In particolare scrive
Trascuro il poco rispetto con cui tratta i fokozzoni certificati dal pippon clubMalpezzi ha scritto:Sono stato testimone di lezioni a dir poco imbarazzanti, con arrampicatori ?esperti? (li chiamavano qualche anno fa ?focozzoni?) che legittimavano lo slungo a catena di due metri su una chiodatura normale per ovviare a quella poca decisione che si dovrebbe avere, la possibilità di scavo se la sezione non fosse provvista di appigli, di lanci alla catena, o l?assalto scientifico per mesi al tiro della vita, tralasciando la meravigliosa possibilità del viaggio itinerante in falesie diverse, là dove è possibile il vero confronto tecnico e l?accrescimento interiore. Va da sé che il ?poveretto? crederà che scalare sia questo. Diverso è avere una impronta etica sostenibile, legata alla storia dell?arrampica, all?etica giusta ed equilibrata, al rispetto e all?umiltà necessarie per affrontare l?arrampicata seriamente.

Che katzo sarebbe un'impronta etica sostenibile, un nuovo tipo di intersuola? e legata alla storia dell'arrampicata kevvoldì, che si ritorna al grado a scala chiusa, max VI con interscambiabilità fra libera e artificiale? E poi cos'è sta storia dell'etica, l'arrampicata adesso è prescritta dal dottore, è un bisogno primario dell'uomo? Se l'arrampicata resta un'attività ludica non si parli di etica ma di "regole del gioco". E il rispetto?
Ok rispettare l'ambiente, ma per rispetto alle altre persone che hanno il diritto di usufruirne, per le nuove generazioni. Rispetto della propria vita? Sì, senza cedere al superominismo di memoria gervasuttiana, che ha portato generazioni di alpinisti a morire come mosche.
Quanto a vivere l'arrampicata come un parco giochi, mi permetto di dire che chi nella vita svolge delle attività serie, sì, vede l'arrampicata proprio come un parco giochi e non capisco che male ci sia. O è il solito lamento dei "falliti" nel senso di Miotti, che avendo investito troppo nell'arrampicata si vedono esclusi da tanti altri ambiti della vita? E allora sentono il bisogno di preservare un contesto in cui loro sono qualcuno? Ma saranno problemi loro, o hanno bisogno degli applausi per tirarsi sù di morale? Ma non hanno letto Pinocchio, che racconta come volendo stare solo nel paese dei balocchi poi si fa una certa fine?
E allora benissimo i consigli sulla sicurezza, che in arrampicata prevede sempre una parte soggettiva, ma meno menate filosofiche, tirando in ballo a sproposito l'etica (sostenibile poi???!) o l'ambiente che quelle 4 rocce insignificanti di fondovalle su cui scalano i falesisti, prima di essere chiodate, non fottvano niente a nessuno. L'ambiente si tutela buttandoci meno diossina, meno petrolio, menio cesio 137 (fukushima) meno bario e alluminio dagli aerei e meno OGM nei campi, mica facendo meditazione trascendentale su 4 massi di calcare.
E W il parco giochi!