Dopo aver aperto topic del tipo "scalare col caldo" e "scalare col bagnato", non potevo non aprirne uno con questo titolo!!!

Questo è il secondo inverno che arrampico su roccia, però l'anno scorso forse era un po più mite, perchè non mi ricordo sensazioni così acute come nelle ultime volte che ho scalato (non questo weekend ma quello prima), o meglio... ci ho provato!

Probabilmente i vecchi scalatori che praticano anche alpinismo sorrideranno leggendo questo post

Premetto che non soffro particolarmente il freddo a livello corporeo, però i problemi maggiori li riscontro sulla roccia, quando è molto fredda.
Il primo di questi problemi penso che riguardi la reazione della circolazione sanguigna delle mani al freddo della roccia. Normalmente resisto anche al dolore di tacche o roccia pungente, però questo è un dolore più intenso nelle dita, come un specie di bruciore. Devo però ancora capire se la cosa è legata ai primi tiri o perdura...
Su tiri che normalmente faccio senza dovermi appendere ogni pochi spit dovevo fare un resting e tenere per un po le mani sotto alle ascelle, per poi ripartire quando calava un po il dolore...

Il secondo riguarda la sensibilità, alle mani, ma anche molto ai piedi. Alle mani non mi fa sentire cosa sto tenendo, ma magari mi sforzo di tenere comunque vedendo quello che ho in mano. Ai piedi è una cosa simile, però noto che mi porta a cercare istintivamente appoggi più consistenti e fidarmi meno di quelli più piccoli.
Vostre esperienze al riguardo?