Scalare col freddo

Area di discussione a carattere generale sull'arrampicata.

Scalare col freddo

Messaggioda Gigi64 » lun gen 05, 2009 18:33 pm

Specifico che parlo di roccia e non ghiaccio, per evitare fraintendimenti...

Dopo aver aperto topic del tipo "scalare col caldo" e "scalare col bagnato", non potevo non aprirne uno con questo titolo!!! :mrgreen:

Questo è il secondo inverno che arrampico su roccia, però l'anno scorso forse era un po più mite, perchè non mi ricordo sensazioni così acute come nelle ultime volte che ho scalato (non questo weekend ma quello prima), o meglio... ci ho provato! :(
Probabilmente i vecchi scalatori che praticano anche alpinismo sorrideranno leggendo questo post :mrgreen: però sono curioso di sentire qualche esperienza al proposito.

Premetto che non soffro particolarmente il freddo a livello corporeo, però i problemi maggiori li riscontro sulla roccia, quando è molto fredda.

Il primo di questi problemi penso che riguardi la reazione della circolazione sanguigna delle mani al freddo della roccia. Normalmente resisto anche al dolore di tacche o roccia pungente, però questo è un dolore più intenso nelle dita, come un specie di bruciore. Devo però ancora capire se la cosa è legata ai primi tiri o perdura...
Su tiri che normalmente faccio senza dovermi appendere ogni pochi spit dovevo fare un resting e tenere per un po le mani sotto alle ascelle, per poi ripartire quando calava un po il dolore... :(

Il secondo riguarda la sensibilità, alle mani, ma anche molto ai piedi. Alle mani non mi fa sentire cosa sto tenendo, ma magari mi sforzo di tenere comunque vedendo quello che ho in mano. Ai piedi è una cosa simile, però noto che mi porta a cercare istintivamente appoggi più consistenti e fidarmi meno di quelli più piccoli.

Vostre esperienze al riguardo?
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Re: Scalare col freddo

Messaggioda lavaleria°__° » lun gen 05, 2009 18:53 pm

Gigi64 ha scritto:
Il primo di questi problemi penso che riguardi la reazione della circolazione sanguigna delle mani al freddo della roccia. Normalmente resisto anche al dolore di tacche o roccia pungente, però questo è un dolore più intenso nelle dita, come un specie di bruciore. Devo però ancora capire se la cosa è legata ai primi tiri o perdura...


io di solito le mani me le scaldo internamente...dopo un po il sangue circola è fa il lavoro da se...
tuttavia...
Gigi64 ha scritto:Su tiri che normalmente faccio senza dovermi appendere ogni pochi spit dovevo fare un resting e tenere per un po le mani sotto alle ascelle, per poi ripartire quando calava un po il dolore... :(


quoto....ma scaldarle dall'esterno è dura...l'ideale è trovare un modo per far circolare bene il sangue (la respirazione corretta aiuta ma se fa freddo...fa freddo..:)..

Gigi64 ha scritto:Il secondo riguarda la sensibilità, alle mani, ma anche molto ai piedi. Alle mani non mi fa sentire cosa sto tenendo, ma magari mi sforzo di tenere comunque vedendo quello che ho in mano. Ai piedi è una cosa simile, però noto che mi porta a cercare istintivamente appoggi più consistenti e fidarmi meno di quelli più piccoli.

Vostre esperienze al riguardo?


assolutamente io FEMMINA SONO....e ho i piedi gialli (non per modo di dire..) per molto meno che un arrampicata invernale quindi figurati il dolore quando il sangue ricomincia a circolare.....tolte le scarpette cammino scalza nella neve e non sento NIENTE ...(farei la fine degli alluci di Messner pure a 800mt s.l.m. :D :D)

quindi gli appoggi o sono GRADINI o non ce n'è... :D

non capisco se carico se scivolo se sono nel nulla o su una cengia di due metri :D
:roll:

secondo me (ma è un parere personale legato a come vivo io l'arrampicata) è un esperienza da fare se si ha voglia di soffrire un po...MA senza smadonnare...senza arrabbiarsi perchè fa freddo e non si fa "pompa" senza essere severi con se stessi....
fa freddo e si scala diversamente...

e va preso per quello che è


FFFFRREEDDOOOOO :D
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Messaggioda klettern10 » lun gen 05, 2009 21:01 pm

bhe
io vivo in altoadige e l' ultima volta che sono andato ad arrampicare su roccia e stato il 2 gennaio (a 800m slm) il termometro ha segnato 1grado solo alle ore 13 per un quarto d' ora scarsa ma sulla roccia batteva il sole. Provando un 7a+ su tacchette mi sono accorto che basta sopportare il dolore quei 4 metri di roccia e poi incomincia a circolare il sangue ed e magico aderenza perfetta. come abbigliamento sconsiglio felpe e giacche perche limitano i movimenti. io mi sono vestito con 5 strati alternati di magliette a maniche corte e lunghe e buona canottiera in lana :D
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Messaggioda granparadiso » lun gen 05, 2009 23:00 pm

l'ultima volta che ho arrampicato (se cosi si puo dire :wink: ) faceva -2........ all'ombra fino alle 12:00....il torrente a 2m dalla parete fumava nel vero senso della parola....


per le mani problema "relativo" dopo una mezzoretta ok...i piedi non proprio :wink:
con le scarpette un blocco di ghiaccio non sentivo NIENTE

l'unica cosa buona è che non sentivo piu alcun dolore....le ho tenute su quasi due ore sensa problemi...il brutto è stato quando tornando a casa in macchina hanno cominciato a riscaldarsi.... :smt089 :smt089

lascio a voi immaginare :smt088


però.....come è bello scalare quando fa freddo cane :D :D :D :D
babbo....
è....
quindi le montagne tengono su il cielo!

(mio figlio dopo aver visto Bonatti e Messner)

Mitakuye oyasin
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Messaggioda klettern10 » lun gen 05, 2009 23:04 pm

granparadiso ha scritto:l'ultima volta che ho arrampicato (se cosi si puo dire :wink: ) faceva -2........ all'ombra fino alle 12:00....il torrente a 2m dalla parete fumava nel vero senso della parola....


per le mani problema "relativo" dopo una mezzoretta ok...i piedi non proprio :wink:
con le scarpette un blocco di ghiaccio non sentivo NIENTE

l'unica cosa buona è che non sentivo piu alcun dolore....le ho tenute su quasi due ore sensa problemi...il brutto è stato quando tornando a casa in macchina hanno cominciato a riscaldarsi.... :smt089 :smt089

lascio a voi immaginare :smt088


però.....come è bello scalare quando fa freddo cane :D :D :D :D

io ho un paio di testarossa un numero piu grande della mia misura convenzionale e ho usato un paio di calzini perfetto! il mio compagno senza calzini (alle ore 8 e 30 temperatura:-10) accusava il freddo e arrampicava velocissimo... nn immagini le risate :D
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Messaggioda Gigi64 » mar gen 06, 2009 1:05 am

Vi ringrazio per le risposte... :)

Dunque, per quanto riguarda la mani mi sembra che è questione di sopportare per un po il dolore e aspettare che la circolazione faccia il suo lavoro.
Io normalmente parto sempre da tiri facili e poi salgo progressivamente, poi la progressione è proporzionale allo stato di forma che percepisco. Col freddo proverò a partire ancora più dal basso... ;)

Per i piedi, come dice Valeria a volte se non sono gradini si fa veramente fatica a sentire gli appoggi, tanto che cresce l'insicurezza per la paura di poter scivolare.
Non ho mai usato calze sotto alle scarpette, però voglio provare a usarne un paio molto sottili, ne ho in giro 2 paia, mi sembra siano in coolmax, devo guardare... Se riesco le metto sotto alle Katana, ma sono già giuste e ho qualche dubbio che riesca a tenerle, al massimo provo con un paio di Anasazi, sono del mio numero, ci voleva mezzo numero in meno ma normalmente le tengo per vie lunghe o aderenza, con queste non dovrei avere problemi.
Certo che se da una parte la perdita di sensibilità da meno sicurezza sugli appoggi, dall'altra spesso col freddo c'è un'aderenza eccezionale!

Una cosa che ho letto da qualche parte è di coprirsi bene, perchè se il corpo si raffredda l'organismo richiama sangue verso gli organi principali dalle estremità, e queste si raffreddano ulteriormente. Io, come dice anche Klettern, mi vesto a strati, e quando scalo mi tolgo il più possibile perchè preferisco avere un po freddo piuttosto che sentire il caldo, però su questo principio le prossime volte che la temperatura e la roccia sono fredde, proverò a scoprirmi meno.
Sempre sullo stesso principio si potrebbe ipotizzare che bisogna prestare un po più di attenzione anche agli spuntini, che devono essere ancora più leggeri del solito affinchè non venga richiamato troppo sangue allo stomaco.

Mi ha colpito anche quanto dice Valeria riguardo alla respirazione, ci lavorerò sopra... Anzi, ultimamente sto praticando Yoga, può essere una ottima occasione per lavorare sul controllo del proprio corpo...

Poi magari riuscirò anch'io a godere di una bella arrampicata sottozero come dice Granparadiso! :)
Ho un amico che scala tranquillamente col freddo, due sabati fa mentre io ero appeso con le mani sotto alle ascelle su un 6a che mi sono fatto decine di volte, lui chiudeva al secondo giro un 7a+ senza grossi problemi!!! :evil: Bhe, io per ora a quel grado non ci arrivo nemmeno in condizioni ideali, però in quella falesia normalmente faccio anche qualcosa di più di quel 6a... :(

A parte queste cose, ci scommettiamo che tra non molto tempo arriva AlpineMan e oltre a darci come al solito dei FF ci consiglia una bella brocca di grappa orobica contro il freddo? :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
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Messaggioda klettern10 » mar gen 06, 2009 13:18 pm

per quanto riguarda gli spuntini e il richiamo di sangue nello stomaco fai attenzione che se mangi poco il fisico nn ha niente da "bruciare" e nn ti scaldi.
Consiglio di mangiare poco ma spesso e portarsi con se delle belle noci, contengono molti grassi e sopratutto del te caldo.
Non spaventatevi se dopo aver bevuto il te caldo sentirete ancora piu freddo e normale! introducendo le bevanda calda nell' organismo si accentua ancora di piu la differenza di temperatura tra il corpo e la temperatura ambiente ma come sottolinea giustamente gigi nn avviene richiamo di sangue dalle periferiche (dite delle mani e dei piedi) verso gli organi interni.



Se volete scalare con temperature basse assicuratevi che sulla parete batta il sole (la roccia si riscalda facilmente come pero si raffredda facilmente) e che nn ci sia vento.


Credo che la sopportazione del freddo sia una cosa molto ma molto soggettiva io per esempio riesco a scalare con temperature di -10 ma se ce un po di vento e la temperatura e decisamente piu alta 0 gradi nn riesco proprio neanche su vie al di sotto delle mie capacita
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Messaggioda lavaleria°__° » mar gen 06, 2009 15:21 pm

klettern10 ha scritto:

Credo che la sopportazione del freddo sia una cosa molto ma molto soggettiva



quotisssssimo

per quanto riguarda il cibo concordo...occhio si alla pesantezza ma niente digiuni da modelle...devi avere di che bruciare per scaldare
(io mangio a Zona e mi trovo benissimo anche da questo punto di vista....)

riguardo alla respirazione (ma te lo dico a titolo informativo perchè non è semplice applicarlo mentre arrampichi e hai freddo...prova prima in situazioni "normali") il concetto è quello di scaldare dal'interno ....infatti nella medicina cinese il centro del corpo è considerato una fornace

1.prova ad inspirare lentamente con il naso
molto molto a lungo (dovresti arrivare a un paio di respirazioni al minuto)
riempiendo il petto

2.poi devi INGHIOTTIRE l'aria come faresti con la saliva
spingila delicatamente nell' addome..usando il diaframma
e calmala li...

3.poi lentamente la fai tornare a galla (uso questi termini perchè non si tratta di forzare e spingere e constringere...deve essere naturale...ci vuole un po di esercizio)

4.la fase più importante....espira CONTROLLATO..lentamente molto lentamente

la fase di insipirazione deve essere quasi passiva...l'aria entra da sola
è l'espirazione che è attiva
perchè la devi controllare
è come mollare un palloncino pieno d'aria modulandone l'uscita con le dita....se lo lasci andare tutto d'un colpo scoreggia e vola via :D :D
(il contrario di quello che faremmo abitualmente con nostri polmoni :) )
dopo qualche giro la sensazione di fame d'aria passa e nella seconda fase sentirai il caldo
molto caldo
niente a che vedere con i vestiti
un calore che ti scalda dall'interno....
così non scaldi direttamente le estremità ma con l'esercizio riscaldi gli organi e così hanno meno bisogno di sangue e via così...

ma ci vuole pazienza e tanta pratica :)
prova all'aperto da fermo prima..approfitta di questo inverno gelido per provare!!!!:D
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Messaggioda Gigi64 » mar gen 06, 2009 17:22 pm

klettern10 ha scritto:per quanto riguarda gli spuntini e il richiamo di sangue nello stomaco fai attenzione che se mangi poco il fisico nn ha niente da "bruciare" e nn ti scaldi.
Consiglio di mangiare poco ma spesso e portarsi con se delle belle noci, contengono molti grassi e sopratutto del te caldo.
Non spaventatevi se dopo aver bevuto il te caldo sentirete ancora piu freddo e normale! introducendo le bevanda calda nell' organismo si accentua ancora di piu la differenza di temperatura tra il corpo e la temperatura ambiente ma come sottolinea giustamente gigi nn avviene richiamo di sangue dalle periferiche (dite delle mani e dei piedi) verso gli organi interni.



Se volete scalare con temperature basse assicuratevi che sulla parete batta il sole (la roccia si riscalda facilmente come pero si raffredda facilmente) e che nn ci sia vento.


Credo che la sopportazione del freddo sia una cosa molto ma molto soggettiva io per esempio riesco a scalare con temperature di -10 ma se ce un po di vento e la temperatura e decisamente piu alta 0 gradi nn riesco proprio neanche su vie al di sotto delle mie capacita


In effetti il consiglio che dai è ottimo anche per l'attività fisica in generale, al di là del freddo, perchè se viene richiamato troppo sangue allo stomaco questo va a sottrarsi dal resto del corpo, muscoli compresi. Addirittura è un principio valido anche a livelo generale, nel senso che distribuire il cibo in pasti contenuti nell'arco della giornata è molto meglio che fare due o addirittura un solo pasto abbondante. Ad esempio l'assorbimento di molti nutrienti ha un limite per ogni pasto, il resto viene eliminato, come nel caso di alcune vitamine idrosolubili, o delle proteine, in questo caso oltre a quanto assorbito il resto viene accumulato in riserva energetica, alias grasso.

E comunque sono d'accordo anche sul fatto che sarebbe sbagliato non mangiare perchè poi... "manca il carburante"! ;)

Anche quanto dici riguardo al te caldo è interessante. Io vado a correre almeno una volta alla settimana, se posso due (di più no per questioni di tempo, anche perchè faccio altre attività sportive), e anche col freddo. Per abiturami a sopportare meglio il freddo cerco di non coprirmi troppo, e alla fine faccio sempre dello stretching in ambienti altrettando freddi (come il mio garage). Sino a quando corri il metabolismo è alto, ma quando fai attività che non comportino un particolare innalzamento del metabolismo il freddo arriva. Alla fine una cosa che mi riporta "in temperatura" è una prolungata doccia ben calda, però, noto che quando mangio un primo bello caldo, come ad esempio un buon minestrone (ideale dopo una corsa), sento che anche il calore dall'interno aiuta molto a rialzare la temperatura corporea.

Concordo anche sulla soggettività, a parte l'amico che scala bene col freddo di cui ho parlato, io ho un altro amico che in estate riesce a scalare tranquillamente con temperature alte, mentre a me sembra di esplodere dal caldo lui sale tranquillamente! Però lui adesso, col freddo, soffre molto più di me!!! :twisted:
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Messaggioda Gigi64 » mar gen 06, 2009 17:44 pm

lavaleria°__° ha scritto:
klettern10 ha scritto:

Credo che la sopportazione del freddo sia una cosa molto ma molto soggettiva



quotisssssimo

per quanto riguarda il cibo concordo...occhio si alla pesantezza ma niente digiuni da modelle...devi avere di che bruciare per scaldare
(io mangio a Zona e mi trovo benissimo anche da questo punto di vista....)

riguardo alla respirazione (ma te lo dico a titolo informativo perchè non è semplice applicarlo mentre arrampichi e hai freddo...prova prima in situazioni "normali") il concetto è quello di scaldare dal'interno ....infatti nella medicina cinese il centro del corpo è considerato una fornace

1.prova ad inspirare lentamente con il naso
molto molto a lungo (dovresti arrivare a un paio di respirazioni al minuto)
riempiendo il petto

2.poi devi INGHIOTTIRE l'aria come faresti con la saliva
spingila delicatamente nell' addome..usando il diaframma
e calmala li...

3.poi lentamente la fai tornare a galla (uso questi termini perchè non si tratta di forzare e spingere e constringere...deve essere naturale...ci vuole un po di esercizio)

4.la fase più importante....espira CONTROLLATO..lentamente molto lentamente

la fase di insipirazione deve essere quasi passiva...l'aria entra da sola
è l'espirazione che è attiva
perchè la devi controllare
è come mollare un palloncino pieno d'aria modulandone l'uscita con le dita....se lo lasci andare tutto d'un colpo scoreggia e vola via :D :D
(il contrario di quello che faremmo abitualmente con nostri polmoni :) )
dopo qualche giro la sensazione di fame d'aria passa e nella seconda fase sentirai il caldo
molto caldo
niente a che vedere con i vestiti
un calore che ti scalda dall'interno....
così non scaldi direttamente le estremità ma con l'esercizio riscaldi gli organi e così hanno meno bisogno di sangue e via così...

ma ci vuole pazienza e tanta pratica :)
prova all'aperto da fermo prima..approfitta di questo inverno gelido per provare!!!!:D


Molto interessante Valeria, appena posso provo quanto hai scritto.

Come ho già scritto ultimamente sto facendo Yoga, anche grazie ad un amico e socio di arrampicata che lo fa e lo insegna. Devo dire che già da tempo ho imparato a lavorare su me stesso controllando il mio corpo e la mia mente, forse anche per i tanti anni in cui ho sofferto di d'ansia (attacchi di panico) e quelle capacità erano importanti per la guarigione, sicuramente più che prendere ansiolitici!

Comunque, un esercizio è quello di tenere la mente rilassata anche in condizioni di disagio, trovare la calma in mezzo alla tempesta.
Un buon metodo è quello di osservare se stessi. Sentire il proprio corpo come se fosse una macchina che noi controlliamo, perciò "io vedo la mia paura ma non sono la mia paura", "io vedo il mio corpo sentire il freddo, ma la mia mente è distaccata da tutto ciò", e così via, col caldo, col dolore o con altre sensazioni spiacevoli. Ovviamente per sviluppare queste capacità occorre anche esporsi al disagio, altrimenti la cosa rimane a livello teorico.

Ad esempio io lo sperimentavo con la corsa. Rampe ripidissime al limite della sopportazione fisica, dove l'impulso di smettere di correre diventa sempre più forte, quasi irrinunciabile... rilassare le smorfie di fatica del viso per aiutare a rilassare la mente (le espressioni del viso sono lo specchio della mente, la mente fa contrarre il viso, ma anche la decontrazione del viso aiuta a rilassare la mente), percepire i segnali di fatica del proprio corpo come quando si guarda la strumentazione della propria macchina: io vedo che la macchina sta faticando, però la vedo ma non percepisco quella fatica, dissocio la mia mente dal mio corpo, la mia mente è il pilota del mio corpo.

Tutto questo non fa dei miracoli, intendiamoci, ma ti da un po più di autonomia e di capacità nella sopportartazione del disagio, e non sempre è facile da applicare, anzi, forse è il contrario...

Poi in tutto questo anche la respirazione svolge una funzione fondamentale.

Purtroppo tutte queste cose faccio fatica ad applicarle quando la fifa nell'arrampicata si fa sentire in modo consistente, ma... ci sto lavorando sopra!!! ;) :D
Poi tutto questo può essere utile anche per sopportare meglio le sensazioni negative del freddo quando si scala...
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Messaggioda lavaleria°__° » mar gen 06, 2009 23:13 pm

Gigi64 ha scritto:Un buon metodo è quello di osservare se stessi. Sentire il proprio corpo come se fosse una macchina che noi controlliamo, perciò "io vedo la mia paura ma non sono la mia paura", "io vedo il mio corpo sentire il freddo, ma la mia mente è distaccata da tutto ciò", e così via, col caldo, col dolore o con altre sensazioni spiacevoli. Ovviamente per sviluppare queste capacità occorre anche esporsi al disagio, altrimenti la cosa rimane a livello teorico.

Ad esempio io lo sperimentavo con la corsa. Rampe ripidissime al limite della sopportazione fisica, dove l'impulso di smettere di correre diventa sempre più forte, quasi irrinunciabile... rilassare le smorfie di fatica del viso per aiutare a rilassare la mente (le espressioni del viso sono lo specchio della mente, la mente fa contrarre il viso, ma anche la decontrazione del viso aiuta a rilassare la mente), percepire i segnali di fatica del proprio corpo come quando si guarda la strumentazione della propria macchina: io vedo che la macchina sta faticando, però la vedo ma non percepisco quella fatica, dissocio la mia mente dal mio corpo, la mia mente è il pilota del mio corpo.

Tutto questo non fa dei miracoli, intendiamoci, ma ti da un po più di autonomia e di capacità nella sopportartazione del disagio, e non sempre è facile da applicare, anzi, forse è il contrario...

Poi in tutto questo anche la respirazione svolge una funzione fondamentale.

Purtroppo tutte queste cose faccio fatica ad applicarle quando la fifa nell'arrampicata si fa sentire in modo consistente, ma... ci sto lavorando sopra!!! ;) :D
Poi tutto questo può essere utile anche per sopportare meglio le sensazioni negative del freddo quando si scala...


oh ho appena lasciato un commento su un post che parla del libro di Ilgner The Rocks warriors way....e queste cose in grassetto mi ci fanno pensare!!! :D
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Messaggioda Gigi64 » mer gen 07, 2009 0:57 am

lavaleria°__° ha scritto:oh ho appena lasciato un commento su un post che parla del libro di Ilgner The Rocks warriors way....e queste cose in grassetto mi ci fanno pensare!!! :D


...e io ho lasciato il mio! ;) :)

Ti dirò che sono argomenti che a me interessano particolarmente, come leggerai anche in quel thread... ;)
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Messaggioda lingerie » mer gen 07, 2009 10:25 am

l'ultima volta che ho arrampicato era il 30 dic giornata umida cielo coperto 2 gradi ...io patisco un casino il freddo sono peggio di una "donna"
il problema è che se non c'è il sole la roccia è gelida sembra di toccare dei pezzi di ghiaccio e le mani perdono sensibilita' e non capisco se in mano ho una zanca o uno svaso le tacche mi fanno piangere pero' dopo la bollita iniziale va meglio....
le scarpette le tengo dentro la giacca a vento e uso dei guanti con il pelo dentro a volte sarebbe utile accendere un bel fuocherello..

c***o siamo dei pazzi... 8O
Un abbraccio a tutti voi...non scordate mai le piccole cose, le piu preziose...
...camminate per la vostra strada, un piede avanti all'altro senza scordare di sorridere.

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Messaggioda Omselvadegh » mer gen 07, 2009 11:46 am

più freddo più aderenza 8)
SE NON TI PIACE INCASTRARE CHE c***o VIVI A FARE?
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Messaggioda Gigi64 » mer gen 07, 2009 14:42 pm

lingerie ha scritto:l'ultima volta che ho arrampicato era il 30 dic giornata umida cielo coperto 2 gradi ...io patisco un casino il freddo sono peggio di una "donna"
il problema è che se non c'è il sole la roccia è gelida sembra di toccare dei pezzi di ghiaccio e le mani perdono sensibilita' e non capisco se in mano ho una zanca o uno svaso le tacche mi fanno piangere pero' dopo la bollita iniziale va meglio....
le scarpette le tengo dentro la giacca a vento e uso dei guanti con il pelo dentro a volte sarebbe utile accendere un bel fuocherello..

c***o siamo dei pazzi... 8O


Stesso problema mio per le mani! :(

Ho un socio che usa il tuo stesso sistema per le scarpette, oltre agli stratagemmi elencati nei post precedenti, proverò anche quello di tenere le scarpette al caldo... ;)
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Messaggioda Gigi64 » mer gen 07, 2009 14:43 pm

Omselvadegh ha scritto:più freddo più aderenza 8)


Hai ragione, se si riesce a vincere il freddo, l'aderenza spesso è veramente ottima col freddo! ;)
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Messaggioda lingerie » mer gen 07, 2009 17:43 pm

addirittura le scarpette le tengo gia' al caldo in macchina vicino ai bocchettoni dell'aria poi prima di csendere subito dentro il pile... :wink:
Un abbraccio a tutti voi...non scordate mai le piccole cose, le piu preziose...
...camminate per la vostra strada, un piede avanti all'altro senza scordare di sorridere.

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Messaggioda Omselvadegh » mer gen 07, 2009 17:47 pm

vabbè linge te hai le scarpette 12 numeri in meno ecceredo che non riesci a metterle al freddo :lol:
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Re: Scalare col freddo

Messaggioda AlpineMan® » mer gen 07, 2009 23:32 pm

gigi... :roll:

pieta pieta'...sentire un falesista che si lamenta del freddo di una falesietta a 100 mt sul livello del mare... :roll: :roll: :roll:

capirai che gli alpinisti di nord..a tal lettura si ribaltan dalla sedia
:P
...il moderno uccide l'alpinismo classico...
........io resto nel passato!!!

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Messaggioda Omselvadegh » gio gen 08, 2009 0:03 am

si si si, infermiera gli ha dato la pastiglietta?
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