climbalone ha scritto:
Non stiamo esagerando? Anche le piante sono esseri viventi, e allora che si fà, ci mettiamo a mangiare sabbia, o plastica? No la plastica no perché è sintetica e inquina, quindi è deciso: sabbia.
«Verrà il giorno in cui il resto degli esseri animali potrà acquisire quei diritti che non gli sono mai stati negati se non dalla mano della tirannia. I francesi hanno già scoperto che il colore nero della pelle non è un motivo per cui un essere umano debba essere abbandonato senza riparazione ai capricci di un torturatore. Si potrà un giorno giungere a riconoscere che il numero delle gambe, la villosità della pelle, o la terminazione dell'osso sacro sono motivi egualmente insufficienti per abbandonare un essere sensibile allo stesso fato. Che altro dovrebbe tracciare la linea invalicabile? La facoltà di ragionare o forse quella del linguaggio? Ma un cavallo o un cane adulti sono senza paragone animali più razionali, e più comunicativi, di un bambino di un giorno, o di una settimana, o persino di un mese. Ma anche ammesso che fosse altrimenti, cosa importerebbe? La domanda non è "Possono ragionare?", né "Possono parlare?", ma "Possono soffrire?"» - Jeremy Bentham.
climbalone ha scritto:
Tornando al topic, le scarpette sono una cosa molto soggettiva. Per me, visto il tipo di vie che faccio, i bassi gradi che salgo, la mia poca voglia di soffrire il mal di piedi: scarpette comode e morbide. Velcro o lacci? Indubbiamente lacci. Con o senza calzini? Sicuramente con. Marca e modello? Booh! Finora le scarpette le ho sempre comprate all'outlet, dove quel che trovi trovi.
grazie per il suggerimento
climbalone ha scritto:Ora vado, che è avanzato un po' di pollo con le mandorle, quello che fa mia moglie, molto appetitoso (ma comunque mai paragonabile al fegato alla veneziana!)

attento a non strozzarti

si sa il pollo è un po' stopposo!