http://www.comune.arco.tn.it/Cultura_Tu ... iGroaz.pdf


Non capisco perche parli di cazzata, i forti vanno dappertutto e li vedi (HUBER,BOLE etc), gli altri si nascondono dietro lo "sportivo".
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Messaggioda fscazzol » lun mag 10, 2004 8:07 am

A me la storiella non è piaciuta! :evil:

Ma perchè se mi piace arrampicare, non posso farlo in tutta sicurezza?

Ma chi me lo fa fare di rischiar la pelle!!! :x
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Messaggioda quilodicoequilonego » lun mag 10, 2004 8:21 am

...certo che sono strani a pubblicare questa cosa. Comunque io la condivido in pieno
enzo
Avè rot le bale, basta spit 'n Dolomiti, tanto i cavan tuti...
In arrampicata, cosa c'è di più artificiale del trapano ?
VIA TUTTTTTT
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Messaggioda cuorpiccino » lun mag 10, 2004 9:26 am

Ognuno scali come gli pare. A mio modo di vedere, il sentirsi superiori per aver scelto un modo invece che un altro, il pensare che un modo di scalare sia superiore all'altro, queste cose sono la vera caduta di stile.
Quando un diverso modo di vedere le cose porta ad una malcelata mancanza di rispetto e di considerazioe della persona, abbiamo perso.

Insomma, mi ricorda un po' una cosa del genere

"...Drogato, negro, frocio, comunista, pervertito
terrone, punk 'a bestia, sadomaso, travestito..."

Insomma, nel complesso, grossomodo vomitevole.
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Messaggioda MarcoS » lun mag 10, 2004 9:29 am

nonostante ad un lettore frettoloso, superficiale e privo di memoria storica possa sembrar tale, lo scritto di Groaz non è una cazzata e non mi sembra nemmeno lanciare anatemi contro l'arrampicata "sportiva" , l'arrampicata "plaisir" o le gare.
Dice solo che è un'attività che potenzialmente può portare "oltre", e a molti livelli.

già lo spunto per questa "novelletta morale" spiega molto, incluso lo stile di scrittura altrimenti terribile.
spunto dato da un aneddoto di Chuang Tzu


il superuomo di Nietszche non c'entra molto (o meglio potrebbe entrarci ma non nell'errata accezione in cui viene comunemente inteso). Il concetto di "gente comune" non va visto come "io superfigo voi merdette" ma come un modo di far intendere, come dicevo, un qualcosa tipo: "non è tutto lì, ci può essere "di più" in questo che fate poi ognuno farà secondo le proprie attitudini ed inclinazioni. Anche se a prima vista non sembrerebbe, ci vedo un suggerimento, non un giudizio.

Scritti del genere era facile trovarli all'epoca del Nuovo Mattino. Certo ora sono, come dire, un po' fuori tempo" e per questo facilmente suscettibili di malcomprensioni.
Ad ogni modo, come minimo dal punto di vista ideale, lo ritengo parecchio condivisibile, almeno se si vuole considerare l'arrampicata come qualcosa di più di una partita di calcetto....
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Messaggioda Herman » lun mag 10, 2004 9:37 am

A me piace, è un bel racconto forse perchè in parte lo condivido... considero infatti dotati di "capacità" superiori quegli arrampicatori che riescono a trasferire sulle montagne le capacità che io ho solamente in falesia, pensare di fare un 7a in montagna o tirarsi da primo in libera il "Pesce" mi fa considerare "con le palle" chi le fa, pur essendo un grado sul quale anch'io riesco a muovermi, ma solo se vedo la fila di spit/fix da seguire, la catena, e se parto da terra...

Poi, come dice cuorpiccino, ognuno si sceglie il proprio campo d'azione, l'importante è non sentirsi superiori per le proprie scelte e giudicare per questo gli altri. Io ti considero superiore perchè fai il 7b sprotetto in montagna, ma se tu ti consideri superiore perchè fai il 7b sprotetto in montagna secondo me sei un perdente.
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Messaggioda fscazzol » lun mag 10, 2004 10:48 am

Herman ha scritto:Io ti considero superiore perchè fai il 7b sprotetto in montagna, ma se tu ti consideri superiore perchè fai il 7b sprotetto in montagna secondo me sei un perdente.


Bravo, è così che si ragiona
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Messaggioda erik. » lun mag 10, 2004 10:53 am

MarcoS ha scritto:....
Scritti del genere era facile trovarli all'epoca del Nuovo Mattino. Certo ora sono, come dire, un po' fuori tempo" e per questo facilmente suscettibili di malcomprensioni.
....


Lo scritto non mi è piaciuto perniente soprattutto perchè quando vado in monte non vado mai per mettere in pericolo la mia vita o meglio non è che o faccio la via o muoio.....
Il motto del Nuovo Mattino era "la pace con l'alpe" e non la famigerata "lotta con l'alpe" di Rey....
...quindi il tuo esempio non lo ritengo azzeccato anche se ho capito le parti che ritieni buone dello scritto (sicuramente non è tutto da buttar via!) :wink:
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Messaggioda MarcoS » lun mag 10, 2004 11:05 am

mpz129 ha scritto:Lo scritto non mi è piaciuto perniente soprattutto perchè quando vado in monte non vado mai per mettere in pericolo la mia vita o meglio non è che o faccio la via o muoio.....
Il motto del Nuovo Mattino era "la pace con l'alpe" e non la famigerata "lotta con l'alpe" di Rey....
...quindi il tuo esempio non lo ritengo azzeccato anche se ho capito le parti che ritieni buone dello scritto (sicuramente non è tutto da buttar via!) :wink:
Mandi.


...di quello scritto non fermarti alle apparenze. E oltretutto non parla nè intende nessuna "lotta coll'alpe".
La "pace con l'alpe" è uno stato d'animo, un'attitudine mentale che non necessariamente coincide con la "sicurezza" a tutti i costi dell'arrampicata plaisir.
Molti degli itinerari aperti in ottica moderna durante il nuovo mattino, pur essendo stati aperti in spirito di "pace coll'alpe" erano potenzialmente letali...per chi non ne fosse all'altezza. E anche questo faceva parte di quella visione dell'arrampicata che ne privilegiava le potenzialità di "espansione mentale".

Poi, non so te ma io ho iniziato ad arrampicare in quegli anni....
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Messaggioda erik. » lun mag 10, 2004 11:34 am

MarcoS ha scritto:
mpz129 ha scritto:Lo scritto non mi è piaciuto perniente soprattutto perchè quando vado in monte non vado mai per mettere in pericolo la mia vita o meglio non è che o faccio la via o muoio.....
Il motto del Nuovo Mattino era "la pace con l'alpe" e non la famigerata "lotta con l'alpe" di Rey....
...quindi il tuo esempio non lo ritengo azzeccato anche se ho capito le parti che ritieni buone dello scritto (sicuramente non è tutto da buttar via!) :wink:
Mandi.


...di quello scritto non fermarti alle apparenze. E oltretutto non parla nè intende nessuna "lotta coll'alpe".
La "pace con l'alpe" è uno stato d'animo, un'attitudine mentale che non necessariamente coincide con la "sicurezza" a tutti i costi dell'arrampicata plaisir.
Molti degli itinerari aperti in ottica moderna durante il nuovo mattino, pur essendo stati aperti in spirito di "pace coll'alpe" erano potenzialmente letali...per chi non ne fosse all'altezza. E anche questo faceva parte di quella visione dell'arrampicata che ne privilegiava le potenzialità di "espansione mentale".

Poi, non so te ma io ho iniziato ad arrampicare in quegli anni....


Io sono sicuramente piu' giovinastro ma nonostante questo vivo la montagna in un'ottica "romantica" e in cui ricerco un'insegnamento e un'equilibrio piu' che un gesto tecnico:per questo penso di aver inteso l'ottica della tua interpretazione.(infatti son d'accordo con l'ottica ma non con l'interpretazione di questo racconto).
Ti cito quello che per me si rifa' alla lotta con l'alpe:
"Come sono le palestre di roccia superiori?"
".....La posta in palio è il superamento della morte..." 8O
"Come sono le palestre di roccia elevate?"
".....La posta in gioco è la vita,su quelle vie dai nomi ponderati..."
Anche se non l'ho vissuto quel periodo da quello che ho potuto capire la mentalità del nuovo mattino era un' po' diversa....
...e non parlo di sicurezze o dei possibili pericoli trovati in parete ma di uno stile con cui andar in montagna.
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Messaggioda Ser-gio » lun mag 10, 2004 11:55 am

Quello che non mi piace del racconto è che l'importanza della "palestra" sia assegnata in base al rischio per la vita.
Mi pare un metro di valutazione idiota :!: :evil:
Considerando che si rischia la vita anche lungo vie spittate. :!:
Se il valore di una salita stà nel rischio; allora sono molto più bravi certi escursionisti che si avventurano sui ghiacciai o che frequentano ferrate senza consapevolezza, piuttosto di chi sale il Pesce dopo essersi preparato. :twisted:
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Messaggioda MarcoS » lun mag 10, 2004 12:02 pm

Assumendo che chi ha scritto la novelletta in questione abbia voluto riferirsi a quelli che sono di solito i significati del tipo di testi da cui ha preso spunto, i concetti di "superamento della morte" e "vita in gioco" non andrebbero intesi in modo così strettamente letterale....
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Messaggioda rugge » lun mag 10, 2004 17:29 pm

Beh, a me è sembrato il solito retrivo atteggiamento di superiorità degli alpinisti.....stile AlpineMan per intenderci...
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Messaggioda rugge » lun mag 10, 2004 18:04 pm

E poi è il contesto che è fuori luogo: introdurre un convegno sulla tutela e lo sviluppo delle falesie, mirato ad elaborare parametri di sicurezza e di fruibilità da parte di tutti, anche bambini, e non solo futuri Bubu Bole, con una favoletta che non fa che riproporre i soliti luoghi comuni dell'elitarismo alpinistico mi sembra solo una sterile provocazione.

Poi c'è una cosa che non capisco: se faccio il 7 B sprotetto in montagna mi si espande la mente?
Se c'è una cosa peggiore della retorica del superomismo alpinistico è la retorica orientaleggiante-psichedelica anni '70.....
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Messaggioda paolo 76 » lun mag 10, 2004 18:11 pm

rrruggge ha scritto:E poi è il contesto che è fuori luogo: introdurre un convegno sulla tutela e lo sviluppo delle falesie, mirato ad elaborare parametri di sicurezza e di fruibilità da parte di tutti, anche bambini, e non solo futuri Bubu Bole, con una favoletta che non fa che riproporre i soliti luoghi comuni dell'elitarismo alpinistico mi sembra solo una sterile provocazione.

Poi c'è una cosa che non capisco: se faccio il 7 B sprotetto in montagna mi si espande la mente?
Se c'è una cosa peggiore della retorica del superomismo alpinistico è la retorica orientaleggiante-psichedelica anni '70.....


rovescia la medaglia: tutela delle falesie e tutela dalle falesie... ehm senza tornare ad aprire "schiodando allegramente"... :wink:

...eppoi bisogna anche conoscere il personaggio Groaz! :wink:
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Messaggioda MarcoS » lun mag 10, 2004 20:57 pm

rrruggge ha scritto:E poi è il contesto che è fuori luogo: introdurre un convegno sulla tutela e lo sviluppo delle falesie, mirato ad elaborare parametri di sicurezza e di fruibilità da parte di tutti, anche bambini, e non solo futuri Bubu Bole, con una favoletta che non fa che riproporre i soliti luoghi comuni dell'elitarismo alpinistico mi sembra solo una sterile provocazione.
riguardo al contesto sono abbastanza d'accordo, questo si

rrruggge ha scritto:Poi c'è una cosa che non capisco: se faccio il 7 B sprotetto in montagna mi si espande la mente?

:lol: la cosa non è così strettamente collegata.

rrruggge ha scritto: Se c'è una cosa peggiore della retorica del superomismo alpinistico è la retorica orientaleggiante-psichedelica anni '70.....
la "retorica orientaleggiante-psichedelica" può effettivamente essere piuttosto stupida, eccome! ...se è retorica orientaleggiante-psichedelica.
E se non lo è? Magari è solo qualcosa che non si è capito bene, è un qualcosa che sembra qualcos'altro...
però.... e se chi ha scritto il raccontino non ha capito quello che ha copiato?...
:lol:
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Messaggioda flaviop » lun mag 10, 2004 23:13 pm

Suggerisco di andare a leggere "Il piu grande arrampicatore del mondo"
scritto da BERNARD AMY,
io non ho trovato tutto questo voler far vedere la propria superiorità degli "ALPINISTI", ma proprio il contrario, l'atteggiamento , a volte anche arrogante di certi "SPORTIVI",punito , mi pare, in maniera molto garbata.

Poi giustamente ognuno arrampichi come vuole, ricordandoci che il rispetto va da entrambe le parti, non ho iniziato io il post con un giudizio pesante.
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