lontananza chiodi

Area di discussione a carattere generale sull'arrampicata.

Re: lontananza chiodi

Messaggioda PIEDENERO » gio ott 29, 2015 12:43 pm

espo ha scritto:tolto il fatto che sarebbe buona norma evitare di potersi far male credo che la modalità di chiodatura sia molto varia a secondo del posto, della persona, di che si vuole ottenere.

qua da noi per esempio ci sono settori, parlo di robe spittate negli ultimi anni, con obbligatorio alto e voli anche lunghi e altri dove invece di fatto l'obbligatorio non esiste e i voli quasi anche. non è che un sistema è meglio dell'altro. ci vanno persone che hanno modi diversi di approccio, o in momenti diversi. insomma la diversità permette di andar nel posto giiusto e divertirti come ti pare 8)

Q8
Il bello è che vi siano differenze. Poi si sceglie.
Sicuramente rispetto a qualche anno fa la quantità di falesie è molto alta e questo favorisce le scelte.
Quindi ben vengano stili di chiodature diversi.
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Re: lontananza chiodi

Messaggioda PIEDENERO » gio ott 29, 2015 12:49 pm

VYGER ha scritto:Mah...
Io, in montagna, gli slunghi, li uso...
Altrimenti sai che attrito.

:mrgreen:

Ma davvero - Silbergeier a parte - voi attrezzereste con gli slunghi 400/800 m. di via per tentare la libbera?

8O

La pratica della libera in montagna sta snaturando tutto e mi ha veramente stufato. Non vedo nessun valore in quelle imprese. Si, bravi ma poi?
Uno la via "se la deve portare a casa" possibilmente senza usare mezzi troppo poco etici o almeno dichiarare cosa ha usato e come. Se poi gli riesce in libera bene. Ma chi cacchio ha il tempo e il danaro di star li a provare e riprovare. Che due balle. 8)
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Re: lontananza chiodi

Messaggioda VYGER » gio ott 29, 2015 12:56 pm

PIEDENERO ha scritto:La pratica della libera in montagna sta snaturando tutto e mi ha veramente stufato. Non vedo nessun valore in quelle imprese. Si, bravi ma poi?
Uno la via "se la deve portare a casa" possibilmente senza usare mezzi troppo poco etici o almeno dichiarare cosa ha usato e come. Se poi gli riesce in libera bene. Ma chi cacchio ha il tempo e il danaro di star li a provare e riprovare. Che due balle. 8)


[OT]

In montagna io in libera il più possibile, per una questione di estetica e velocità. Ho sempre usato l'artif. solo se non c'erano altre soluzioni, quando tentare di passare in libera mi avrebbe portato via troppo tempo.

Chiaro che non andavo a cercarmi il freddo per il letto. Sceglievo una via solo se ero abbastanza sicuro di riuscire a salire per lo più in libera.

Invece in falesia bisogna sempre fare gradi duri [anche per allenamento].
E allora vai di tettebì a suon di staffe.

:wink:
[/OT]
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Re: lontananza chiodi

Messaggioda rf » gio ott 29, 2015 13:17 pm

PIEDENERO ha scritto:La pratica della libera in montagna sta snaturando tutto e mi ha veramente stufato. Non vedo nessun valore in quelle imprese. Si, bravi ma poi?
Uno la via "se la deve portare a casa" possibilmente senza usare mezzi troppo poco etici o almeno dichiarare cosa ha usato e come. Se poi gli riesce in libera bene. Ma chi cacchio ha il tempo e il danaro di star li a provare e riprovare. Che due balle. 8)


quoto e non quoto...
nel senso: nel mio andare in montagna è capitato forse una o due volte che abbia riprovato un tiro. Se capita ritorno a fare la via per farla tutta in libera (o provarci). Sulle vie veramente lunghe... ovviamente no. Chi ce l'ha il tempo?!? Ma io rientro nella categoria merenderos, non ho velleità di performance! per me arrivare in cima a certe vie "by (quasi) any mean" è già un successone!

Per quelli "forti" le cose cambiano. Una via di ottobò o novebà difficilmente la fai a vista, quindi "te la lavori" (v. dawn wall). A me personalmente dice poco, ma aiuta a portare avanti i limiti della scalata.
Prima la si fa misto libera artif, poi magari qualcuno libera i tiri, poi magari la fanno "ground up", poi a vista, poi in giornata, poi in 2h23m e via dicendo.
Ognuno cerca di andare avanti nella sua "ricerca" di ciò che gli piace.

Certo che gli slunghi prepiazzati su certe vie sono ridicoli, come se tentassimo di slungare il traverso di polimagò... che senso ha?
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Re: lontananza chiodi

Messaggioda Kinobi » gio ott 29, 2015 13:24 pm

Circa l'80% delle falesie italiane è chiodato eccessivamente corto.
Una parte è chiodata lunga.
Una minima parte è chiodata bombastic.
Gli italiani peccano spesso per chiodatura ascellare. Avendo abituato il consumatore a chiodi vicini, quando vedo gli italiani all'estero, il grosso patisce (con l'eccezione di Kalymnos).
Vediamo spesso mischie furibonde a Ceuse su gradi bassi, e gente che va due o tre gradi sotto il suo massimo pur di non accettare le regole della chiodatura di quel posto. Però vuole esserci a Ceuse!
E' come fare un giro in moto in circuito: c'è chi pagherebbe pur di poter correte al Tourist Truphy, e chi invece chiede circuiti con più vie di fuga ovunque perfino sui rettifili.

Slunghi, bastoni e conigli, abbondano.
Non critico le scelte altrui.

So che un tiro alle Gorges du Tarn le ricordo per anni, un tiro a Kalymnos faccio fatica a ricordarmi la falesia, non dico il tiro.

La mio opinione è che dovremmo chiodare sicuro, ma la percezione tra il sicuro ed il "mi spiaccico" è spesso influenzata dall'effetto ottico. Il consumatore chiede vie chiodate ascellari (almeno quello italiano). Gli stanno dando quello. Non importa se è un effetto ottico, o se l'assicuratore è nel 50% dei casi il responsabile di incidenti.

Non entro su episodi come quello di tutta Hotel Supramonte fissate ed un punti slungata.
Su 8a.nu la definirebbero "soft".
E
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Re: lontananza chiodi

Messaggioda VYGER » gio ott 29, 2015 13:25 pm

rf ha scritto:Certo che gli slunghi prepiazzati su certe vie sono ridicoli, come se tentassimo di slungare il traverso di polimagò... che senso ha?


Un bel fissone di 40 mt da un lato all'altro del traverso...

:mrgreen:

Ok, allavoro...
Bye
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Re: lontananza chiodi

Messaggioda c.caio » gio ott 29, 2015 13:34 pm

Kinobi ha scritto:Circa l'80% delle falesie italiane è chiodato eccessivamente corto.
Una parte è chiodata lunga.
Una minima parte è chiodata bombastic.
Gli italiani peccano spesso per chiodatura ascellare. Avendo abituato il consumatore a chiodi vicini, quando vedo gli italiani all'estero, il grosso patisce (con l'eccezione di Kalymnos).
Vediamo spesso mischie furibonde a Ceuse su gradi bassi, e gente che va due o tre gradi sotto il suo massimo pur di non accettare le regole della chiodatura di quel posto. Però vuole esserci a Ceuse!
E' come fare un giro in moto in circuito: c'è chi pagherebbe pur di poter correte al Tourist Truphy, e chi invece chiede circuiti con più vie di fuga ovunque perfino sui rettifili.

Slunghi, bastoni e conigli, abbondano.
Non critico le scelte altrui.

So che un tiro alle Gorges du Tarn le ricordo per anni, un tiro a Kalymnos faccio fatica a ricordarmi la falesia, non dico il tiro.

La mio opinione è che dovremmo chiodare sicuro, ma la percezione tra il sicuro ed il "mi spiaccico" è spesso influenzata dall'effetto ottico. Il consumatore chiede vie chiodate ascellari (almeno quello italiano). Gli stanno dando quello. Non importa se è un effetto ottico, o se l'assicuratore è nel 50% dei casi il responsabile di incidenti.

Non entro su episodi come quello di tutta Hotel Supramonte fissate ed un punti slungata.
Su 8a.nu la definirebbero "soft".
E


boh... io non so quale sia la situazione dei siti d'arrampicata nostrani e in vita mia sono andato assai poco in giro per il mondo da poter fare un confronto. Posso solo portare l'esperienza personale e i commenti che da anni sento fare alle vie che ho attrezzato io.
Come ho scritto in altro post cerco sempre di rendere i passaggi obbligatori e non azzerabili (se non ci sono pericoli) ma questo "stile" non ha molto seguito ed infatti la presenza di climber e' notevolmente diminuita a favore di nuovi siti con chiodature ben piu' plasir.
La cosa e' ancora piu' marcata sulle vie dure (dal 7b al 9a).... ci sono un bel numero di vie ancora da provare e liberare ma i forti arrampicatori della zona preferiscono andare in altri posti a fare e rifare da anni e anni e anni ancora gli stessi tiri piuttosto che provare vie praticamente nuove e intonse dove pero' e' necessario tenersi per bene tra un ancoraggio e l'altro e dove l'azzeramento non porta in catena.
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Re: lontananza chiodi

Messaggioda Kinobi » gio ott 29, 2015 13:40 pm

c.caio ha scritto:Come ho scritto in altro post cerco sempre di rendere i passaggi obbligatori e non azzerabili (se non ci sono pericoli) ma questo "stile" non ha molto seguito ed infatti la presenza di climber e' notevolmente diminuita a favore di nuovi siti con chiodature ben piu' plasir.
.


Prima di 8a.nu
http://www.fuorivia.com/forum/viewtopic ... 8&start=30


Dopo di 8a.nu
Aspetta, te lo speigo con le parole di Toni Arbones, padrone/creatore di Siurana:
Canto pequeno y grado duro: poco pueblo.
Canto largo y grado molo: mucho escaladores.
Grado "soft": un monton de cabrones!
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Re: lontananza chiodi

Messaggioda c.caio » gio ott 29, 2015 13:46 pm

... altra nota.... l'arrampicata e' sempre una questione individuale e ognuno di noi l'affronta alla ricerca di sensazioni ed emozioni che sono personalissime. Per quanto mi riguarda era, e lo e' tutt'ora, un mix di percezioni dove anche la distanza degli ancoraggi fa la sua parte.
La tensione data dalla possibilita' di fare voli piu' o meno lunghi fa parte di questo mix e non credo che mi divertirebbe molto salire una via con uno spit al ginocchio mentre sto per rinviare quello successivo.
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Re: lontananza chiodi

Messaggioda espo » gio ott 29, 2015 14:37 pm

c.caio ha scritto:... altra nota.... l'arrampicata e' sempre una questione individuale e ognuno di noi l'affronta alla ricerca di sensazioni ed emozioni che sono personalissime.


perfettamente concorde. ineccepibile.

per questo meglio ci sia una diversità anche di stili di chiodatura oltre che di grado e tipo di roccia...
massimo

Ci sono nomadi che si sentono a casa ovunque
altri che non si sentono a casa da nessuna parte

Io sono uno di questi.
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Re: lontananza chiodi

Messaggioda c.caio » gio ott 29, 2015 14:43 pm

espo ha scritto:
c.caio ha scritto:... altra nota.... l'arrampicata e' sempre una questione individuale e ognuno di noi l'affronta alla ricerca di sensazioni ed emozioni che sono personalissime.


perfettamente concorde. ineccepibile.

per questo meglio ci sia una diversità anche di stili di chiodatura oltre che di grado e tipo di roccia...


esatto... ed e' per questo sono totalmente contrario al concetto di falesie omologate.
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Re: lontananza chiodi

Messaggioda rf » gio ott 29, 2015 15:00 pm

Kinobi ha scritto:...


quoto

esempio lecchese
discoteca/lariosauro/antimedale

esempio per assurdo
se spittassero polimagò diventerebbe un'inutile e insignificante vietta di placca
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Re: lontananza chiodi

Messaggioda Kinobi » gio ott 29, 2015 17:37 pm

rf ha scritto:
Kinobi ha scritto:...


quoto

esempio lecchese
discoteca/lariosauro/antimedale

esempio per assurdo
se spittassero polimagò diventerebbe un'inutile e insignificante vietta di placca


OT
La leggenda narra che degli italiani volessero fare uno scherzo da prete agli inglesi.
Un ex residente della Val di Mello scherzava su Ulysses a Plantation, dicendo che uno spit avrebbe totalmente snaturato la via.
Il veneto che era li nel gruppo cercò di escogitare uno scherzo per gli inglesi, che sarebbe entrato negli annali, e qualcuno dei locals tirava un infarto.
Il piano era di incollare una placchetta con il nastro biadesivo sul chiave di Ulysses, e di camuffare la colata di polvere del trapano con magnesio ecologico che girava in quel tempo di colore rossiccio. Il problema era che non avevano una placchetta. Era Sabato sera e per domenica c'erano "primo conditions", e ci sarebbe stato il mondo a Plantation.
I birbanti cercarono di comparle la placchetta da Outside a Hathersage, ma alla domanda "do you have bolt hangers?" il commesso dispose, diventando truce, e disse "nobody here sells that shit, but you can get them at Raven Thor, but you need a wrench".
Lo scherzo rimase in cantiere non si sa per quando.
Fine OT
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Re: lontananza chiodi

Messaggioda rf » gio ott 29, 2015 17:53 pm

http://masinoclimbing.blogspot.it/2013/ ... e-val.html

immagino sia parto della stessa mente!
rf
 
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Re: lontananza chiodi

Messaggioda crodaiolo » gio ott 29, 2015 18:04 pm

rf ha scritto:http://masinoclimbing.blogspot.it/2013/10/val-di-mello-restyling-guide-alpine-val.html

immagino sia parto della stessa mente!

Immagine
inciampa piuttosto che tacere
e domanda piuttosto che aspettare
...
alla fine, è solamente un gioco
a cui a volte tendiamo a dare troppa importanza.
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Re: lontananza chiodi

Messaggioda rf » gio ott 29, 2015 18:28 pm

grazie!
Non sono il mago dei link...

alla vista di questa foto più di uno si è alzato sulla sedia!
rf
 
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Re: lontananza chiodi

Messaggioda crodaiolo » gio ott 29, 2015 19:15 pm

rf ha scritto:grazie!
Non sono il mago dei link...

figurati, per così poco...

rf ha scritto:alla vista di questa foto più di uno si è alzato sulla sedia!

non dirmi... per così poco?

:wink:
inciampa piuttosto che tacere
e domanda piuttosto che aspettare
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alla fine, è solamente un gioco
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Re: lontananza chiodi

Messaggioda rf » gio ott 29, 2015 19:29 pm

è che sono gente sensiBBile...
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