Mah, come ha fatto notare l'esimio collega (se non di trapano almeno di martello:D) Roberto, sono argomenti accademici che interessano a pochi, anche se poi quando uno legge V+ sulla guida e si trova un VI s'incazza

e se la prende con chi ha scritto la guida. Ora poi che sembra tramontare anche l'Università della montagna in ambito CAI, penso proprio che rimarrò disoccupato e limiterò le mie dissertazioni sulla valutazione delle difficoltà a questo forum. Una volta almeno potevo chiaccherare di queste amenità con Buscaini, ora nemmeno più questo
Comunque non so se hai la data di quel mio intervento, ma nel frattempo nella scala boulder ci sono state delle evoluzioni. Oggi sembra che si senta il bisogno di distinguere nettamente tra i boulder di pochi movimenti (già più di uno ha parlato di "veri" boulder") e quelli di 10 e più movimenti, che andrebbero valutati nella scala "traverso" che sta notoriamente in mezzo, tra le due.
secondo me, e qui entro nella fanta-valutazione delle difficoltà

una possibile evoluzione (per me auspicabile) è che anche le vie di falesia molto corte siano un giorno valutate con la scala traversata e quindi abbassate di grado.
Ma come si fa a distinguere tra le varie specialità??
Ho letto da qualche parte che se su una presa riesci a cambiare le mani e a riposare alternativamente un braccio, non si tratterebbe più di forza pura, o forza resistenza ma si entrerebbe nel dominio della continuità. E un boulder per definizione non potrebbe essere di continuità anche se sappiamo che molti boulder lo sono, come dicevo prima.
Quello che sembra un problema di lana caprina di cui non valga la pena occuparsi, invece sta facendo discutere e polemizzare i top climbers. Alcuni infatti gradano passaggi con la scala boulder, ma di boulder non si tratta, perchè presentano 10 e più movimenti. Chi invece fa un 8c+, poniamo, di tre movimenti ha in teoria fatto una perfs molto più avanguardistica che un 8c+ di 15 movimenti. Credo non ci sia bisogno di spiegare il perchè, anche se in teoria la valutazione delle difficoltà dovrebbe essere basata sulla grandezza delle prese e dalla continuità dello sforzo. Però abbiamo visto che un passaggio di grado avviene sempre prima in continuità e poi in stile boulder, salvo eccezioni come Action Directe di Gullich o Hubble in Inghilterra.
Però occorrerebbe trovare un accordo, chiaramente un po' elastico, sul numero di movimenti.
Sempre più difficile, eh?
Maurizio