Sondaggio per i solitari

Area di discussione a carattere generale sull'arrampicata.

Sondaggio per i solitari

Messaggioda federicopiazzon » lun lug 24, 2006 13:07 pm

Quando andate in solitaria autoassicurati "quanto" andate a confronto di quando avete il compagno?

via dura uguale ma più corta?

via lunga ma più facile del solito?

Solo vie psicologicamente più tranquille?

Sempliocemente le stesse difficoltà ed impegno globale?

Cosa soffrite di più:
lucido
friabile
sprotetto
duro?

Siete più veloci/lenti che con un compagno più o meno forte e veloce quanto voi?

Come gestite i traversi?

e i tratti facili ma marci che in cordata fareste slegati/in conserva?
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Messaggioda MarcoS » lun lug 24, 2006 13:12 pm

no te ghè altro da fare?

và e rampega cussì te vedi par conto tuo...
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Messaggioda Silvio » lun lug 24, 2006 13:16 pm

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Messaggioda Paolo Marchiori » lun lug 24, 2006 13:18 pm

lunedi' scorso sulla Fedele a Sass Pordoi siamo stati simpaticamente superati da un austriaco che ridendo e scherzano se la faceva slegato...e sembrava divertirsi pure senza soffrire granchè fermandosi qui e là a guardare lo schizzo e far due chiacchere con le cordate che superava (eravamo in tre cordate in tutto sulla parete)...
L'abbiamo ritrovato al passo e ci ha fatto soffrire a noi...fino all'una di notte a son di grappe e vinello... :roll:
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Messaggioda VYGER » mar lug 25, 2006 20:51 pm

Nella mia esperienza.
1) Faccio sempre più di rado vie in solitaria integrale, vie alpinistiche ma su difficoltà molto moderate (IV/IV+ max). Sono esperienze spaziali, ma da centellinare. Prima o poi, come dice il saggio Iacopelli, è statistico che ci si schianti.
2) Un po' più spesso, vie intorno ai 200-250 m. spittate. Significa fare 400-500 m. di salita nelle ore che impiegherebbe una cordata da 2 (a dire il vero un 25% circa di tempo in più). Arrivo in cima stroncato dalla fatica.

Sui passi duri da primo passo in artif e da secondo provo la libera.
Se la via è spittata, non mi preoccupo molto della qualità della roccia.
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Non cesseremo di esplorare - E alla fine dell'esplorazione - Saremo al punto di partenza - Sapremo il luogo per la prima volta. T.S. Eliot
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Messaggioda x » mar lug 25, 2006 22:22 pm

In integrale vie molto sotto il limite, che nella stragrande maggioranza dei casi conosco. In autoassicurata scelgo vie con queste carratteristiche:

-omogenee, per evitare di avere tratti in cui non so se andare in solitaria integrale o autoassicurata


ben protette, come dice VYER per passare in artif sui passi duri.

Il tempo impiegato in più secondo me è almeno il 50%.

Nella solitaria integrale il friabile lo soffro molto, invece il lucido per me è un indizio che la presa non mi resterà in mano....
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Re: Sondaggio per i solitari

Messaggioda Roberto » mer lug 26, 2006 11:33 am

Quando andate in solitaria autoassicurati "quanto" andate a confronto di quando avete il compagno?

Uguale

via dura uguale ma più corta?

via lunga ma più facile del solito?

Solo vie psicologicamente più tranquille?

Sempliocemente le stesse difficoltà ed impegno globale?

Vie più corte

Cosa soffrite di più:
lucido
friabile
sprotetto
duro?

Che domande ... sprotetto :lol:

Siete più veloci/lenti che con un compagno più o meno forte e veloce quanto voi?

Più veloci perché non mi fermo mai, ma nel complesso il tempo che occorre aumenta per forza.


Come gestite i traversi?

Esperienza e soluzioni adatte a quello che si trova, nel complesso bene.

e i tratti facili ma marci che in cordata fareste slegati/in conserva?
Trascino la corda senza assicurarmi, ma sto in campana perché ho lo zaino e perché sono propio questi momenti di apparente semplicità, quelli che ti possono fregare.
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Messaggioda federicopiazzon » mer lug 26, 2006 14:02 pm

Sui traversi intendevo che tecnica usare per rifare il tiro e pulirlo...


Beh roberto complimenti se fai lo stesso grado che con il compagno!!
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Re: Sondaggio per i solitari

Messaggioda Barolo » mer lug 26, 2006 14:18 pm

federicopiazzon ha scritto:Quando andate in solitaria autoassicurati "quanto" andate a confronto di quando avete il compagno?

via dura uguale ma più corta?

via lunga ma più facile del solito?

Solo vie psicologicamente più tranquille?

Sempliocemente le stesse difficoltà ed impegno globale?

Cosa soffrite di più:
lucido
friabile
sprotetto
duro?

Siete più veloci/lenti che con un compagno più o meno forte e veloce quanto voi?

Come gestite i traversi?

e i tratti facili ma marci che in cordata fareste slegati/in conserva?


Solitamente mi piace ripetere o fare vie classiche da proteggere con difficoltà non al mio limite, mi piace fare vie storiche e il salirle da solo é un modo mio di gustarle in pieno e senza compromessi, (tipo PESCE D'APRILE e VIA DELLO SPIGOLO alla torre di Aimonin, LOCATELLI e NAUTILUS al Sergent o NANCHEZ al Caporal... tentativo fallito sabato scorso).
Evito ed eviterò sempre vie con tratti friabili, lucidi o marci e comunque omogenee da non dover decidere se andare in solitaria integrale o continuare autoassicurato e non so se sono più veloce o lento ma solitamente la mia media é di circa mezz'ora a tiro (30/40 mt., difficoltà medio/facile, senza intoppi o complicanze durante il tiro).
'Arvezze!!
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Re: Sondaggio per i solitari

Messaggioda Enzolino » gio lug 27, 2006 11:51 am

Quando andate in solitaria autoassicurati "quanto" andate a confronto di quando avete il compagno? Nelle vie spittate di mezzo grado piu' basso rispetto al mio livello, nelle vie trad un grado/un grado e mezzo rispetto al mio limite.

via dura uguale ma più corta? In generale si.

via lunga ma più facile del solito?

Solo vie psicologicamente più tranquille? Non necessariamente.

Semplicemente le stesse difficoltà ed impegno globale? Sulla difficolta' vedi sopra, sull'impegno globale non necessariamente. Generalmente da solo seguo i miei ritmi per cui alla fine l'impegno si ri-distribuisce a seconda di come lo gestisco.

Cosa soffrite di più:
lucido
friabile
sprotetto
duro?
Quello che temo di piu' e' l'aleatorieta'. Ad esempio, preferisco vie dure ma bene appigliate rispetto a placche aleatorie da fare in aderenza. A volte la corda puo' dare problemi e un piccolo imprevisto puo' farti cadere, mentre una via appigliata, anche se dura, mi da piu' garanzie.

Siete più veloci/lenti che con un compagno più o meno forte e veloce quanto voi? Ovviamente in generale sei piu' lento, perche' se parli di solitarie autoassicurato la via la devi fare tre volte. Ma se il compagno e' molto meno bravo di te, puoi anche essere piu' veloce.

Come gestite i traversi? Li devo proteggere sia per la calata che per la risalita con le jumar. Altrimenti e' un casino.

e i tratti facili ma marci che in cordata fareste slegati/in conserva? Dipende: dalla confidenza che ho con la roccia, il posto, la meteo del giorno, la strategia. Se fai una via di piu' giorni e non puoi arrampicare col sacco o recuperarlo sei costretto a fare i tratti facili con la corda.

Spero di esserti stato utile.

Ciao :wink:

Lorenzo
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Messaggioda dademaz » gio lug 27, 2006 12:13 pm

mamma quante domande!

allora una volta facevo solitarie integrali quasi al mio livello (ma il livello max era cmq basso).
poi ho alzato il livello e diminuito le solitarie integrali...quindi tendenzialmente ora sono decisamente sotto il mio livello.

x quelle autoassicurato: direi un pelo sotto il mio livello.
ci metto ovviamente + tempo che in cordata!
poi il tipo di via deve prendermi...quindi la studio bene a tavolino e se ci sono tratti marci, brutti, lisci....bon in qualche modo si passa! ma di norma già la scelta della via screma molto questi pericoli!!!!

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Messaggioda Roberto » gio lug 27, 2006 16:45 pm

federicopiazzon ha scritto:Sui traversi intendevo che tecnica usare per rifare il tiro e pulirlo...


Beh roberto complimenti se fai lo stesso grado che con il compagno!!


Chissenefrega dei "tiro pulito" in solitaria 8)

Per la verità la mia via più dura in assoluto l' ho fatta in solitaria e mi sono dato sistemeticamente alla ripetizione di tutte le più difficili del Gran Sasso. Da solo mi sento a mio agio, a parte la fatica e la limitazione sulla lunghezza delle via, perché il vero solitario forte non lo fa il grado o la proteggibilità della via, ma la lunghezza (infatti, il più grande è Casarotto)
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Messaggioda paolo s4 » gio lug 27, 2006 17:10 pm

...
Ultima modifica di paolo s4 il ven ott 10, 2008 19:22 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda Enzolino » gio lug 27, 2006 17:19 pm

Roberto ha scritto:perché il vero solitario forte non lo fa il grado o la proteggibilità della via, ma la lunghezza (infatti, il più grande è Messner)
... e' vero ... infatti le sue solitarie himalayane non contano eguali per la lunghezza del loro percorso! :wink:
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Messaggioda federicopiazzon » gio lug 27, 2006 17:35 pm

I più grandi solitari?


in ordine cronologico:


preuss

dulfer (poche cose ma sticazzzi!!)

maestri(il più grande per me)

mesner

più recente non saprei bene...


vabbè ovvio ce ne sono tanti altri..qui nel forum ne abbiamo 2/3 veramente forti...!
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Messaggioda angelo1981 » gio lug 27, 2006 17:52 pm

recentemente credo che sia forte pierino dal pra'
se non sbaglio ha fatto siliber (se si scrive cosi)
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Messaggioda Paolo Marchiori » gio lug 27, 2006 17:57 pm

federicopiazzon ha scritto:più recente non saprei bene...


vabbè ovvio ce ne sono tanti altri..qui nel forum ne abbiamo 2/3 veramente forti...!


Manfred Stuffer, Marco Anghileri, Marco Sterni...
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Messaggioda federicopiazzon » gio lug 27, 2006 18:04 pm

angelo1981 ha scritto:recentemente credo che sia forte pierino dal pra'
se non sbaglio ha fatto siliber (se si scrive cosi)




8O 8O
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Messaggioda Roberto » gio lug 27, 2006 19:00 pm

Fare una solitaria slegato è una calla, se si ha il grdo (ovvio), rispetto a fare una lunga solitaria autroassicurato, dove anche nei tiri slegato ti devi portare tutto in spalla.
Bonatti a Petit Dru o sul Cervino e Casarotto (ne dico una per tutte ma immenza come importanza) sull' immensa e pericolossissima Nord del Huascaran, sono al di la di ogni paragone, stratosferici!
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Messaggioda Enzolino » gio lug 27, 2006 19:30 pm

Roberto ha scritto:Fare una solitaria slegato è una calla, se si ha il grdo (ovvio), rispetto a fare una lunga solitaria autroassicurato, dove anche nei tiri slegato ti devi portare tutto in spalla.
Bonatti a Petit Dru o sul Cervino e Casarotto (ne dico una per tutte ma immenza come importanza) sull' immensa e pericolossissima Nord del Huascaran, sono al di la di ogni paragone, stratosferici!
Io penso esattamente il contrario.
I veri solitari sono quelli che vanno slegati, condizione pero' necessaria ma non sufficiente.
Sono veramente soli loro e la roccia.

Al contrario, la corda, il soloist ed anche lo zaino rappresentano delle "ancore di sicurezza", dei compagni di cordata per chi va senza partners.

Aggiungerei una cosa.
Avere qualcuno al campo base o al di la' della ricetrasmittente da un supporto morale che riduce il carattere solitario dell'esperienza.

Ciao :wink:

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