checco 1987 ha scritto:quilodicoequilonego ha scritto:l'arrampicata su plastica non è naturale, non è degna di esser paragonata all'arrampicata su roccia.
Per evitare volgari commistioni di cose propongo che venga chiamata ARRAMPICATA ARTIFICIALE

...e coloro che la praticano come fine a sè stesa io li chiamerei plastegari del casso!
comunque per il discorso gare... secondo me non significa proprio niente vincere una gara: non è come sui 100 metri dove chi vince è il più veloce; arrampicare su plastica è un altro sport rispetto alla'arrampicata "vera".. basti vedere certi atleti che nella nelle competizioni di difficoltà fanno l'ottocì a vista, e poi su roccia vanno infinitamente meno.
poi la storia che 3 9a valgono più di 5 8c+..

mah.. non è che 9a valga tot punti e 8c+ altri tot e poi si fa un'equazione.. quindi son d'accordo con ginzo.
Ecco mi sembra di sentire la solita "leggenda metropolitana"....solo la roccia vale....
Peccato che quando i vari plastegari del......vanno in falesia, magari subito dopo aver vinto una gara.... le vie le "smontano" a vista e lavorate...
Per citarne alcuni:codice fiscale Mrazek, il nippo Hirayama, Brenna, Gnerro, Chabot, Canon, Usobiaga, Puigbanque, Sharma (che le gare le ha fatte e vinte...anche sotto l'effeto doping...)...e tanti altri che... plastic smoker...
tutta gente da 8c a vista potenziale e reale e da infinitamente più di 9n sul lavorato....magari dedicando qualche fine settimana....
ciao