GENITORI, FIGLI E LA MONTAGNA

Area di discussione a carattere generale sull'arrampicata.

Messaggioda Valerio79 » ven feb 10, 2012 14:43 pm

Posso solo parlare da figlio...
Io sono sempre stato portato da mia mamma in montagna, fin da piccolo, si camminava parecchio (spesso mi rompevo anche le balle eh) ma la passione che è nata in mè, non la cambierei per nulla al mondo, anzi, devo dire che a volte, in certi momentacci, è l'unica cosa che mi da veramente motivazione.
La montagna è dentro di me (metafoticamente).
Poi ricordo benissimo, che tutte le volte che vedevo un masso o una paretina, mi ci fiondavo contro, esibendomi in improbabili arrampicate (ero piccolo piccolo e già venivo attratto dall'arrampicata) e mia mamma mi lasciava fare, magari un pò preoccupata, mi seguiva.
Poi ho iniziato a frequentare l'ambiente, passarono gli anni, e con mia mamma abbiamo fatto arrampicate e ferrate insieme.
Nel frattempo ho conosciuto nuove amicizie, che ho avvicinato a questo ambiente, e questo mi da molte soddisfazioni.

Anzi vi dico una cosa che sembrerà paradossale...
Ho vietato a mia mamma le ferrate, non la porto più per questioni di sicurezza, solo arrampicate dall'alto eheheheehhe stì figli!

Ah dimenticavo...
Complimenti a piedenero per questo interessante e gradevole topic

:wink:
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Messaggioda Kliff 62 » ven feb 10, 2012 15:23 pm

Valerio79 ha scritto:
Anzi vi dico una cosa che sembrerà paradossale...
Ho vietato a mia mamma le ferrate, non la porto più per questioni di sicurezza, solo arrampicate dall'alto eheheheehhe stì figli!

Quello che hai affermato meriterebbe di aprire un altra discussione interessante come quella in corso.
Se dovessi iniziarla io comincerei col dire che con mio figlio ora ci vado molto poco . Anche se lui mi invita spesso io invento sempre qualche scusa perchè mi rendo conto che sarei solo una ZAVORRA. Preferisco che vada con amici magari più allenati di lui.
Quando imparerà a lasciare a casa cronometri altimetri e balle varie (è solo questione di tempo e cartilagini) sono sicuro che faremo ancora tante cose insieme.... :wink:
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Messaggioda PIEDENERO » ven feb 10, 2012 16:17 pm

"Valerio79"

Posso solo parlare da figlio...

aprendo il topic mi aspettavo di sentire pareri da parte dei genitori, non mi aspettavo invece tanti pareri da parte dei figli. è un' inaspettata e molto utile sorpresa.




Ah dimenticavo...
Complimenti a piedenero per questo interessante e gradevole topic


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Messaggioda giudirel » ven feb 10, 2012 17:10 pm

ncianca ha scritto:Non vedo l'ora di arrivare a quando mi manchera' mia figlia. Al momento mi manca solo la socia.


Quando ti verrà restituito il pane non è da escludere che avrai i denti molto cariati... :? :? :? :?
Ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi è un dono e per questo si chiama presente.
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Messaggioda gug » lun feb 13, 2012 10:28 am

Roberto ha scritto:La vita è piena di drammatiche incognite, non lo sai cosa ti aspetta, non ha senso evitarla per paura di farsi male, conviene viverla tutta e a pieni polmoni.
Se avessi un figlio con cui condividere la mia passione per l' alpinismo sarei un papà felice. Consapevole dei rischi ma anche dei guadagni che da questa passione. Cercherei di insegnarli ad evitare tutti i miei errori, ad apprezzare i lati meno conosciuti, a scoprire la storia che c' è dietro ogni ruga scavata dal tempo nella roccia e poi scalata da alpinisti come suo padre.
Purtroppo non ho questa fortuna e mia figlia non ha nessun interesse lontanamente assimilabile ai miei. Non ha proprio interesse per la vita vera, preferisce i centri commerciali e le passeggiate sul viale, mangiare fino a scoppiare, vivere davanti al televisore o ciattare come una forsennata con SMS o FB ... Ti auguro di fare tante scalate con tuo figlio e, quando sarà divenatto troppo forte per te, di accompagnarlo all' attacco e vederlo scalare, orgoglioso del proprio figlio scalatore.


E' giusto quello che dici, Roberto, e penso che in ogni campo è il sogno di ogni genitore
Non essere però troppo duro con Giuggi, probabilmente è una fase che supererà
"montagne che varcai, dopo varcate, sì grande spazio d'in su voi non pare"

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Messaggioda gug » lun feb 13, 2012 10:29 am

Roberto ha scritto:La vita è piena di drammatiche incognite, non lo sai cosa ti aspetta, non ha senso evitarla per paura di farsi male, conviene viverla tutta e a pieni polmoni.
Se avessi un figlio con cui condividere la mia passione per l' alpinismo sarei un papà felice. Consapevole dei rischi ma anche dei guadagni che da questa passione. Cercherei di insegnarli ad evitare tutti i miei errori, ad apprezzare i lati meno conosciuti, a scoprire la storia che c' è dietro ogni ruga scavata dal tempo nella roccia e poi scalata da alpinisti come suo padre.
Purtroppo non ho questa fortuna e mia figlia non ha nessun interesse lontanamente assimilabile ai miei. Non ha proprio interesse per la vita vera, preferisce i centri commerciali e le passeggiate sul viale, mangiare fino a scoppiare, vivere davanti al televisore o ciattare come una forsennata con SMS o FB ... Ti auguro di fare tante scalate con tuo figlio e, quando sarà divenatto troppo forte per te, di accompagnarlo all' attacco e vederlo scalare, orgoglioso del proprio figlio scalatore.
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Messaggioda Luca A. » lun feb 13, 2012 12:04 pm

Quando si ha una passione, è inevitabile desiderare che le persone che abbiamo a cuore la condividano...
Io non ho figli, mia moglie in teoria amerebbe la montagna ma ogni volta che siamo andati insieme non la perdevo d'occhio un istante, il piacere della salita era rovinato dalla mia ansia che lei potesse cadere... farsi male... Credo che se avessi un figlio sarei ancora più ansioso in questo senso, pur senza volerlo.

Da figlio invece sono grato a mio papà che mi ha trasmesso la sua passione senza problemi, e all'epoca non ci si facevano troppe menate...
Ricordo oggi con un brivido quando lui, io e mia sorellina non più che undicenne andammo slegati sulla Ferrata del Velo... "Facciamo questo pezzetto poi ci leghiamo eh..." "Sì, arriviamo lì e i leghiamo". "Dai ci leghiamo quando arriviamo là, che qui è facile". Morale: arrivati al rifugio a fine ferrata con i cordini nello zaino (anni 80: le ferrate mediamente si facevano con cordini dell'8 legati in vita...).
Però eravamo tutti più che abituati e molto sicuri; oggi se in ferrata non mi lego mi vengono subito le ginocchia molli dalla fifa appena ho 10 metri sotto le suole, e se vedessi oggi un genitore che porta due ragazzini in ferrata slegati mi incazzerei di brutto.

L'attenzione alla sicurezza nel tempo è cambiata molto e conseguentemente anche la percezione psicologica che ne abbiamo.
"Quando saremo vecchi,
mi guiderai ai nostri antichi attacchi
e staremo lì a guardare in su".
(Dino Buzzati)
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Messaggioda Piero26 » lun feb 13, 2012 12:37 pm

I bambini sono diversi fra loro e non si può dare una regola fissa, la mia potrei farla andare slegata ovunque perchè è di natura molto prudente, altri bambini che ho avuto modo di vedere in azione, troppo sicuri di se stessi, gestirli non è semplice.

Questo un genitore deve capirlo, si vedono di quelle scene in giro.. :roll:
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