da sax » mer giu 28, 2006 18:52 pm
da cialtrone » mer giu 28, 2006 19:15 pm
Ecco. Quoto quel fesso di Cuorpiccino per rispondere allo psicoterapeuta Paino.cuorpiccino ha scritto: Avete mai avuto amici o conoscenti colpiti da un fulmine? capita ogni tanto, anche seguendo tutti i comportamenti consigliati.
da biemme » mer giu 28, 2006 19:25 pm
da federicopiazzon » mer giu 28, 2006 19:29 pm
cialtrone ha scritto:Ecco. Quoto quel fesso di Cuorpiccino per rispondere allo psicoterapeuta Paino.cuorpiccino ha scritto: Avete mai avuto amici o conoscenti colpiti da un fulmine? capita ogni tanto, anche seguendo tutti i comportamenti consigliati.
L'acqua in montagna fa un gran bene.
La neve poi, non ne parliamo.
Ma, caro Paino, se l'acqua viene da nubi a sviluppo verticale, chiamati cumulinembi, è associata ad altra roba. Che non bagna: incenerisce.
Eddunque.
Il succo del discorso è questo, per quel che mi riguarda, senza boria nè astio verso categoria alcuna:
- nessuno mai riuscirà ad eliminare il rischio OGGETTIVO che esiste nell'andare per monti. Rischio oggettivo che esiste in qualsiasi attività umana che parte dal respirare stesso, ma che, QUANTITATIVAMENTE, si accumula maggiormente in alcune topologie di azione. Nello specifico, andare per monti è OGGETTIVAMENTE PIU' RISCHIOSO CHE GIOCARE A TRESETTE.
- è possibile eliminare del tutto il rischio soggettivo. Se vado a fare una nord con le espadrillas, il pericolo sono io, soggettivamente. Il suicidio in questi casi è un rimedio preciso.
- è possibile minimizzare il rischio oggettivo, legato alla forzante esterna (leggi ambiente), ma non eliminarlo. Tentando di applicare conoscenze e metodi. Uno dei rischi oggettivi maggiori è il tempo meteorologico. Da tutti i punti di vista. Inverni secchi producono condizioni differenti sulla roccia che inverni piovosi (esempio). Qualsiasi azione del tempo ha connnessioni dirette, indirette, lineari, non lineari, sui monti, nel tempo. E, per di più, anche sui protocristiani che salgono e scendono per roccette più o meno facili, più o meno fixate, più o meno chiodate.
- uno dei metodi più utilizzati per minimizzare il pericolo oggettivo alpino è la conoscenza delle previsioni meteo, in maniera adeguata, e appropriata. Ad aprile l'acqua che prendi sul Gran Carro è quantitativamente identica a quella che pigli a luglio. Ma i processi che la generano sono completamente differenti. Uno non prevede fulmini, l'altro si. Seguendo questo esempio, io ad aprile sul gran Carro ci vado, dal punto di vista della precipitazione, se acquosa, assolutamente tranquillo. So eventualmente cosa mi aspetta di ALTRO. Ovvero ISOLO IL PROBLEMA FULMINAZIONE. Non c'è. Chiamasi processo conoscitivo, lo stesso che prevede che se lo piglio in culo una volta, la seconda ed anche la terza so cosa mi aspetta. Se vado a luglio, sul Carro, posso comunque accertarmi se l'acqua che prenderò prevede fulmini. Se no, ISOLO ANCORA IL PROBLEMA. Se si, NESSUNO MI IMPEDISCE DI ANDARE IN MONTAGNA. Devo però essere consapevole che non CADRÀ SOLO ACQUA. Altrimenti faccio la figura del deficiente. Analoga figura di chi va in Dolomiti senza martello. In Dolomiti si va con il martello. Poi, una volta che so questa cosa, posso farne a meno, ACCETTANDO IL RISCHIO, OVVERO ALZANDO LA SOGLIA DI MINIMIZZAZIONE DEI PERICOLI.
Cuorpiccino ha scelto una strada che ha un SENSO, da questo punto di vista. Danno temporali, oggi. Io NON MI MUOVO. Accetta a CARO PREZZO LA MINIMIZZAZIONE DEL RISCHIO. Ma Cuorpiccino, motivo per cui ho quotato in toto il suo scritto, SA, CONOSCE, cosa significa il sostantivo "TEMPORALE".
Enzolino ha scelto una strada che ha un senso. Oggi danno temporali. Vado in montagna a 5 minuti da un rifugio a fare monotiri. Se inizia a piovere, ho fisicamente il tempo per scendere, grattarmi i coglioni, e ritornare nel rifugio. MINIMIZZA IL RISCHIO, CON UNA SOGLIA PERÒ PIÙ ELEVATA RISPETTO A CUORPICCINO, MA IN COMPENSO IL PREZZO È MINORE: NON STA A CASA E SCALA. La soglia è più alta perchè, evidentemente, una volta arrivato al rifugio, non è più protetto che essere a Milano. Se cade un fulmine, la possibilità che colpisca il rifugio è maggiore che non quella che colpisca una abitazione in Milano. In aiuto vengono la fisica meteorologica, e la statistica. E non la sfiga, si badi, NON LA SFIGA.
Ci sono ovviamente migliaia di sfumature per fare questo giochino. Ma la coperta ha dimensioni finite, e quindi se tiri da una parte, scopri dall'altra.
Conclusione.
Ognuno faccia quel C@ZZO, QUEL GRAN C@ZZO CHE VUOLE, IN MONTAGNA.
MA, AGGIUNGO IO, ED È L'UNICA COSA CHE AGGIUNGO, SAPENDO PERÒ BENE COSA SI APPRESTA A FARE, IN CHE CONDIZIONI, E A CHE PREZZO.
ALTRIMENTI, caro Paino, SEI (singolare maiestatis) SOLAMENTE UN POVERO PIRLA. IN CERCA DI GUAI.
L'ignoranza costa sempre, ovunque, e comunque.
Chi riesce a farne a meno, della conoscenza, e gli va sempre bene, diventa un eroe.
Non entro nel merito, poi, del fatto che l'ignoranza in questo senso comporta poi l'intervento di persone che devono venirti a prendere. E che sanno assolutamente bene in che guaio si stanno infilando. Ma è solo un esempio. Non vorrei dare adito alla solita polemica che chi viene a prenderti lo fa per mestiere etc.etc... e chi glielo fa fare etc.etc...
Pisandlov, fratelli.
da sax » mer giu 28, 2006 19:37 pm
da sax » mer giu 28, 2006 19:42 pm
da grizzly » mer giu 28, 2006 20:04 pm
da biemme » mer giu 28, 2006 20:09 pm
sax ha scritto:Ah BIEMME! (che presumo stia per Bruno M.) non mi hai detto domenica che avevi aperto una via nuova sulla terza spalla! Forse per questo hai offerto il caffe' a tutti!Per l'occasione almeno una birra!!!!
da sax » gio giu 29, 2006 0:19 am
da Val Ter » gio giu 29, 2006 9:53 am
da Gianbo » gio giu 29, 2006 10:36 am
da Val Ter » gio giu 29, 2006 10:41 am
Gianbo ha scritto:gli istruttori del CAI hanno ammazzato più gente dei temporali...
da grizzly » gio giu 29, 2006 11:01 am
da Val Ter » gio giu 29, 2006 11:08 am
da yinyang » gio giu 29, 2006 11:20 am
da Wagoo » gio giu 29, 2006 11:28 am
da andreag » gio giu 29, 2006 11:54 am
Wagoo ha scritto:Personalmente però più che preoccuparmi dei fulmini generalmente quando mi son ritrovato ad arrampicare sotto la pioggia temevo le scariche di sassi,la ben più alta possibilità di caduta del primo di cordata e il calo fisico dovuto dal freddo... Di persone folgorate ne ho sentito parlare solo riguardo alle vie ferrate.
da sax » gio giu 29, 2006 12:04 pm
da Max Z. » gio giu 29, 2006 12:12 pm
Wagoo ha scritto:Di persone folgorate ne ho sentito parlare solo riguardo alle vie ferrate.
da sax » gio giu 29, 2006 12:15 pm
Ripeto quello che ho gia' detto.....I fulmini sono una roulette russa, e' questione di culo.......io ho beccato tre temporali, (vi assicuro non cercati....capita) uno sulla torre Delago, lontano 1979, la settimana dopo nello stesso punto ci ha lasciato le penne Sigfried Messner, un'altro sul salame (terrificante! proprio in cima!) due settimane dopo sono morti in tre......il terzo all'uscita della scoiattoli alla Scotoni, metto le mani sulla cengia di uscita e una scarica (per fortuna superficiale) mi ha stecchito un braccio per piu' di due ore... HO AVUTO CULO!!!andreag ha scritto:Wagoo ha scritto:Personalmente però più che preoccuparmi dei fulmini generalmente quando mi son ritrovato ad arrampicare sotto la pioggia temevo le scariche di sassi,la ben più alta possibilità di caduta del primo di cordata e il calo fisico dovuto dal freddo... Di persone folgorate ne ho sentito parlare solo riguardo alle vie ferrate.
Ma per favore.... se non capite 'na emerita cippa statevi zitti almeno invece di sparare cassate a caso....
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Scusate, ma su 'sta cosa dei temporali estivi ci ho il nervo scoperto, sottovalutarli è un grave errore che non si dovrebbe assolutamente commettere.
Finiteci in mezzo a uno su qualche cima una volta sola, e se ne uscite vivi vedrete che non vi dimenticherete più di cosa vuol dire sentirsi il centro di un tiro al bersaglio in cui solo se hai culo non vieni preso....
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Per quelli poi che dicono che bisogna sempre andare, poi si vede quel che succede, e che il rischio fulmini non è poi così alto, ricordo che un anno fa il povero Lorenzo Massarotto, non l'ultimo alpinista della domenica, ha perso la vita per un fulmine che lo ha colpito e sbalzato giù dalla cima su una stupida guglia delle piccole dolomiti dopo aver fatto una vietta di cinque tiri di quarto grado giusto perchè le previsioni davano temporali e quindi non voleva impegnarsi su una via più lunga...
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Andrea
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