uN GIORNO DI oRDINARIA fOLLIA

Area di discussione a carattere generale sull'arrampicata.

Messaggioda KAZAN1975 » dom gen 15, 2006 1:01 am

Mortimer ha scritto:
Nessuno l'ha mai fatto. Il giro della Patagonia in Apecar cross. La ribalti tik-tak e ci dormi dentro. Vai da Montezemolo e Lapo, ti danno diecimilaeuro. Idea Forte, Siochen! Tutti quelli li, in giro co la Vespa, donna avventura e trabicoi a quattro ròde. Ideon!





c***o ridetu?

sei un genio 8O ..io ci vengo al volo....pero' chiediamo di piu di 10000 euri... 8)
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Messaggioda Zio Vare » dom gen 15, 2006 12:59 pm

8O 8O
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follia

Messaggioda grip » lun gen 16, 2006 8:31 am

Segnaliamo l'uscita di un saggio intitolato "Geni da legare", scritto da uno psichiatra francese, Philippe Brenot, ed edito da Piemme.

Potrà confortare chi soffre di problemi mentali scoprire che molte patologie, quali depressione maniacale, asocialità, ossessioni, anoressia, hanno attanagliato molti geni quali Rilke, Kafka, Goethe, Proust, Rousseau, Van Gogh, Schumann, Pavese, Virginia Woolf ed altri che scopriremo leggendo il libro.

L'autore ci informa che il 72% degli scrittori soffre, o ha sofferto, di depressione. Diderot diceva che "genio e follia si toccano da vicino". Anche se questo è risaputo, il dare nome e cognome a questi illustri pazienti ci ha stupiti.

Scoprire infatti che Sigmund Freud, padre della psicanalisi, aveva fobie sociali, non era, cioè, a suo agio in mezzo alla gente e che per sopperire a tali problemi usasse delle droghe che "gli scioglievano la lingua", come confessa in una lettera, ci lascia di stucco e ci fa riflettere molto.

Si scopre, quindi, come molti dei protagonisti della letteratura, dell'arte, della musica soffrissero alla stessa stregua di molti che oggi a volte non sanno come uscire dalle loro paure, dai loro esaurimenti, dal mal di vivere in genere e da patologie invalidanti e a volte letali. Alle persone normali infatti non è lecito avere comportamenti diversi, estrosi, a meno che non creino artisticamente e allora anche il comportamento più balzano viene assolto.

Ci auguriamo che la lettura di questo libro aiuti tutti ad essere più comprensivi e tolleranti nei confronti di chi soffre di disagio psichico. Questi malati, infatti, hanno più che mai bisogno di essere ascoltati, seguiti, confortati e soprattutto compresi nella loro speciale sensibilità. L'arteterapia, la musicoterapia, la scrittura creativa cercano di realizzare questi obiettivi, considerando il malato nella sua completezza, nella sua potenzialità di espressione artistica.

L'arte, quindi, come terapia e come espressione di una genialità spesso torturata o malata. :wink:
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follia

Messaggioda grip » lun gen 16, 2006 8:37 am

Eppure nel corso della storia, la follia ha avuto anche conseguenze positive. Si pensi, ad esempio, alla pazzia di Friedrich Nietzsche: grazie ad essa il filosofo tedesco concepisce idee straordinarie come quelle contenute nello Zarathustra o epigrammi di grande forza espressiva negli aforismi

La critica moderna al filosofo ha messo in luce gli aspetti positivi della follia mostrando come essa liberi da inibizioni e convenzioni sociali.

In termini psicoanalitici possiamo dire che, in stato di pazzia, non siamo coartati dal SUPER EGO.

Il grande Van Gogh, pittore olandese trasferitosi in Francia, operò per soli dieci anni dipingendo meravigliosi capolavori quali "La Stanza da letto", il celebre "Campo di Grano con Volo di Corvi" e numerosi autoritratti. Dopo aver compiuto quest'opera si sparò con un colpo di pistola alla tempia, morendo a soli trentasette anni. Anche Van Gogh venne bollato dai suoi contemporanei come psicopatico ma fu proprio per questa sua condizione che riuscì ad offrirci un'interpretazione assolutamente personale della realtà. Forse pazzo non lo era, ma, come dirà lui, mirava a compartecipare lo spettatore delle sue sensazioni e del suo disagio interiore.

Gli artisti, i poeti vivono una condizione di GENIO e FOLLIA che spesso coincidono. L'uomo è inserito in un composito sistema di relazioni sociali, in cui ognuno trova una sua precisa collocazione. Per poter vivere siamo costretti a rientrare in questo sistema rigido, a seguire regole precise. Questa condizione obbligata ci porta inevitabilmente ad uniformarci a dei "modus vivendi "già definiti. Tale situazione comporta negli adulti una perdita di originalità, di fantasia, di capacità di creare e di scoprire. Ciò non avviene nel bambino, perché il suo pensiero è ancora indipendente, non soggetto ai condizionamenti e a pressioni esterne.

Il suo comportamento di fronte agli avvenimenti è spontaneo, naturale: si meraviglia di fronte alle piccole cose di ogni giorno, esplora, si pone, seppur semplicemente numerosi interrogativi, su tutto ciò che lo circonda.

L'artista presenta le stesse caratteristiche del bambino, non si ferma di fronte all'apparenza delle cose, non ha vincoli sociali da rispettare e può ribellarsi all'omologazione. Pensiamo a Baudelaire, uno dei più autorevoli esponenti del simbolismo francese, che con opere quali "I Fiori del male", denuncia l'ipocrisia della società in cui viveva scandalizzando, per le sue idee liberali, molti esponenti della Francia bene dell'epoca. Gauguin, pittore contemporaneo di Van Gogh, sceglie di rifugiarsi in Polinesia e qui, in questo mondo ancora puro, "selvaggio" troverà l'ambiente necessario per dare espressione alla sua arte. Alla morte dell'artista, le sue opere ritenute troppo scandalose per le nudità e le pose dei soggetti ritratti vennero bruciate per ordine del vescovo del luogo.

Come non ricordare i roghi dei libri ai tempi dell'inquisizione medioevale, romana, spagnola, in cui vennero messi al rogo scienziati del calibro di Giordano Bruno, Keplero, o furono costretti ad abiurare le proprie tesi, come Galileo, solo perché in disaccordo con le verità della Bibbia?

Per la follia collettiva dei totalitarismi europei del 900, un numero impressionante di testi furono bruciati e i loro autori contrari all'ideologia del regime, uccisi o deportati in campi di sterminio e nei gulag sovietici.

Il poeta tedesco Heinrich Heine, per descrivere l'assurdità e la ferocia della "nuova inquisizione?, aveva affermato: «Dove si bruciano i libri, un giorno si bruceranno anche gli uomini».

Sono questi solo alcuni esempi per dimostrare come la pazzia abbia due volti, uno che porta alla più bieca distruzione, l'altro alle migliori creazioni e scoperte del genio umano. 8)
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Re: follia

Messaggioda Drugo Lebowsky » lun gen 16, 2006 11:53 am

grip ha scritto:Segnaliamo l'uscita di un saggio intitolato "Geni da legare", scritto da uno psichiatra francese, Philippe Brenot, ed edito da Piemme.
..............................................................
L'arte, quindi, come terapia e come espressione di una genialità spesso torturata o malata. :wink:


recentemente, edito da "Il Tartufo Rancido" , è uscito un'interessante saggio di Jeremy Putzfreskin, intitolato: "L'Odore Immondo - conoscerlo e affrontarlo per amarlo".

lo studio tratta degli effetti riscontrabili in un campione di n°1 risuolatori, dovuti alla reiterata esposizione ai vapori provenienti da scarpette d'arrampicata vissute (tra le quali primeggia il marchio 5.10) unitamente alla sublimazione di materie plastiche e collanti rinsecchiti.
è pure presente una interessante nota storica sull'uso di vecchie scarpette oramai estinte in cui la tomaia era di cordura, tessuto poliammidico, all''interno delle cui fibre si creava il miglior microclima possibile atto allo sviluppo di una rigogliosa flora batterica e fungina (alcuni paventavano pure la possibile presenza di alghe filamentose, ma non vi sono studii in merito).
da tale trattato si evince che il lavoro di risuolatore pone oltremodo a rischio la salute psico-fisica, sia nelle fasi propriamente di lavoro, che nelle fasi successive, in cui l'operatore, ancora inebriato dagli effluvii a cui è stato esposto, inizia a farneticare, ad amare l'odore ed a cercare la continua riproduzione dello stesso portando seco piccole quantità per solo uso personale di Puzzone di Moena e di Camenbert.
a conclusione il fatto che l'assidua esposizione agli effluvii originati dagli autarchici lisati di batteri e miceti, alla lunga induce assuefazione e dipendenza all'operatore, amore per il cocktail di fragranze ad elevata componente butirrica e potenzialmente, gravi danni cerebrali .

:twisted:
:wink:
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Re: follia

Messaggioda grip » lun gen 16, 2006 12:58 pm

Drugo Lebowsky ha scritto:
grip ha scritto:Segnaliamo l'uscita di un saggio intitolato "Geni da legare", scritto da uno psichiatra francese, Philippe Brenot, ed edito da Piemme.
..............................................................
L'arte, quindi, come terapia e come espressione di una genialità spesso torturata o malata. :wink:


recentemente, edito da "Il Tartufo Rancido" , è uscito un'interessante saggio di Jeremy Putzfreskin, intitolato: "L'Odore Immondo - conoscerlo e affrontarlo per amarlo".

lo studio tratta degli effetti riscontrabili in un campione di n°1 risuolatori, dovuti alla reiterata esposizione ai vapori provenienti da scarpette d'arrampicata vissute (tra le quali primeggia il marchio 5.10) unitamente alla sublimazione di materie plastiche e collanti rinsecchiti.
è pure presente una interessante nota storica sull'uso di vecchie scarpette oramai estinte in cui la tomaia era di cordura, tessuto poliammidico, all''interno delle cui fibre si creava il miglior microclima possibile atto allo sviluppo di una rigogliosa flora batterica e fungina (alcuni paventavano pure la possibile presenza di alghe filamentose, ma non vi sono studii in merito).
da tale trattato si evince che il lavoro di risuolatore pone oltremodo a rischio la salute psico-fisica, sia nelle fasi propriamente di lavoro, che nelle fasi successive, in cui l'operatore, ancora inebriato dagli effluvii a cui è stato esposto, inizia a farneticare, ad amare l'odore ed a cercare la continua riproduzione dello stesso portando seco piccole quantità per solo uso personale di Puzzone di Moena e di Camenbert.
a conclusione il fatto che l'assidua esposizione agli effluvii originati dagli autarchici lisati di batteri e miceti, alla lunga induce assuefazione e dipendenza all'operatore, amore per il cocktail di fragranze ad elevata componente butirrica e potenzialmente, gravi danni cerebrali .

:twisted:
:wink:


:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: FINALMENTEC'E' UNO CHE MI CONOSCE BENE
NB: suddetto COCKTAIL oltre ai danni celebrali provoca nel soggetto de il risuolatore EREZIONI FALLICHE I N C R E D I B I L I.
:lol: :lol: :twisted: :wink:
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Re: follia

Messaggioda Drugo Lebowsky » lun gen 16, 2006 13:27 pm

grip ha scritto:
NB: suddetto COCKTAIL oltre ai danni celebrali provoca nel soggetto de il risuolatore EREZIONI FALLICHE I N C R E D I B I L I.
:lol: :lol: :twisted: :wink:



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Messaggioda HariS » lun gen 16, 2006 18:25 pm

Avete poco da cancellare i visi: vi si riconosce dall'immagine riflessa nel torrente :lol: :lol:

Ciao bei :wink:
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Messaggioda grip » lun gen 16, 2006 18:41 pm

HariS ha scritto:Avete poco da cancellare i visi: vi si riconosce dall'immagine riflessa nel torrente :lol: :lol:

Ciao bei :wink:


:lol: :o :twisted: :o :lol: :evil: :o :lol: :evil: :o :lol: :twisted: :wink: :?: :?: :!: 8) 8O :lol: :cry: :wink: :twisted: :twisted: :twisted: :lol: :lol: :lol: :lol: :wink: :roll: :P :? :) :( :o :D :x :arrow: :idea: :roll: :twisted: :P :? 8O :lol: :cry: :oops: :P :x :evil: :D :lol: :arrow: SONO FUSO.
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